Bentornato Ciao: lo storico ciclomotore Piaggio ora ha un kit che lo rende E-bike

Il due-tempi storico degli anni Ottanta e Novanta torna in strada grazie a un toolkit ecologico di Ambra Italia, azienda del fiorentino, che costa tra i mille e i 1400 euro

Avete in garage un Ciao, e credete che sia buono solo a viaggiare coi ricordi? Fermatevi un attimo. Compagno di mille avventure per generazioni di ragazzi e ragazze, lo storico motorino della Piaggio – realizzato dal ’67 al 2006 – può finalmente tornare in strada in barba alle normative anti inquinamento con un kit che lo trasforma in E-bike, una bici elettrica. Se avete ancora il due-tempi simbolo degli anni Ottanta e Novanta, best seller della compagnia di Pontedera (avvezza a realizzare icone presenti anche nei musei come la Vespa e l’Ape) con oltre tre milioni e mezzo di esemplari venduti nel mondo, potete infatti ridargli vita grazie a un toolkit ad hoc creato dalla startup Ambra Italia, che lo rende a tutti gli effetti una bicicletta a pedalata assistita. Il motore è da 250W – non supera i 25 chilometri all’ora, ma del resto non li superava neppure quando era a benzina – è silenzioso ed ecologico, altro che mescolare la benzina all’olio per farlo funzionare!

IL CIAO COME E-BIKE

L’idea dell’azienda di Rufina, nel fiorentino, e del suo fondatore Tiberio Casali, è stata quella di applicare con metodo e su più ampia scala una riconversione già possibile da una decina d’anni, sempre in modo amatoriale. Gli interventi che il kit della startup prevede sul ciclomotore, conformi alla normativa europea UNI EN 15194 e certificati da Accredia, sono molteplici: meccanici, elettrici e strutturali. Non sono certo un progetto fai-da-te per il pomeriggio della domenica: il kit deve essere installato da autofficine autorizzate, per il momento ce n’è solo una (proprio a Rufina) che converte circa quattro Ciao al mese, ma altre sono in costruzione e terze si dicono interessate. Le motivazioni che spingono i nostalgici a ridare vita al proprio Ciao sono molte: rivivere i ricordi con un tocco green, il tutto senza alcun obbligo di assicurazione, né immatricolazione, e non serve neppure il casco (anche se a 25 all’ora non è una cattiva idea) per questa “bicicletta rinforzata”. Unica pecca, dicono gli interessati, è il costo: tra i mille e 1400 euro, comprensivo però di un intervento artigianale di ben 10 giorni e di un restauro generale del mezzo – che, diciamocelo, ha tutte le probabilità di aver preso un sacco di polvere e ruggine dopo tanti anni in disuso.

-Giulia Giaume

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Giulia Giaume

Giulia Giaume

Amante della cultura in ogni sua forma, è divoratrice di libri, spettacoli, mostre e balletti. Laureata in Lettere Moderne, con una tesi sul Furioso, e in Scienze Storiche, indirizzo di Storia Contemporanea, ha frequentato l'VIII edizione del master di giornalismo…

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