L’Italia è piena di festival dedicati ai videogiochi (ma in chiave culturale, non solo di intrattenimento)

Negli ultimi anni i festival dedicati alla cultura del videogioco si sono moltiplicati e in Italia sembra che ogni organizzazione voglia mettere in piedi il proprio evento. Un’analisi dello stato delle cose tra festival, mostre e lavoro nel settore

Cinecittà SpA e Q Academy producono dal 2018 Rome VideoGame Lab, festival incentrato su incontri per le scuole e applied games, quei videogiochi che non hanno l’intrattenimento come scopo principale. Dal 2024 Rome VideoGame Lab include anche uno showcase di videogiochi indipendenti. L’associazione Italian Videogame Program (IVIPRO) organizza all’interno del Trieste Science+Fiction Festival gli IVIPRO Days dedicati “alle potenzialità del videogioco come risorsa per raccontare il territorio e il patrimonio culturale” e, da questo anno, ha anche l’evento (per ora) online The Gameful Forum sulle “relazioni tra videogiochi, scuola e formazione”. È alla sua terza edizione Checkpoint Festival, organizzato dal Centro Sperimentale di Arti Interattive (legato alla Fondazione Vigamus) insieme a Women in Games per “per celebrare il valore culturale e artistico delle opere interattive”. IIDEA, l’organizzazione dell’industria videoludica italiana, ha appena tenuto a Pesaro una “edizione zero” di The Power of Play, “il festival che celebra i videogiochi come strumento di cambiamento”, e ci ha trasferito dentro l’assegnazione dei premi Games Beyond Entertainment degli Italian Video Game Awards

Panel Culture con Karolina Niewęgłowska, Claudia Molinari, Cristian Della Chiara, Francesca Neri a The Power of Play 2025. Foto da presskit
Panel Culture con Karolina Niewęgłowska, Claudia Molinari, Cristian Della Chiara, Francesca Neri a The Power of Play 2025. Foto da presskit

Il mondo dei videogiochi tra eventi grandi e piccoli 

Il testimone dell’evento di videogioco underground Game Over che si teneva al Leoncavallo di Milano lo ha in parte raccolto il “festival del videogioco ribelle e itinerante” Zona Warpa (su cui non diremo di più, perché è organizzato anche da chi scrive questo articolo). E poi ci sono tanti eventi più piccoli e più o meno esplicitamente e decisamente incentrati sul networking, come quelli di Cotoletta8bit e quelli organizzati da IGDA Italia e da Sardinia Game Scene. Menzioni d’onore per Game Happens, che si è tenuto a Genova dal 2014 al 2019 definendosi come il più importante evento di videogioco come arte che l’Italia abbia finora avuto, per Antifa Art & Games a Bari, esperienza anch’essa terminata nel periodo pandemico, e per le mostre che ormai da anni organizza Neoludica, tra cui ricordiamo almeno “Art is a Game 2011-1966”, evento collaterale alla 54° Biennale di Venezia. È una lista sicuramente parziale, e va contestualizzata all’interno di una tendenza più ampia, perché come alternativa alle tradizionali fiere-mercato, ma di libri e fumetti, sono nati festival come TESTO (a Firenze) e ARF! il festival del Fumetto (a Roma). 

Ma non saranno troppi questi eventi culturali sui videogiochi? 

Diverse entità stanno sgomitando per occupare posizioni, affermarsi come punto di riferimento di fronte alle istituzioni e catturare i benefici del crescente interesse nell’industria videoludica espresso dallo Stato e in generale dal settore pubblico a partire dall’allargamento al videogioco del tax credit per le opere audiovisive. Non saremo certo noi a dire che ora ci sono persino troppi eventi culturali dedicati ai videogiochi. Ma probabilmente alcuni festival spariranno presto, anche perché è a volte poco chiaro quale pubblico vogliano raggiungere e quale sia la loro identità. Dobbiamo inoltre registrare una certa calca che si è andata a creare a inizio autunno 2025 con, di seguito, The Power of Play (10-11 ottobre 2025), IVIPRO Days (30 ottobre-1 novembre), The Gameful Forum (online, il 13 novembre) e Checkpoint Festival (13-16 novembre). Intanto, IIDEA ha inaugurato a Roma, alla sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy di Palazzo Piacentini, la mostra “Videogiochi. Oltre l’intrattenimento” (7-14 novembre 2025).  

Gli IVIPRO Days 2025 a Trieste 

Tra tutti questi festival, IVIPRO Days è quello che è riuscito a definire meglio una sua identità come evento culturale sul videogioco, sganciandosi progressivamente dall’aspetto strettamente istituzionale e concentrandosi su un pubblico molto specializzato e quindi pronto a discussioni su argomenti specifici e (in più di un senso) difficili. Nel 2025, tra anteprime online ed evento in presenza, IVIPRO Days ha affrontato tra le altre cose il racconto di culture (gli USA meridionali in South of Midnight, la Palestina durante la Nakba in Dreams on a Pillow, la Romagna in Cucina Stellata e Jacmena…) e di storie personali, con particolare attenzione ai traumi sia individuali (in Biophobia di Charlotte Madelon e in Wednesdays di Pierre Corbinais, The Pixel Hunt, exaheva, Christophe Galati, ARTE France) sia collettivi (nella Polonia di inizio Novecento di The Thaumaturge). 

Al centro c’è sempre il videogioco, e chi lo realizza 

Questo senza smettere di parlare di videogioco come impresa e professione. Anzi, già nell’anteprima online c’è stata una conversazione sul videogioco in India e il festival ha guadagnato un’intera sezione indirizzata a chi lavora e vuole lavorare nel settore, ospitando un rarissimo incontro sulla sindacalizzazione nell’industria videoludica italiana (o meglio, sull’assenza di sindacalizzazione) e un intervento di Aleksandar Gavrilović, che ha presentato il peculiare modello di proprietà del nuovo studio Summer Eternal. Uno studio pensato per essere co-posseduto e co-gestito non solo dagli investitori ma anche da dipendenti, collaboratori esterni e persino dalle persone che giocheranno ai suoi videogiochi. Ecco, queste sono cose di cui di solito non si sente parlare negli eventi che l’industria organizza sul videogioco “oltre l’intrattenimento”.

Matteo Lupetti 

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Matteo Lupetti

Matteo Lupetti

Diplomato in Fumetto alla Scuola Internazionale di Comics di Firenze nel 2010, gestisce il collettivo di fumettisti indipendenti Gravure e scrive di videogiochi per varie testate italiane ed estere. È diplomato in sommelerie all’interno dell’associazione FISAR ed è direttore artistico…

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