Adalberto Abbate. Distruggere e ricostruire

Una critica puntuta e consapevole. Che denuncia lo stato di crisi dell’Occidente, dell’Italia, della Sicilia. E lo fa partendo da un’istituzione, la GAM di Palermo, che potrebbe essere uno dei propulsori della rinascita. Adalberto Abbate nella sua città natale, fino al 2 settembre.

In Selfportrait. Build. Destroy. Rebuild, Adalberto Abbate (Palermo, 1975) si sofferma sulle criticità contemporanee, catalizzando l’attenzione sulle dinamiche socio-politiche che contraddistinguono la più recente storia contemporanea e l’attualità. Per far ciò predispone un dispositivo d’immagini che si oppone criticamente agli stereotipi assorbiti non solo dalla classe politica, ma anche dagli strati sociali.
L’intento è azzerare vecchie metodologie d’interpretazione che corrispondono a una società in declino; scuotere le coscienze e stimolare la critica sociale attraverso immagini che puntano il dito contro lo stato d’abbandono generalizzato in cui versa la nostra cultura.
L’intera mostra raccoglie una sintesi della produzione dell’artista, che parte dai lavori della serie Rivolta e arriva ai più recente progetto Build. Destroy. Rebuild. Al centro della rassegna l’ultima serie di opere, Selfportrait, composta da ritratti fotografici danneggiati che annullano cinicamente l’identità dei valori al potere: militari, prelati, manager, uomini e donne presumibilmente in carriera vedono “implodere” l’apice della loro riconoscibilità sociale, il loro volto.

Adalberto AbbateBuild. Destroy. Rebuild 2012 stampa su pvc cm 150x150 courtesy galleria Francesco Pantaleone Adalberto Abbate. Distruggere e ricostruire

Adalberto Abbate – Build. Destroy. Rebuild – 2012 – courtesy Galleria Francesco Pantaleone

La mostra nel complesso sembra porre una domanda che mette al centro non solo le questioni irrisolte che caratterizzano le comunità, ma anche quelle inerenti ai dispositivi del sistema dell’arte. Abbate interroga così i presenti, sottolineando la difficoltà di portare avanti progetti che mirino a un nuovo sviluppo sociale che ristabilisca il giusto rapporto tra memoria, storia, presente e futuro, sulla base di una profonda cooperazione tra individui. Il ragionamento è chiaro: l’Italia e l’Occidente hanno gravi problemi strutturali, che influenzano la crescita e lo sviluppo verso un’economia culturale più attenta, in grado di sostenere il confronto internazionale senza perdere di vista le peculiarità che caratterizzano un territorio.
Quale modello quindi servirebbe per far funzionare il sistema? L’artista risponde attraverso le sue opere con una mostra in una sede istituzionale di una città, Palermo, che vive da tempo nel paradosso del cambiamento mai portato a termine, ma che invia messaggi che rispecchiano potenzialità e riflessioni curate.
La mostra è allora un’occasione per fermarsi a riflettere sull’esigenza di moltiplicare opportunità, ricostruendo con rinnovato senso critico.

Salvatore Davì

Palermo // fino al 2 settembre 2012
Adalberto Abbate – Selfportrait. Build. Destroy. Rebuild
GAM – GALLERIA D’ARTE MODERNA
Via Sant’Anna 21091 8431605
www.galleriadartemodernapalermo.it

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Salvatore Davi

Salvatore Davi

Salvatore Davì ha conseguito la Laurea in Scienza e Tecnologie dell’Arte nel 2009 presso l’Università degli Studi di Palermo, nel 2011 frequenta il Master in Curatore Museale presso lo IED di Roma conseguendo il diploma con un progetto che approfondisce…

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