MetaHuman Creator: l’app per creare esseri umani virtuali incredibilmente fotorealistici

MetaHuman di Epic Games, sviluppatori del videogioco Fortnite, vuole permettere a chiunque di realizzare un “metaumano” altamente dettagliato in pochi minuti, e The Matrix Awakens è la prova delle sue potenzialità

Nel panorama delle nuove tecnologie, si è molto parlato negli ultimi tempi del concetto di metaverso, ovvero un sistema di mondi virtuali interconnessi nei quali le persone potranno interagire tra loro con un coinvolgimento mediato da un avatar. Sebbene il metaverso sia ancora in uno stadio realizzativo immaturo, alcuni strumenti potenzialmente utili alla sua costruzione, come MetaHuman Creator, hanno già trovato interessanti applicazioni. La recente demo next-gen The Matrix Awakens, giocabile sulle console più recenti, è quella che più di tutte mette in luce le potenzialità di questo strumento.

METAHUMAN CREATOR: COME FUNZIONA

MetaHuman Creator è un’app gratuita in streaming su cloud (gira, insomma, non sul nostro computer ma su una macchina remota con cui comunichiamo online) capace di generare in pochi minuti degli esseri umani virtuali fotorealistici e personalizzabili in ogni minimo dettaglio. Si sceglie un volto da cui partire e poi si cambiano con una certa libertà i suoi tratti, il taglio di capelli, il colore e il taglio delle sopracciglia, persino i dettagli della pelle e dei denti. MetaHuman Creator è stata creata da Epic Games, famosa per opera videoludiche come Gears of War e Fortnite ma anche responsabile di Unreal Engine, uno dei più diffusi set di strumenti per la creazione di videogiochi. E proprio su Unreal Engine è infatti possibile esportare, animare e usare i modelli creati con MetaHuman Creator. L’idea è quella di sviluppare una tecnologia che abbatta tempi e costi di produzioni che normalmente richiedono costose apparecchiature e grandi squadre specializzate. Uno strumento di creazione del genere potrebbe essere usato sia nei videogiochi sia del cinema, anche in combinazione con altre moderne tecniche quali la motion capture (la registrazione e digitalizzazione dei movimenti del corpo e del volto di attori) e il rigging (una tecnica di animazione digitale di un personaggio), al fine di creare simulacri di persone e dei loro movimenti così realistici da risultare molto aderenti alla realtà. È un risultato a cui Epic Games è arrivata dopo anni di lavoro in questo settore e grazie prima alla collaborazione e poi all’acquisizione di 3Lateral e Cubic Motion. Il primo studio sviluppa tecnologie per la digitalizzazione del corpo e del movimento umano, mentre Cubic Motion si occupa di creare sistemi automatizzati, ma basati su performance reali, per realizzare le animazioni facciali dei personaggi di videogiochi. Questa sinergia ha permesso già in passato di realizzare corpi digitali realistici, sempre animati da Unreal Engine, tra i quali un personaggio basato sull’attrice cinese Bingjie Jiang e il doppione digitale di Andy Serkis, entrambi renderizzati in tempo reale. Esperimenti che hanno sancito un’importante svolta nel mondo della produzione di esseri umani digitali, portando a MetaHuman Creator e a The Matrix Awakens.

THE MATRIX AWAKENS: IL BANCO DI PROVA

The Matrix Awakens è la recente demo, disponibile gratuitamente su PlayStation 5 e Xbox Serie S e Serie X, che mette in risalto i muscoli del nuovo Unreal Engine 5 ed è parte della promozione del film The Matrix Resurrections di Lana Wachowski. Nel software, sviluppato proprio da Epic Games, possiamo vedere all’opera le versioni digitalizzate di Keanu Reeves (Neo) e Carrie-Anne Moss (Trinity). La cutscene iniziale ci mostra i (quasi) perfetti alter ego digitali degli attori protagonisti, identici nelle fattezze e nei movimenti a come appaiono oggi e a come apparivano in passato nella trilogia originale, distribuita tra il 1999 e il 2003. Come in un film, personaggi fotorealistici si muovono, parlano e interagiscono fra loro con totale naturalezza. Fa subito seguito un breve quanto spettacolare spezzone giocabile, strutturato come un videogioco a base di sparatorie, e poi c’è una parte in cui possiamo liberamente esplorare una città virtuale del mondo digitale della serie cinematografica Matrix delle sorelle Wachowski. Una città abitata da 35000 pedoni creati proprio tramite MetaHuman Creator, e che attraversiamo nei panni di un altro personaggio creato ancora a partire da questa app. The Matrix Awakens rimane un semplice assaggio della potenza dei mezzi su cui è costruito, ma il risultato è comunque notevole. Il futuro di questa tecnologia risiede nello sfruttamento di tutte le sue potenzialità; nel frattempo, si può considerare lo spettacolo offerto da The Matrix Awakens come un ottimo inizio.

– Altea Novari

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Altea Novari

Altea Novari

Vive a Roma dove si è laureata in Cinema e televisione presso il DAMS di Roma Tre. Spesso si trova a Milano per trasformare la passione per la fotografia, il cinema e i nuovi media in un lavoro appagante.

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