La moda uomo internazionale riparte da Pitti. Guida agli eventi a Firenze

Pitti Uomo torna nel suo consueto format con focus che, in quattro giorni, metterà in mostra 640 brand (oltre un terzo proveniente dall’estero), offrendo la possibilità all’intera community di addetti ai lavori di ritrovarsi in un clima di riconquistata serenità. Anche gli spazi espositivi in Fortezza, dove vanno in scena le nuove collezioni – tra queste, […]

Pitti Uomo torna nel suo consueto format con focus che, in quattro giorni, metterà in mostra 640 brand (oltre un terzo proveniente dall’estero), offrendo la possibilità all’intera community di addetti ai lavori di ritrovarsi in un clima di riconquistata serenità. Anche gli spazi espositivi in Fortezza, dove vanno in scena le nuove collezioni – tra queste, tanti brand di riferimento che tornano a presentarsi al salone e tutto il mondo del lifestyle uomo – tornano dunque ad ampliarsi, così come le sezioni di Pitti Uomo – Fantastic Classic, Futuro Maschile, Dynamic Attitude, Superstyling, con il progetto S|Style sustainable style sempre più integrato nel percorso espositivo. Un evento – supportato da MAECI, AGENZIA ICE e UniCredit – che negli anni è rimasto leader indiscusso nel panorama delle fiere moda, termine sempre più desueto e modello di business che deve essere seriamente ripensato, come ha saputo fare lo stesso management di Pitti Immagine sviluppando nuovi format.

Pitti Uomo

Pitti Uomo

VISIONE E OBIETTIVI DI PITTI UOMO

“Siamo orgogliosi di affiancare Pitti nella realizzazione di un evento di punta della moda Made in Italy”, commenta Livio Stellati, Responsabile Sviluppo Territoriale Centro Nord UniCredit. “Pitti Uomo è da sempre una piattaforma di rilievo e prestigio a livello internazionale e quest’anno aumenta il focus su innovazione e sostenibilità grazie al progetto S|Style sustainable style. Aspetti che riteniamo imprescindibili per la crescita sostenibile del business e per i quali il nostro Gruppo è in grado di mettere a disposizione delle imprese consulenza e soluzioni su misura, capaci di agevolare processi volti allo sviluppo delle filiere produttive. Proseguiamo quindi con entusiasmo nel sostenere Pitti Immagine, partecipando attivamente alle sue iniziative. Confermiamo così il nostro impegno concreto a supporto del comparto fashion e, più in generale, dell’economia reale, con grande attenzione alla creazione di valore sostenibile. Questo è il nostro modo di essere parte della soluzione”.

Dhruv Kapoor

Dhruv Kapoor

IL TEMA DEI SALONI ESTIVI DI PITTI IMMAGINE

Un’isola come un punto fermo, un punto fisico e interiore, ma soprattutto un punto di incontro e di confronto. “PITTI _ ISLAND è il tema guida dei saloni di Pitti per l’estate 2022; si visualizza come un’isola immaginaria, collegata con tutto il mondo in uno scambio reciproco e costante. Una terra dalla botanica selezionata, socievole e aperta, a volte divertente, riflessiva e coinvolgente, sensibile alle idee, per incontrarsi, per stare insieme prima di riprendere, ciascuno, il proprio viaggio”, spiega Agostino Poletto, direttore generale di Pitti Immagine. “In tutto questo leggiamo una metafora perfetta dei nostri saloni e degli obiettivi che vogliamo raggiungere a ogni edizione, selezionando il meglio della creatività fashion”. PITTI _ ISLAND è un concept raccontato da tutta la comunicazione curata dal creative director Angelo Figus e dai Narente, Lucio Aru e Franco Erre, a cui è stata affidata tutta la parte visual. Una produzione che caratterizzerà fortemente anche gli allestimenti alla Fortezza da Basso, seguiti dall’architetto Alessandro Moradei.

Ann Demeulemeester, collezione primavera estate 2022 sfilata foto look lofficielitalia

Ann Demeulemeester, collezione primavera estate 2022 sfilata foto look lofficielitalia

PITTI UOMO. GUEST OF HONOUR E PROGETTI SPECIALI

La 102esima edizione di Pitti Immagine Uomo, al via nei prossimi giorni, accoglierà un Guest of Honour d’eccezione, che nell’arco di oltre quarant’anni di carriera ha scritto pagine indelebili della storia della moda: sarà infatti il marchio Ann Demeulemeester l’ospite d’onore della manifestazione fiorentina, protagonista di un progetto speciale che animerà la Stazione Leopolda, curato dalla stessa designer fiamminga. Un tassello significativo della strategia di rilancio della griffe che, dal 2020, appartiene a Claudio Antonioli, e va ad aggiungersi alle tre collezioni disegnate finora da un team creativo interno, nonché alla riapertura, avvenuta nel settembre 2021, della boutique ammiraglia di Anversa, luogo intimamente legato ai (gloriosi) trascorsi dell’etichetta belga. Lo store è stato ridisegnato da Patrick Robyn, marito e stretto collaboratore della stessa Ann, e si pone a tutti gli effetti come vetrina del nuovo corso della label sotto l’egida di Antonioli. L’imprenditore, titolare dei multibrand eponimi e già tra i co-fondatori di New Guards Group, ha acquisito il brand un anno fa, deciso a restituirle il ruolo che gli spetta nell’olimpo modaiolo. A portarlo ai vertici del fashion world era stata infatti la fondatrice, ovvero uno dei mitologici Antwerp Six, i sei stilisti (oltre a lei Dries Van Noten, Marina Yee, Dirk Van Saene, Dirk Bikkembergs, Walter Van Beirendonck) laureatisi nei primi anni ’80 alla Royal Academy of Fine Arts di Anversa che, di lì a breve, avrebbero impresso un segno indelebile sulla moda del tempo, entrando negli annali.

Margn

Margn

GLI ALTRI PROTAGONISTI DI PITTI UOMO

Le sorprese non finiscono qui. Wales Bonner, designer di origini anglo-giamaicane, è la Guest Designer con una sfilata evento in cui presenterà in anteprima la nuova collezione Spring-Summer 2023 del brand omonimo. E ancora moda di ricerca con Soulland, brand basato a Copenaghen guidato da Silas Oda Adler, che è protagonista di una sfilata-evento. Silas Oda Adler e il suo team porteranno a Pitti Uomo la loro visione di una moda uomo senza tempo, ma al tempo stesso radicata profondamente a un approccio responsabile, attraverso uno speciale showcase. Soulland è un brand dedicato a un futuro socialmente giusto e responsabile dal punto di vista ambientale, con una visione aperta e trasparente al business e alle collaborazioni. E infine da non perdere come Special Project il designer Giulio Sapio che porta il suo contenitore-galleria e guardaroba genderfluid nella sede di Pitti Immagine a pochi metri dalla Fortezza da Basso, luogo di alto valore simbolico per Pitti e Firenze che ha ospitato le prime installazioni di arte contemporanea della Fondazione Discovery.

Curious Grid

Curious Grid

PITTI UOMO. LA SOSTENIBILITÀ PROTAGONISTA CON S|STYLE

A Pitti Uomo 102 va in scena la quinta edizione di S|Style sustainable style, il progetto espositivo di Fondazione Pitti Discovery – con il supporto di UniCredit – curato dalla fashion journalist Giorgia Cantarini, che ad ogni nuova edizione presenta un accurato lavoro di scouting tra le realtà giovani e i designer più cool che creano e producono seguendo criteri di eco-responsabilità. Il progetto S|Style – sustainable style, giunto alla sua quinta edizione, è nato nel 2020 in piena pandemia per colmare un’esigenza culturale, sociale e di mercato del parlare, far scoprire e raccontare un nuovo modo di concepire collezioni e stagionalità: rispettando l’ambiente e guardando al futuro. Da una parte con questo progetto, Pitti Uomo mira a sovvertire completamente il concetto, secondo il quale la moda responsabile faccia rima con moda senza stile, e dall’altra propone ai buyer e agli operatori di settore, la possibilità di visionare abbigliamento e accessori con requisiti produttivi a basso impatto, con tessuti certificati, recuperati, riciclati e ibridi sperimentali. Lo scouting è internazionale, ed è frutto d’indagine attenta tramite le fashion week internazionali, i premi, gli atenei di moda più prestigiosi fino ai social come Instagram. Fin dalla prima edizione, Sustainable Style è stato un hub che ha ospitato talenti del calibro di Connor McKnight, Y/Project, Phipps, Federico Cina, non in ultimo presente all’edizione Pitti 99 è stato presentato S.S.Daley, oggi vincitore LVMH Prize 2022, Uniforme finalista Andam Prize e Vitelli, tutti nomi diventati di riferimento, con all’attivo premi, traguardi e collaborazioni di prestigio. Anche il “linguaggio” del progetto è cutting-edge ed irreverente, vuole instaurare un un dialogo contemporaneo con il pubblico grazie all’uso dei social e della tecnologia. Tra i nomi selezionati per l’area speciale S|Style di questa edizione sono: Bennu, Connor McKnight, Curious Grid, Junk, Margn, Maxime, Mworks, Philip Huang, Waste Yarn Project. Le “pratiche” della sostenibilità scelte da ogni brand e designer sono molteplici: dal popolare upcycling, ovvero la tecnica di rielaborare un capo già esistente, all’impiego di tessuti certificati secondo standard internazionali; dalle attività di giving back a favore del pianeta, con supporto ad associazioni e organizzazioni ambientaliste, fino all’utilizzo di materiali riciclati e al lavoro etico capace di valorizzare l’artigianalità. “In questa edizione ci concentriamo su slow fashion, altro non è che la valorizzazione del lavoro artigianale”, dice la curatrice Giorgia Cantarini, “ora più che mai un approccio responsabile. Ritrovare tecniche perdute, filati scartati, tessuti deadstock inutilizzati. I designer del futuro usano quello che è già esistente, portando un esempio concreto di circolarità che diventa mezzo di espressione creativa”.

– Federico Poletti

https://www.pittimmagine.com/

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Federico Poletti

Federico Poletti

Eclettico, nomade e multitasking: questi sono gli aggettivi che meglio definiscono l’orizzonte creativo e professionale di Federico Poletti. Milanese di adozione, parte da una formazione accademica nell’arte (laureato in Conservazione dei Beni Culturali) per arrivare a una visione della moda…

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