Morto a 83 anni Pierluigi Cerri, tra i più poliedrici architetti e designer italiani nel mondo

Il suo estro ha firmato progetti rimasti iconici nella cultura visiva di massa, dall’identità visiva di Italia 90 al logo con linea rossa di Prada fino agli allestimenti di mostre e musei internazionali. Ripercorriamo l’intensa carriera di Pierluigi Cerri, tra gli architetti e designer italiani più noti al mondo

È morto a 83 anni Pierluigi Cerri, architetto e designer tre volte Compasso d’Oro alla cui attività si devono alcune delle grafiche più iconiche del nostro immaginario collettivo, tra cui la celeberrima linea rossa del logo di Prada, l’identità visiva di Italia 90 e la grafica dell’Evangelario Ambrosiano per l’arcivescovo Tettamanzi, oltre ad aver firmato progetti architettonici, allestimenti e restauri in tutto il mondo, prima con lo studio Gregotti Associati, fondato nel 1974, e poi con lo Studio Cerri & Associati, fondato nel 1998 insieme a Alessandro Colombo. A dare notizia della scomparsa di Cerri è Stefano Boeri, attraverso un post sul suo profilo Instagram: “Ci ha lasciato Pierluigi Cerri. Aveva il dono rarissimo dell’eleganza, che nella grafica significa tradurre i concetti e le idee in segni limpidi, composti; dotati di una grazia che sembra innata. Pierluigi, con un misto di ritrosia, scanzonatura e un’acuta e sensibile intelligenza, non sbagliava mai. Semplicemente, non sbagliava mai. Con lui se ne vanno mille ricordi, anche personali, di una Milano che non c’è più: quella vera e propria Scuola Milanese che per tre decenni almeno, nel mondo, ha fatto la storia del design, dell’architettura, della grafica, della scenografia. Triennale di Milano, per cui ha disegnato allestimenti e progetti di comunicazione gli deve moltissimo; anche il sorriso con cui, insieme a Italo Lupi, aveva accolto qualche anno fa il nuovo logo grafico dell’istituzione (dello studio svizzero Norm), che lui e Italo avevano saputo mirabilmente interpretare. La sua voce, la sua ironia, la sua cultura ci mancheranno molto”.

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PIERLUIGI CERRI. TRA ARCHITETTURA E DESIGN

Nato a Orta San Giulio (NO) nel 1939, Pierluigi Cerri si laurea in Architettura al Politecnico di Milano. Nel 1974 fonda la Gregotti Associati, che lascerà nel 1998 per dare vita allo studio Cerri & Associati con Alessandro Colombo. Sempre nel 1974, cura con Pierluigi Nicolin l’edizione italiana di Vers une architecture di Le Corbusier. La sua ricerca e pratica si contraddistinguono per lo stretto dialogo che egli intesse tra architettura e design, fondendo le caratteristiche formali della prima e quelle estetiche e visive della seconda: una visione, questa, che l’ha condotto a essere un architetto e designer fortemente eclettico, spaziando dalla progettazione architettonica a quella grafica passando da restauri e allestimenti museali, con un occhio spesso rivolto al mondo delle grandi aziende e dei brand più noti. Per quanto riguarda l’architettura, ne sono un esempio i concorsi vinti con la Gregotti & Associati per la progettazione del Centro Culturale di Bélem a Lisbona, la trasformazione dell’area Pirelli alla Bicocca a Milano e la sistemazione dell’area per l’esposizione universale a Siviglia.

GLI ALLESTIMENTI MUSEALI DI PIERLUIGI CERRI

Cerri ha dedicato gran parte del suo lavoro anche all’allestimento di spazi espositivi e mostre museali nelle principali istituzioni di tutto il mondo. Ha curato l’allestimento dello Shanghai Italian Center Pavilion post Expo 2012, oltre a numerosi allestimenti di mostre in musei internazionali, come Peter Behrens und die AEG all’IDZ a Berlino; Carrozzeria Italiana, cultura e progetto al Palazzo della Promotrice delle Belle Arti a Torino; L’arte in Italia al Centre Georges Pompidou di Parigi; Alexander Calder a Palazzo a Vela a Torino; Moebel aus Italien al Design Zentrum a Stoccarda e Berlino; Mostra del Design Italiano al Sogetsu Kaikan a Tokyo; Venti Progetti per il futuro del Lingotto al Lingotto di Torino; FIAT, Las Formas de la Industria al Museo de Arte Contemporaneo di Madrid; Marcel Duchamp all’Accademia di Brera di Milano; The FIAT case al Science Museum di Londra; L’Idea Ferrari al Forte del Belvedere a Firenze; Erdsicht al Kunst-und Austellungshalle di Bonn:; Mostra Arte Italiana Contemporanea a Palazzo Grassi a Venezia; I Popoli del Sole e della Luna a Palazzo Reale di Milano; L’Idea Ferrari alla Nationalgalerie di Berlino; Jorden al Moderna Museet di Stoccolma; Arnaldo Pomodoro al Musée d’Art Moderne di Parigi e Design. La Sindrome dell’influenza, VI allestimento del Triennale Design Museum alla Triennale di Milano.

PIERLUIGI CERRI. OLTRE IL DESIGN

La sua pratica poliedrica lo ha portato inoltre a progettare gli interni delle navi da crociera Costa ClassicaCosta Romantica e Costa Victoria e di diversi superyacht, tra cui il Blue Velvet, per il quale ha vinto l’International Super Yacht Design Award nel 1994. Ha disegnato oggetti e allestimenti per Unifor, B&B Italia, Poltrona Frau, Fontana Arte, Arflex, Molteni&C, Fusital e Desalto; oltre ad aver curato l’identità visiva di Prada e di Italia 90, Ferrari Auto, Lingotto, Pitti Immagine, Unifor, iGuzzini e Fratelli Guzzini, Palazzo Grassi, Pirelli e Saras. Cerri è stato inoltre redattore delle riviste Casabella Rassegna, e ha collaborato con le riviste Lotus InternationalAbitareDomus e l’Espresso, oltre ad aver curato il design di collane editoriali per Electa, Einaudi, Bollati Boringhieri, Bompiani, Skira.

Desirée Maida

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Desirée Maida

Desirée Maida

Desirée Maida (Palermo, 1985) ha studiato presso l’Università degli Studi di Palermo, dove nel 2012 ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’Arte. Palermitana doc, appassionata di alchimia e cultura giapponese, approda al mondo dell’arte contemporanea dopo aver condotto studi…

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