
Lo spazio espositivo torinese è specchio della dimensione interiore di Andrea Famà (Catania, 1988). La galleria diviene luogo sensoriale, un vero e proprio giardino alchemico sospeso tra cielo e terra. Elementi naturali, sculture e piccoli oggetti comuni sono alla base del lavoro processuale dell’artista. Gesso, marmo, canapa, terracotta e altri materiali, ma anche un tappeto, un libro e una vecchia teiera rappresentano un corpo unico per un’installazione dal linguaggio contemporaneo, che racconta la memoria personale dell’artista racchiusa in ogni singolo pezzo sul quale poter meditare e pregare. Tracce di una narrazione intima che non dimentica e coinvolge, per ragioni storiche e tradizionali, l’identità di un popolo, in questo caso quello siciliano, intriso profondamente di cultura orientale. Anello di congiunzione tra la terra e il cielo sono le gocce d’acqua provenienti da cubi di ghiaccio installati sul soffitto e speculari al pavimento. Quella di Andrea Famà è un’esperienza spazio-temporale dinamica e mutevole dove il tempo, e in particolare quello dell’artista, abbraccia il pubblico, avvicinandolo allo spirito poetico delle cose.
Giuseppe Amedeo Arnesano
Torino // fino al 31 marzo 2016
Andrea Famà – Nella terra, nel cielo e poi ancora, il linguaggio sensoriale dei luoghi
GALLERIA MOITRE
Via Santa Giulia 37 bis
340 5172587
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www.galleriamoitre.com
MORE INFO:
https://www.artribune.com/dettaglio/evento/52456/andrea-fama-nella-terra-nel-cielo-e-poi-ancora/
https://www.artribune.com/dettaglio/evento/52457/andrea-fama-il-linguaggio-sensoriale-dei-luoghi/