L’arte del gioiello: storia e evoluzione dall’artigianato alla contemporaneità

I gioielli hanno accompagnato l’umanità sin dalle sue origini e sono ben più che elementi decorativi. Scopriamo la storia di quest’arte, con un focus anche sugli orologi

Dalle radici ben ancorate nella storia della moda e del costume, l’arte del gioiello ha una storia antica risalente a milioni di anni fa, quando l’essere umano era solito utilizzare materiali naturali come conchiglie, pietre e ossa per creare ornamenti da associare ai costumi. Passando per differenti culture, fino ai giorni nostri, l’artigianato e la creatività si sono fusi in un’espressione senza tempo di bellezza e stile. Attraverso una lente d’ingrandimento artistica, sono state esaminate le trasformazioni del gioiello sino ad arrivare a marchi e designer moderni, che continuano a dare forma alle tendenze del momento, senza tralasciare l’arte dell’orologeria, elemento che ha saputo adattarsi ai gusti e alle esigenze del presente.

L’arte del gioiello: dalle origini alle contemporaneità

Le prime culture a utilizzare il gioiello sono gli Egizi che, particolarmente famosi per la loro devozione alle divinità, hanno esteso l’utilizzo del gioiello come simbolo di status sociale e religioso. Diventando veri e propri amuleti, i gioielli egizi rappresentavano divinità e animali sacri, spesso sepolti assieme ai defunti per proteggerli nel viaggio verso l’aldilà. Con il passare del tempo, il gioiello ha assunto sempre più significato come elemento di espressione personale ma soprattutto come elemento di distinzione sociale. Dall’antica Roma, quando i gioielli venivano indossati dalle classi più elevate come segno di ricchezza, sino al Rinascimento, quando, invece, ispirati dalla cultura greca e romana, venivano prodotti gioielli elaborati che esaltavano il potere dei committenti. Una prima evoluzione del ruolo dei “preziosi” avviene dal 500 d.C., a seguito dei cambiamenti sociali e della nascita delle tendenze nei costumi, com’è possibile notare dal dipinto Venere di Urbino di Tiziano: sono proprio i gioielli a comunicarne i simbolismi. Ma, se nel Rinascimento i gioielli si arricchiscono di motivi ispirati alla natura, è poi nel Barocco che assumono l’aspetto teatrale e esuberante dell’epoca, tra forme voluminose, dettagli intricati e abbondante uso di pietre preziose e perle. A seguire, con la rivoluzione industriale il gioiello diventa più accessibile grazie alla meccanizzazione dei processi di produzione. È verso fine Ottocento e inizio Novecento che, con la nascita delle correnti artistiche dell’Art Nouveau e Art Déco, per l’arte del gioiello arriva la svolta definitiva, portando a un interesse da parte di artisti e designer che iniziano a sperimentare nuovi materiali e tecniche. Nello specifico, grazie all’Art Nouveau venne introdotto uno stile organico e fluente, con gioielli dalle linee curve che poi compiono la totale metamorfosi nell’Art Déco, con l’enfatizzazione delle linee geometriche e design moderni. Celebre gioielliere in voga proprio in quel periodo era René Lalique, per i suoi design in vetro modellato su cui, come motivo a rilievo, raffigurava spesso donne, serpenti o insetti. Attraverso i secoli, il gioiello è diventato un’importante forma d’arte, riflettendo le tradizioni, le credenze e le aspirazioni delle società che lo hanno creato e indossato.

Locandina di Turandot, 1926. Teatro alla Scala di Milano
Locandina di Turandot, 1926. Teatro alla Scala di Milano

Gioielli contemporanei: tra scultura e visual art

Nel panorama della contemporaneità, si assiste a un tangibile studio ed altrettanta esplorazione delle forme e dei volumi, facendo sì che la rigidità delle linee ceda il passo a un’estetica più fluida e spesso scultorea. Il cambiamento riflette una tendenza dei designer verso l’innovazione e la sperimentazione, che si ispirano alla visual art per creare opere che sfidano le convenzioni tradizionali. Marchi di gioielli come Lag World, Panconesi e Olura Jewels sanciscono l’avanguardia degli stessi rendendosi protagonisti di una rivoluzione estetica che abbraccia l’uso audace di materiali e la ricerca di forme insolite. Dai design minimalisti e geometrici di Lag World, il cui gioiello di punta è il Triangle Earring, alle creazioni più organiche di Panconesi e Olura, i preziosi assumono le sembianze di sculture portabili, in grado di catturare l’attenzione grazie a un dinamismo che stimola l’immaginazione.

Un designer di gioielli.
Un designer di gioielli.

Orologi: da meccanismi antichi ad accessori di stile moderni

Nella storia dell’accessorio, però, l’orologio, prima di considerarsi gioiello e rappresentare anch’esso parte di espressione di sé, compie diverse fasi di metamorfosi. La storia dell’orologeria ha origini risalenti anch’esse alla cultura egiziana, ma è solo quando gli orologi meccanici hanno cominciato ad essere sufficientemente piccoli e portatili, nel Seicento, che emersero i primi orologi da taschino. Con la nascita e distribuzione del gilet, quest’ultimi entrano in voga come accessori degli uomini, appesi a catene o cinture dalla varietà di stili e design, spesso decorati con incisioni o smalti. Non sono altro che i predecessori dei contemporanei orologi da polso, che emergono durante la Prima Guerra Mondiale poiché utilizzati dai soldati per controllare il tempo durante le operazioni militari. Dopo questa, l’orologio da polso divenne sempre più popolare nell’accessoristica, specialmente tra le donne, che ne apprezzavano la praticità e l’estetica, inserendoli nel contesto dell’accessorio moda. Gli orologi da polso hanno poi continuato ad evolversi nello stile, nelle forme e nelle funzionalità diventando importanti (ma non più essenziali, come dimostra l’arrivo dello smartphone che segna l’orario preciso). La fusione tra ingegneria, design e artigianato ha permesso la nascita di opere d’arte che incarnano un’estetica che va oltre la sola finalità dell’orologio, trasformandoli in simboli di lusso e definendoli come gioielli d’archivio: dai collezionisti come Andy Warhol, Ellen DeGeneres o il frontman dei Maroon 5 Adam Levine, ad artisti che hanno creato collezioni in collaborazione con brand, come Pharrell Williams o Richard Orlinski, scultore francese che ha collaborato con Hublot personalizzando e riportando sugli orologi le sue sculture. Diversi, infatti, sono i marchi iconici nel mondo dell’orologeria che si affiancano ad artisti per regalare, al proprio design, nuove prospettive, come l’ultima collaborazione del marchio Daniel Wellington con Steven Harrington, dall’approccio vibrante e estroso. La modernità si fonde con l’eleganza senza tempo del marchio, in una collection di quattro nuovi orologi, raccontando una raffinatezza più goliardica attraverso il design. La partnership trova radici nell’ideale che entrambi portano avanti, dove è proprio l’orologio a rappresentare un’estensione della personalità individuale.

Erika del Prete

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Erika del Prete

Erika del Prete

Appassionata d'arte in ogni sua forma e amante dell'estetica. Laureata in Design della Moda, con tesi in Styling, collabora con diverse riviste su temi quali Fashion, Lifestyle, Cinema e Musica. Affascinata dal vintage e dalle storie di ogni singolo, si…

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