Un epidemico immaginario. Urs Fischer a Napoli

Galleria T293, Napoli – fino al 23 maggio 2015. L’artista svizzero Urs Fischer arriva a Napoli presentato da Sadie Coles HQ. Con una mostra personale vestita di simboli latenti di un’umanità caduca e ridondante.

Urs Fischer - veduta della mostra presso T293, Napoli 2015 - Copyright the artist, courtesy Sadie Coles HQ, London
Urs Fischer - veduta della mostra presso T293, Napoli 2015 - Copyright the artist, courtesy Sadie Coles HQ, London

Sadie Coles HQ presenta, per la prima volta a Napoli, una personale di Urs Fischer (Triengen, 1973) presso la galleria T293. La scatola della rappresentazione, perlustrata dall’artista svizzero, concede uno squarcio al pubblico partenopeo, invitandolo a smontare i propri schematismi culturali. Chiamando in causa il potente immaginario della storia dell’arte, Fischer apre spazi di dissenso nella percezione delle immagini. Il tema della mimesis è una costante nel lavoro di Fischer, che a Napoli espone nuovi dipinti e sculture, voci narranti della caducità incontrovertibile della materia. Ripercorrendo un viaggio nella storia dell’arte, con l’espediente del grottesco, l’artista tenta di incrinare il sistema conoscitivo del vedere, mettendo in crisi la memoria collettiva. Una toilette bianca traboccante di frutta fresca, un uovo pendente con firma d’artista, uno scheletro impolverato adagiato su uno sgabello e una serie di serigrafie su alluminio che richiamano i famosi Problem Paintings dialogano nello spazio, dipanando frammenti di immagini stereotipate, mine vaganti di memorie recondite.

Francesca Blandino

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Napoli // fino al 23 maggio 2015
Urs Fischer
T293
Via Tribunali 293
081 295882
[email protected]
www.t293.it

MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/44079/urs-fischer/

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Francesca Blandino
Francesca Blandino nasce a Benevento nel 1986. Specializzata in Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Università Suor Orsola Benicasa di Napoli, sviluppa un forte interesse per le pratiche artistiche rivolte al sociale. Nel 2012 frequenta il Master in Curatore Museale e di Eventi Performativi presso lo IED (Istituto Europeo del Design) di Roma, per approfondire le dinamiche curatoriali legate all’arte contemporanea e definire meglio la sua ricerca, intenta a scovare e creare quei piccoli mondi possibili in cui il cambiamento del sistema attuale delle cose può essere sovvertito, in quanto “l’opera d’arte rappresenta un interstizio sociale” (N. Bourriaud), uno spazio libero aperto verso possibilità altre. Attualmente lavora presso la Fondazione Morra – Museo Hermann Nitsch di Napoli.