Copenhagen Fashion Week: la sostenibilità e l’avanguardia che abbiamo visto in Danimarca

La Copenhagen Fashion Week si distingue come un evento vitale e innovativo, grazie a un ecosistema quasi interamente formato da brand indipendenti ed emergenti. Il reportage

Copenhagen Fashion Week è tornata dal 4 all’8 agosto 2025 per presentare le collezioni primavera estate 2026, consolidando il proprio ruolo di appuntamento europeo dedicato ad una moda più etica, innovativa e internazionale. Come ha raccontato la Ad Cecilie Thorsmark ad Artribune, si tratta della prima Fashion Week al mondo ad aver introdotto un sistema di requisiti di sostenibilità obbligatori, il Sustainability Action Plan, per i brand partecipanti, ponendosi l’obiettivo di promuovere un cambiamento all’interno dell’industria.

Le novità alla Copenhagen Fashion Week 2025

In un momento in cui il sistema moda sta attraversando una delicata fase di transizione, Copenhagen si conferma uno degli appuntamenti più dinamici. L’ultima edizione ha visto la partecipazione di 45 brand, in un calendario che alterna sfilate, presentazioni e momenti di approfondimento, con una forte attenzione ai nuovi talenti e alla progettualità sostenibile.
Tra le novità, l’introduzione del CPHFW Guest Slot, una nuova sezione del calendario dedicata a fashion designer di spicco della scena nordica e internazionale. A inaugurarla è stata Cecilie Bahnsen, che ha celebrato in città il decimo anniversario del proprio brand dopo diverse stagioni a Parigi. Una scelta simbolica, che conferma la centralità della capitale danese come hub creativo capace di trattenere e valorizzare i suoi nomi più affermati. Tra couture e prêt-à-porter, realizzando abiti di lusso dal gusto rilassato e senza tempo, che celebrano l’eleganza della tradizione sartoriale francese unita alla cultura progettuale scandinava, le proposte di Cecilie Bahnsen propone volumi architettonici, silhouette scultoree e una femminilità reinterpretata in chiave contemporanea.

Il programma CPHFW NEWTALENT alla Copenhagen Fashion Week 2025

Tra gli elementi che distinguono la Copenhagen Fashion Week dalle altre manifestazioni internazionali è il programma CPHFW NEWTALENT presentato da Pandora,che rappresenta uno dei progetti di scouting più ambiziosi e solidi del panorama europeo. Pensato per supportare brand nordici emergenti con meno di cinque anni di attività, il programma offre un percorso di accompagnamento su tre stagioni consecutive che combina mentorship, contributi economici, visibilità attraverso i canali ufficiali della fashion week, attivazioni in showroom, partecipazione a eventi e accesso a una rete di consulenti, partner e media internazionali. Per l’edizione SS26, il programma ha visto protagonisti tre brand già inseriti a pieno titolo nel programma: Anne Sofie Madsen, Berner Kühl e Bonnetje, affiancati da tre realtà individuate con la menzione speciale One to Watch: Kettel Atelier, Stem e Taus. Una selezione che restituisce l’ampiezza e la vivacità della scena emergente nordica, capace di spaziare dalla couture concettuale all’innovazione materica, mantenendo sempre al centro l’identità culturale e la sostenibilità produttiva. Al termine del triennio, i designer entrano a far parte della NEWTALENT Alumni, una rete attiva che continua a offrire supporto attraverso visibilità, networking, occasioni espositive e di sponsorship.

Zalando Visionary Award 2025

Un altro momento chiave è l’atteso Zalando Visionary Award, giunto alla terza edizione e quest’anno vinto dalla designer nigeriana IAMISIGO, premiata per la sua capacità di coniugare ricerca estetica, impatto sociale e processi produttivi responsabili. Fondata e diretta dalla designer Bubu Ogisi, IAMISIGO è un laboratorio di wearable art con base a Lagos, Nairobi e Accra, che si distingue per un approccio profondamente artigianale e culturale. Nella terza giornata di fashion week, IAMISIGO ha potuto mostrare la sua collezione, dove ogni pezzo è il risultato di un processo di produzione lento e consapevole, realizzato interamente a mano da artigiani attraverso tecniche della tradizione africana. La collezione è un manifesto visivo e tattile di una moda che trascende i confini geografici e culturali: tessuti rigenerati, fibre naturali locali, con materiali upcycled e accessori in vetro e ottone. Il risultato è una moda non solo sostenibile, ma anche in grado di custodire e reinterpretare patrimoni culturali che rischiano di non esistere più.

Berner Kuhl. Courtesy Vogue runway
Berner Kuhl. Courtesy Vogue runway

I trend della Copenhagen Fashion Week 2025

Il calendario della SS26 riflette la doppia anima della fashion week danese: profondamente radicata nel contesto nordico ma sempre più proiettata su scala globale. La scena della moda nordica sta vivendo una trasformazione profonda che supera l’immagine ormai stereotipata del minimalismo asettico a cui troppo spesso viene ridotta. Se è vero che il minimalismo è un filone importante nel panorama scandinavo, oggi la realtà è molto più complessa e ricca di sfumature. Accanto a nomi consolidati come Baum und Pferdgarten, Henrik Vibskov, Gestuz, Rotate, Marimekko, Ganni e Han Kjøbenhavn, hanno partecipato anche brand internazionali come l’islandese 66°North, Berner Kühl e l’istituzione educativa Swedish School of Textiles, a testimonianza dell’apertura culturale e creativa dell’evento. Tra le tendenze moda, le proposte dei brand si sono alternate tra sobrietà sartoriale e gesti stilistici più audaci. Il “quiet luxury” di Berner Kühl propone cardigan, pullover, pantaloni a gamba dritta e pelli dalle tinte nordiche, in opposizione ad Anne Sofie Madsen, che ha stupito con la sua audace Glam Rat Clutch, una borsa-scultura a forma di topo – proponendosi come icona glam e simbolo di resilienza urbana. In passerella anche OpéraSPORT, che ha ridefinito le flip-flop come accessorio urban di tendenza, abbinandole a capi in pizzo 3D e silhouette architettoniche. E tra tutti i dettagli, il vero leitmotiv dell’edizione è stato il ritorno dei pois. Apparsi su abiti, blazer, gonne e accessori, hanno trasformato un motivo rétro in un pattern contemporaneo, come per Caro Editions che ha proposto un’estetica preppy contemporanea, con foulard, cappelli a tesa larga e silhouette dallo stile classico alla Grace Kelly.

Lara Gastaldi

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Lara Gastaldi

Lara Gastaldi

Laureata in Comunicazione, Media e Pubblicità, ha proseguito i suoi studi in Svizzera, presso l’Università di Berna, specializzandosi in Sociolinguistica e World Literature. Parla inglese, tedesco, francese. Ama viaggiare e immergersi nelle usanze dei luoghi, soprattutto nei paesi di frontiera,…

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