
Tra sperimentazione, couture autobiografica e sartoria su misura, la moda sembra guardare al futuro con una consapevolezza nuova: meno omologazione, più identità. Dai racconti di Kitschy Couture alle sculture in tessuto di Connor O’Grady, fino alla resistenza sostenibile di Karmine e alla personalizzazione radicale di Hockerty e Sumissura, ecco cinque brand da tenere d’occhio per capire la direzione della moda contemporanea.
Kitschy Couture by Abarna Kugathasan





Kitschy Couture, il label berlinese firmato da Abarna Kugathasan, fonde la lingerie couture con riferimenti kitsch e tradizioni di sari per una moda narrativa, ironica e profondamente personale. Figlia di immigrati tamil, Abarna reinterpreta nei suoi show (da “Buttercream Fantasy” alla collezione spring/summer “Heimweh”, presentata alla Berlin Fashion Week) riti nuziali, sari vintage e lingerie strutturata per raccontare l’identità diasporica con ironia, nostalgia e inclusività: raso, rose ricamate e body rhinestone per una moda che è dichiarazione politica e festosa identità multietnica.
Connor O’grady, demi-couture e tessuti deadstock
Connor O’Grady, classe 2000, è un designer già considerato tra i talenti da tenere d’occhio nel 2025. Cresciuto a Brisbane, oggi a Londra, crea abiti custom e demi-couture che fondono glamour d’altri tempi, tessuti deadstock, silhouettes scultoree e riferimenti storici. A 24 anni è già un Vogue Vanguard 2025, celebrato per il suo stile teatrale, sartoriale e profondamente autobiografico. Pubblicazioni internazionali come Dazed, SHOWstudio, Acne Paper e Marie Claire lo celebrano, e celebrità come Natasha Lyonne hanno indossato le sue creazioni.
Karmine, italian avant-garde denim
Karmine nasce come atto di resistenza al ritmo frenetico del consumo, all’omologazione e alla finzione. Il denim diventa linguaggio, scolpito da acqua, ozono, laser e resine per valorizzare texture e materiali. Ogni capo è un gesto intenzionale, mai seriale. La produzione Made in Italy è volutamente contenuta, non per esclusività ma per evitare sprechi: Karmine segue la domanda, restituisce valore a materiali e lavoro e attraversa il mercato, senza piegarsi a logiche industriali.
Hockerty, una proposta sartoriale personalizzata
In contrapposizione alla produzione di massa, optare per un capo cucito addosso al nostro corpo è ancora un’alternativa. Una vestibilità perfetta unita a materiali di alta qualità che il marchio svizzero Hockerty propone nei suoi abiti formali e informali, esclusivamente su ordinazione, lasciando il controllo totale sul design. Progettato con l’innovativo Configuratore 3D, ogni dettaglio è personalizzabile, dai tessuti alle rifiniture, fino ai monogrammi ricamati, offrendo in tempo reale una preview iperrealistica del risultato finale da ogni angolazione.
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Sumissura, tra versatilità e flessibilità
Sebbene la sartoria tradizionale sia associata al guardaroba maschile, a rivendicarne lo spazio anche in quello femminile è oggi il brand Sumissuracon la sua nuova Signature Collection di capi sartoriali pensati per garantire eleganza, comfort e versatilità grazie al connubio tra struttura e flessibilità. Ogni filo racconta una storia unica, senza compromessi, portata sul palcoscenico fiorentino di Pitti Donna 2025 come simbolo di empowerment per scrivere il proprio capitolo dello stile.
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Lara Gastaldi
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