Tu is megl che uàn. Alan Rankle incontra Kirsten Reynolds. Galeotta fu Milano!

Una doppia personale per una coppia di artisti che lavorano sempre più a stretto contatto. Per la seconda volta a Milano, sono ora ospiti della galleria di Federico Rui. Fino al 20 maggio.

Alan Rankle - Untitled Painting II - 2009

Un (as)saggio si era avuto, pochi mesi fa, alle Stelline. Oggi il matrimonio artistico tra i pennelli di Alan Rankle (Oldham, 1952; vive a St. Leonard’s on Sea e Copenhagen) e gli obiettivi di Kirsten Reynolds (Macclesfield, 1968; vive a Newmarket) torna a celebrarsi. Ancora a Milano. Negli spazi di Federico Rui i paesaggi del primo, clamorosamente british per una tavolozza che guarda alle luci di Turner, accolgono gli interventi di un’artista davvero “totale”, da sempre in bilico tra performance, fotografia e musica concettuale. Graffi in forma di colore, dripping elettrici che spezzano l’unità della composizione contribuendo alla creazione di un movimento che cattura. Buona la seconda, insomma. Will e Kate sono avvisati: c’è una nuova coppia che può contendere loro la palma del miglior sposalizio inglese… del secolo? Vabbè: magari dell’anno.

Francesco Sala

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Milano // fino al 20 maggio 2011
Alan Rankle / Kirsten Reynolds – Recent works
www.federicorui.com

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Francesco Sala è nato un mesetto dopo la vittoria dei mondiali. Quelli fichi contro la Germania: non quelli ai rigori contro la Francia. Lo ha fatto (nascere) a Voghera, il che lo rende compaesano di Alberto Arbasino, del papà di Marinetti e di Valentino (lo stilista). Ha fatto l'aiuto falegname, l'operaio stagionale, il bracciante agricolo, il lavapiatti, il cameriere, il barista, il fattorino delle pizze, lo speaker in radio, l'addetto stampa, il macchinista teatrale, il runner ai concerti. Ha una laurea specialistica in storia dell'arte. Ha fatto un corso di perfezionamento in economia e managment per i beni culturali, così sembra tutto più serio. Ha fatto il giornalista per una televisione locale. Ha condotto un telegiornale che, nel 2010, ha vinto il premio speciale "tg d'oro" della rivista Millecanali - Gruppo 24Ore. Una specie di Telegatto per nerd. E' molto interista.