Il meglio della Milano Fashion Week 2023 in 3 sfilate indicate dagli insider

Conclusasi la MFW, si riflette sulle sfilate. Almeno su quelle indimenticabili. E lo stilista Fausto Puglisi, la make-up artist Elena Bettanello e il fotografo Alessandro Timpanaro ci hanno aiutato coi loro punti di vista

La Milan Fashion Week Donna autunno – inverno 2023, tenutasi dal 21 al 27 febbraio scorsi, si è conclusa da qualche giorno. Artribune ha raggiunto tre insider del sistema moda che hanno contribuito attivamente agli show più discussi e apprezzati. Con l’obiettivo di fare un po’ un bilancio.

Act n1, Courtesy of Camera Moda Fashion Trust and Gummy Industries, Ph: Sara Sibio

Act n1, Courtesy of Camera Moda Fashion Trust and Gummy Industries, Ph: Sara Sibio

ACT N°1: PARLA ELENA BETTANELLO, KEY MAKE-UP ARTIST

I modelli di Act N°1 e la particolarità del loro glam, nel gergo della moda tutto ciò che riguarda acconciatura e trucco, hanno attratto i più appassionati del settore. Il tema fondante della sfilata sono state le ferite che la natura rimargina naturalmente grazie al potere della creazione. In collaborazione con Ara Lumiere, marchio emergente dalle origini indiane. Il risultato? Camicie e pantaloni in seta con stampe logate e decorazioni calligrafiche tradizionali cinesi, il cui ricavato della vendita andrà a sostegno delle donne vittime di violenza. Il direttore creativo di Act N°1, Luca Lin, ha esplorato i caratteristici volant in tulle abbinati a giacche smoking e capi che combinano differenti elementi dell’abbigliamento. E la key make-up artist Elena Bettanello ci ha svelato i retroscena di uno dei lavori beauty maggiormente amati di questa stagione. “In virtù del concept della sfilata ho sviluppato l’idea di elementi floreali fissati da un cerotto volutamente visibile sulla pelle. Ogni fiore è stato abbinato all’incarnato per valorizzarne il mimetismo. Mi piaceva l’idea di realizzare un lavoro intimo e non sfarzoso, tangibile ma non voluttuoso”. Sui corpi è stato impresso un sigillo con il logo del marchio. Invece, il grafismo presente sullo sguardo, grazie a un filo di cotone intinto nel liquido nero, è riuscito a evocare una tracciatura spinosa. Ma il punto forte sono i copricapi, realizzati con fiori in seta con l’aiuto dell’hair stylist Pier Polo Lai, il cui obiettivo era evidenziare un continuum tra capo e volto.

Act n1, Courtesy of Camera Moda Fashion Trust and Gummy Industries, Ph: Sara Sibio

Act n1, Courtesy of Camera Moda Fashion Trust and Gummy Industries, Ph: Sara Sibio

SUNNEI: PARLA ALESSANDRO TIMPANARO, FOTOGRAFO DEL BACKSTAGE

Gli invitati allo show di Sunnei sono stati accolti da una guida che ha esortato a lasciare ogni aspettativa o preconcetto al di fuori dell’edificio, e a entrare nello stato mentale del brand recitando un mantra. Gli spunti di riflessione sulla società contemporanea post pandemica sono stati il punto di partenza di molti brand della fashion week, ma Sunnei si è chiesto se fosse necessario portare in scena uno show immaginario. Da qui la scelta di interrompere la camminata dei modelli sulla passerella facendoli cadere dolcemente sugli spettatori, offrendo così una performance di 15 minuti. A raccontarne il backstage il fotografo Alessandro Timpanaro, che parla di Sunnei come un luogo per concedersi la libertà d’espressione. “Anche la mia è stata una catarsi verso l’animo del brand. L’analisi profonda dello stesso mi ha aiutato nel focalizzarmi su ogni elemento della collezione che continua a ricalcare i suoi codici stilistici”. E poi continua: “Tutto ciò che è stato fatto in precedenza diventa terreno fertile per nuovi orizzonti. Da un punto di vista fotografico l’esplosione di colori, le texture, le stampe e i materiali mi hanno aiutato nel raccontare le vibrazioni di una realtà unica nel suo genere di cui l’Italia deve può e deve forgiarsi”.

Sunnei

Sunnei

ROBERTO CAVALLI: PARLA FAUSTO PUGLISI, DIRETTORE CREATIVO DEL BRAND

La sfilata di Roberto Cavalli, svoltasi in Piazza degli Affari a Milano, ha accolto gli ospiti proiettandoli nelle terre sconfinate e nei ranch del New Mexico. “È una collezione very Cavalli. Non c’è nessun brand così adatto al periodo in cui viviamo come Roberto Cavalli. Chi ha 25 anni ora ricorda la sua infanzia pensando a Britney Spears, alle Destiny’s Child e a Paris Hilton vestite dallo stesso“, ci racconta il direttore creativo Fausto Puglisi. Le sue muse dell’Autunno – Inverno 2023/24 sono Millicent Rogers e Georgia O’Keeffe, che esprimono le visioni contrastanti di Puglisi: una esuberante e un’altra austera e lineare. Lo stesso stilista rivela di aver esplorato “l’archivio di Cavalli partendo dal famoso caftano di Marta Marzotto e l’iconica stampa ad accendino ispirata al modello Art Deco dello stesso Roberto”. Infatti, “negli abiti da sera c’è tantissimo pizzo, molto gotico, capi sexy ma cupi, e lavorazioni di ricami“. Il guardaroba della donna Cavalli vede l’utilizzo di pietre turchesi in abbondanza, anche solo come elemento decorativo, e di pellicce completamente artificiali. Della storicità mantiene la silhouette sensuale e fluttuante sul fondo, invece il denim e le stampe su seta diventano la sintesi di psichedelici animalier. I capi d’abbigliamento riportano agli anni Settanta, amplificatori della fluidità ibrida tra maschile e femminile che ha da sempre contraddistinto la maison.

Alessia Caliendo

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Alessia Caliendo

Alessia Caliendo

Alessia Caliendo è giornalista, producer e style e visual curator. Formatasi allo IED di Roma, si è poi trasferita a Londra per specializzarsi in Fashion Styling, Art Direction e Fashion Journalism alla Central Saint Martins. Ha al suo attivo numerose…

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