Omnia ad Unum

Origina dal concetto di rizoma e da quello dell’Hortus Conclusus, la disamina di Marina Faggioli che su carta e tessuto imprime la sua esperienza naturalistica. Per una evoluzione anarchica ma non del tutto incontrollata, che è anche metafora dell’esistenza umana. Dal microcosmo al macrocosmo, fino al 7 luglio. Allo Spazio (In)visibile di Cagliari.

Giardino segreto e fantastico, luogo senza tempo nonché universo simbolico che confonde e mescola realtà e finzione. Questo il punto di partenza di Marina Faggioli, ovvero l’Hortus Conclusus, simbolo di perenne produzione isolato dal mondo esterno. Esperienza naturalistica che crea un intreccio narrativo come metafora dell’esistenza.
Collage cartacei tridimensionali dove mappe borgesiane – nel tentativo impossibile di ritornare all’ordine dopo il caos – geografiche, stellari e planetarie si amalgamano a ritagli di flora e fauna lussureggianti per dar luogo a cosmografie come descrizione del mondo, come osservazione e indagine quasi ossessiva della natura e dei suoi processi naturali. Lo stile ricercato, ma non naturalistico, confluisce in una sorta di decorativismo per divenire luogo ideale di meditazione in perenne evoluzione e mutamento. Ben riflettendosi nel concetto di rizoma dell’installazione in crochet, metafora di comunicazione e sovversione in grado di stabilire connessioni multidirezionali.

Roberta Vanali

Cagliari // fino al 7 settembre 2012
Marina Faggioli – Hortus Coclusus
a cura di Inés Richter
SPAZIO (IN)VISIBILE
Via Barcellona 75
328 9850521
[email protected]

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Roberta Vanali

Roberta Vanali

Roberta Vanali è critica e curatrice d’arte contemporanea. Ha studiato Lettere Moderne con indirizzo Artistico all’Università di Cagliari. Per undici anni è stata Redattrice Capo per la rivista Exibart e dalla sua fondazione collabora con Artribune, per la quale cura…

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