Zurigo e il design. La storia e gli eventi

La città svizzera intrattiene con il design una storia che ha attraversato il XX secolo e viene valorizzata oggi dagli appuntamenti della Biennale e delle Weeks dedicate alla creatività

A Zurigo, un museo dedicato al design e alla comunicazione visiva esiste dal 1875. Un’istituzione prossima a celebrare i 150 anni che raccoglie oltre mezzo milione di oggetti, tra cui creazioni svizzere che hanno fatto il giro del mondo, dall’orologio Mondaine (1944), onnipresente nelle stazioni ferroviarie, all’essenziale pelapatate Rex, ideato proprio a Zurigo nel 1947, da Alfred Neweczerzal, tra le produzioni di design più leggere ed economiche della storia (se ne vendono ancora 50 milioni di esemplari nel mondo).

Museum fur Gestaltung, Zurigo. Photo Adrian Bretscher, Hangar Ent. Group
Museum fur Gestaltung, Zurigo. Photo Adrian Bretscher, Hangar Ent. Group

La storia del design a Zurigo nel Novecento

Ma alla Scuola di Zurigo, nel XX secolo, si deve anche l’evoluzione del graphic design e della tipografia, grazie alle codificazioni dei Concretisti zurighesi, direttamente legati all’arte concreta di Theo van Doesburg (De Stijl). Per questo il Museum für Gestaltung – con le sue due sedi e l’appendice del sorprendente Pavillon Le Corbusier sul lago, riaperto nel 2019 dopo accurato restauro – custodisce anche un’importante collezione di poster e manifesti. E affianca all’attività di conservazione un dialogo costante con l’Università delle Arti di Zurigo, per la ricerca. Importanti anche per la storia dell’architettura della città, le due sedi sono ospitate presso lo storico edificio in stile Neues Bauen elvetico di Austellungstrasse e lo Schaudepot al Toni-Areal. Frequenti le esposizioni temporanee.

Zurich Design Weeks, Poster Safari
Zurich Design Weeks, Poster Safari

La Biennale e le Settimane del Design

Solo nel 2017 la città si è dotata di una Biennale del Design (quest’anno dal primo al 19 settembre), pur riscontrando un successo crescente di pubblico: “Zurigo è una città molto creativa, ci sono molti architetti e designer, e un solido polo di design industriale. Ma tutto ciò non è molto visibile, succede tutto a porte chiuse, e questo trasmette un’idea sbagliata all’esterno. Non siamo semplicemente la città delle banche!”. A parlare è Gabriela Chicherio, curatrice delle Zurich Design Weeks battezzate nel 2022, che per la prima volta, a settembre 2023, si svolgeranno in contemporanea con la Biennale, dopo il buon riscontro della prima edizione: “Qui prevalgono i piccoli eventi indipendenti, che spesso si parlano tra loro, però senza un coordinamento centrale che possa generare un impatto evidente sulla città. Per questo sono nate la Biennale e le Settimane del design, che tra l’altro abbracciano altre iniziative di richiamo, come il Digital Festival, le giornate del design con l’apertura di studi e showroom, la prima edizione della Kyiv Design Week, per accogliere i designer ucraini costretti a fuggire in Europa. La nostra forza è la multidisciplinarietà: tocchiamo il fashion e il furniture design, ma anche il game design e l’innovazione digitale”. La parola chiave del 2023 è “transizione”, tra cambiamento climatico, upcycling, circolarità, innovazione dei materiali, consumo di energia e cibo. Quartier generale lo storico Giardino botanico in centro città, sede di una Biennale en plein air, ma tanti sono gli appuntamenti diffusi che interessano le sedi del Museo del Design, gli atelier, gli off space, gli spazi pubblici (anche con la campagna di affissioni Poster Safari).

Livia Montagnoli

www.designbiennalezurich.ch
www.designweeks.ch

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