Justin Bieber e la Vespa. Il progetto che unisce il pop e lo stile italiano

Gruppo Piaggio festeggia l’ultra longevo successo di Vespa presentando un nuovo modello del mitico scooter ideato e disegnato dalla popstar Justin Bieber. Un inno al dinamismo e alla vitalità

La piccola e scoppiettante due ruote della Piaggio, simbolo del design italiano, che ha accompagnato sulla propria sella intere generazioni di ragazzi, dalla fondazione negli anni ’40 fino ad oggi, continua a far sognare. Dai più nostalgici appassionati del brand sino ai nuovi teenager, il richiamo di Vespa si fa sempre più forte, specialmente grazie alle svariate collaborazioni realizzate negli ultimi tempi, che hanno mescolato lajusti fantasia di artisti e stilisti di fama mondiale alla foggia unica e inconfondibile del marchio. Dopo il susseguirsi di grandi firme come Giorgio Armani, Christian Dior e Sean Wotherspoon ora è la volta del cantautore canadese Justin Bieber, che recentemente ha svelato l’ultimo esemplare di Vespa realizzato da lui stesso. Nasce così un prodotto unico che esalta “la libertà, la passione per lo stile e il design, attraverso un mix esplosivo di creatività che fonde coolness, cultura pop e contemporaneità”.

VESPA SPRINT: IL NUOVO MODELLO DI JUSTIN BIEBER

Glam e senza tempo, la Vespa pensata da Justin Bieber è piena espressione del suo estro creativo, valorizzato dalla scelta della monocromia come concetto stilistico preponderante. Dalla sella alle manopole, fino ai raggi dei cerchioni, il vero protagonista è il colore bianco, arricchito dai disegni di fiamme argentate che decorano la scocca della nuova Vespa Sprint: “un tocco che l’artista ha voluto inserire per rappresentare la spinta creativa, il dinamismo e la vitalità” ha dichiarato l’azienda riguardo al progetto. “Avere la possibilità di esprimere me stesso, che sia attraverso l’arte, la musica, le immagini o l’estetica, creando qualcosa dal nulla, è una parte di me. Perché l’obiettivo, nella creazione e nel design, è quello di dare continuamente il tuo tocco personale alle cose”, ha spiegato Bieber. Ha poi aggiunto entusiasta: “La prima volta che ho guidato una Vespa è stato da qualche parte in Europa, probabilmente a Londra o a Parigi. Ricordo di averne vista una e di aver pensato: voglio guidarla! Un’esperienza unica. Il vento che mi attraversava i capelli, l’incredibile sensazione di libertà… è stato divertente”. Esattamente come accaduto tra gli anni ’70 e ’80 tramite le iconiche campagne pubblicitarie italiane, tra cui l’indimenticabile “Chi Vespa mangia le mele”, ancora una volta Piaggio si rivolge ai giovani parlando il loro stesso linguaggio: adesso a fare da portavoce è proprio la famosa popstar internazionale, seguita da milioni di fan in tutto il mondo. Una strategia che colpisce nel segno, rievocando il sentimento di spensieratezza e l’aura di svago che da tuttora avvolgono il piccolo scooter.

Pubblicità Vespa Piaggio

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VESPA DELLA PIAGGIO. IL VALORE COME EMBLEMA MONDIALE ITALIANO

Icona di stile, esposta nei musei di arte moderna e scienza di tutto il mondo, come il MoMA di New York e la Triennale Design Museum di Milano, da sempre appassiona e ispira l’immaginazione di artisti, stilisti e designer internazionali. Simbolo di una filosofia di vita allegra e tipicamente italiana, Vespa “è molto più di un brand di mobilità; simboleggia arte, design, tecnologia e divertimento”, ha affermato Michele Colaninno, Consigliere Delegato per strategia, prodotto e innovazione del Gruppo Piaggio in una recente dichiarazione. A tal proposito, i risultati dell’analisi condotta lo scorso anno da Interbrand, leader mondiale nella brand consultancy, parlano chiaro: nel 2021 il valore del marchio Vespa è stato valutato a 906 milioni di euro. Una somma determinata non soltanto dall’autorità indiscussa che la società ricopre da più di settant’anni nel settore dei trasporti ma, specialmente negli ultimi tempi, dalla capacità di confrontarsi con altri marchi mondiali che appartengono a categorie diverse dalla pura mobilità. La perfetta combinazione di design, lifestyle e tradizione italiana risulta essere la chiave che rende così unica Vespa, un “marchio storico ma in continua evoluzione” che Manfredi Ricca, Direttore Generale di Interbrand, ha definito “profondamente italiano e amato a livello globale; premium e allo stesso tempo inclusivo. Un asset all’incrocio tra mobilità, espressione e cultura”.

VESPA: LA STORIA DI UN MITO

L’immediata riconoscibilità estetica che l’ha resa simbolo della rinascita italiana nel dopoguerra, costituisce l’imbattibile miscela che ha decretato i prodotti a marchio Vespa patrimonio culturale nostrano, riconosciuto a livello internazionale. Si tratta di un veicolo che è andato ben oltre il semplice concetto di trasporto; il piccolo motociclo a scocca portante, nato nella primavera del ’46 a Pontedera, per mano dell’imprenditore Enrico Piaggio e dell’ingegnere aeronautico che “detestava le motociclette” Corradino d’Ascanio, è stato ideato per un uso quotidiano e per essere adatto a chiunque. L’introduzione di un telaio a copertura del motore, per evitare le frequenti perdite d’olio, insieme alla comodità della seduta hanno consentito una guida più accessibile, aperta per la prima volta anche al pubblico femminile, frequentemente protagonista nei manifesti pubblicitari di Vespa. Eppure il raggiungimento della fama e del successo mondiale si deve al cinema, il cui merito è stato di mostrare sul grande schermo l’attitudine innata di questo incredibile mezzo, capace di abbattere non solo le differenze tra uomini e donne ma persino tra ragazzi italiani e attori di Hollywood. In sella ad una Vespa si è tutti uguali e risulta più facile sentirsi come Audrey Hepburn e Gregory Peck in “Vacanze Romane” (William Wyler, 1953) o lasciarsi trasportare dal girovagare estivo raccontato da Nanni Moretti in “Caro Diario” (1995) fino ad arrivare al più recente film d’animazione “Luca” (Enrico Casarosa, 2021) in cui lo scooter è parte integrante della trama. Un filo rosso che unisce tante personalità diverse e che mette in luce la connotazione forse più peculiare di Vespa: la capacità di raccontare storie e di creare una connessione emotiva unica con chi le possiede.

— Altea Novari

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Altea Novari

Altea Novari

Vive a Roma dove si è laureata in Cinema e televisione presso il DAMS di Roma Tre. Spesso si trova a Milano per trasformare la passione per la fotografia, il cinema e i nuovi media in un lavoro appagante.

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