Il cantiere di restauro del Duomo di Milano riscopre un ambiente antichissimo: la Sacrestia Capitolare e il suo portale trecentesco
Il portale monumentale con Storie della Vergine fu realizzato dallo scultore Hans von Fernach alla fine del Trecento: il restauro ha permesso di riscoprirne policromie e dorature e ispirato una pubblicazione. Previste visite speciali per il pubblico e un podcast gratuito
Nel corso dei secoli, la Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano non ha mai smesso di rigenerarsi. Come pochi altri complessi monumentali di tale importanza, la “fabbrica” simbolo del capoluogo lombardo può ritenersi un’architettura in fieri: da quando, nel 1387, Gian Galeazzo Visconti istituì l’organo che avrebbe dovuto presiedere al cantiere di costruzione e alla successiva manutenzione, gli interventi di conservazione e tutela dell’edificio, che ha richiesto secoli di progetti e interventi reiterati per essere completato (la facciata fu realizzata solo tra il 1807 e il 1813, su impulso di Napoleone; per le porte bisognerà aspettare la prima metà del Novecento), si sono susseguiti costanti e puntuali.
Il Duomo di Milano e la campagna di restauro pluriennale
Nel secondo Novecento, la campagna di restauro più completa mai programmata nella storia del Duomo coinvolse, tra le altre parti, la Guglia Maggiore, i piloni del tiburio, l’abside e la facciata. Tra il 2021 e il 2023, si è lavorato, invece, su sacrestie, cripta (anche con la restituzione dello Scurolo di San Carlo Borromeo), transetto nord, sulla guglia n. 17 dedicata a San Vittore e sul cosiddetto Gugliotto Amedeo, il più antico del Duomo, raffigurante un guerriero, simbolo della difesa della Fede, per una spesa complessiva di 6 milioni di euro. Mentre il triennio in corso, che si concluderà nel 2026, beneficia di ulteriori 3 milioni di euro stanziati dalla Regione Lombardia per preservare l’integrità storica e artistica del Duomo (con il recupero di piloni, finestroni, guglie, statue, gabbioni e mensole, il ripristino del transetto nord-est e il consolidamento del basso tiburio).
La “riscoperta” del portale della Sacrestia Capitolare: un restauro prezioso
Nel frattempo, si è lavorato con particolare cura al recupero della Sacrestia Capitolare (quella Aquilonare era già stata restaurata nel 2021), luogo di particolare rilievo per la vita liturgica ambrosiana, in quanto destinata in modo specifico all’Arcivescovo e al Capitolo Metropolitano. Lo spazio è uno degli ambienti più antichi del complesso, arricchito da apparati decorativi e testimonianze artistiche di rilievo, di cui nel tempo si era persa leggibilità a causa di depositi, ossidazioni e stratificazioni materiche.
Il restauro, durato due anni e coordinato dalla Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Milano, ha consentito di riportare alla luce la ricchezza delle sculture, delle cromie e degli elementi lignei. E ora, alcuni dei passaggi artistici più preziosi del nucleo primitivo della Cattedrale si rivelano al pubblico mai così leggibili da molti secoli a questa parte. C’è il lavabo di Giovannino de’ Grassi, di cui è stata ripristinata la decorazione miniata; e il Portale di Hans von Fernach, caratterizzato da policromie e dorature di cui si era persa traccia, riscoperte in cantiere. A beneficiarne sono state soprattutto le figure in marmo raffiguranti Storie della Vergine eseguite dallo scultore tedesco attivo in Duomo con la sua bottega tra il 1387 e il 1393, tra i lavori più raffinati del complesso. Proprio la possibilità di osservarle da vicino, sui ponteggi, ha permesso a restauratori e studiosi di aggiornare le conoscenze iconografiche e stilistiche sul ciclo: il risultato è condensato nella pubblicazione di Silvana Editoriale – Alle origini della scultura del Duomo di Milano. Il portale della Sacrestia meridionale – appena uscita.
Le visite guidate all’interno dei cantieri di restauro del Duomo
Proprio al cospetto del monumentale portale trecentesco che introduce alla Sacrestia conducono le visite straordinarie promosse in attesa che il cantiere si concluda (alla fine del 2026: ancora in attesa di restauro è l’armadio progettato nel Cinquecento da Pellegrino Tibaldi per ospitare paramenti e reliquie). L’ultimo weekend utile per partecipare al tour, accompagnati dai restauratori che hanno curato i lavori, è quello del 28 e 29 novembre 2025 (90 minuti per 35 euro). Ma chi non riuscirà ad accedere, almeno per il momento, potrà ascoltare il racconto grazie al podcast, in più episodi, che sta popolando in queste settimane la piattaforma Spotify del Duomo di Milano. In alternativa, tra i servizi proposti dalla Veneranda Fabbrica, in vista del Natale, il prossimo 13 dicembre, è in programma una visita guidata ai restauri delle vetrate del Duomo, prenotabile online sempre attraverso la piattaforma ufficiale del complesso monumentale. Mentre a gennaio 2026, un tour straordinario porterà i visitatori alla scoperta del cantiere di restauro dell’organo della Cattedrale.
Livia Montagnoli
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