Mario Cucinella Architects progetta la nuova Biblioteca Federiciana a Fano

Voluto dal Comune di Fano e dalla Fondazione Montanari, il progetto dell'archistar Mario Cucinella è pensato come spazio pubblico in continuità con l’area verde esterna

Ancora una volta, a distanza di qualche anno dalla costruzione e l’allestimento della biblioteca contemporanea multimediale MEMO – Mediateca Montanari, il Comune di Fano e la Fondazione Montanari uniscono le rispettive competenze ed energie per donare una nuova vita alla Biblioteca Federiciana. “Dopo l’intervento presso la ex scuola Luigi Rossi (oggi MEMO)”, affermano il Sindaco, Massimo Seri, e l’Assessore alle Biblioteche, Samuele Mascarin, “questo ambizioso progetto intende rappresentare ciò che Fano sempre più deve divenire: una realtà aperta, curiosa, inclusiva, europea, capace di vivere la propria storia, anticipando il futuro, interpretandone i segni”.

IL PROGETTO DI MARIO CUCINELLA

A curare la progettazione del recupero e il nuovo ampliamento della storica biblioteca cittadina – fortemente voluta dall’ex presidente della Fondazione Federiciana e attualmente consulente del Comune di Fano, Antonella Agnoli – è stato chiamato Mario Cucinella, fondatore e direttore creativo di MC A – Mario Cucinella Architects.  “La Fondazione Montanari intende ora procedere all’ulteriore ampliamento e alla riqualificazione dell’intero sistema bibliotecario della Città di Fano”, dichiara il presidente Corrado Arturo Montanari, “a partire dalla progettazione della ‘Nuova Biblioteca Federiciana’ che rappresenterà, grazie alla propria avanguardia architettonica, un investimento sul futuro della ‘cultura del libro e della lettura’. L’ente da me presieduto”, prosegue, “si rende, pertanto, disponibile a commissionare a propria cura e spese un progetto cantierabile che possa essere realizzato, anche a stralci, dall’Amministrazione Comunale. Il prestigioso incarico è stato affidato allo studio MC A – Mario Cucinella Architects che saprà garantire una visione della contemporaneità, cogliendo l’obiettivo di dare vita a una struttura che dialoghi con la storia della città, ricercandone la trama più autentica”.

Biblioteca Federiciana

Biblioteca Federiciana

IL PROGETTO ARCHITETTONICO, TRA RECUPERO E AMPLIAMENTO

Due le operazioni progettuali da portare avanti, tra valorizzazione del passato e ricucitura con il futuro: una legata al recupero del patrimonio esistente e l’altra alla realizzazione di un nuovo volume contemporaneo, quasi uno scrigno trasparente. Il progetto di recupero della Biblioteca Federiciana, adiacente la barocca Chiesa di San Pietro in Valle, serve sia a conservare l’edificio storico sia al riordino delle sue funzioni, attraverso la riorganizzazione degli uffici e dei preziosi volumi qui raccolti sin dalla seconda metà del ‘600.  Preserva, inoltre, la celebre Sala dei Globi con le sue scansie lignee e i suoi arredi. L’ampliamento, invece – un volume trasparente che si sviluppa su quattro livelli, più uno interrato per il caveau e una terrazza panoramica – prende forma dal vuoto creato dalla demolizione dell’edificio moderno preesistente e, in continuità con il disegno urbano, segna il passo tra la Fano storica e quella moderna, aprendosi verso gli Orti, il porto e il lungomare Sassonia. Un gesto architettonico fluido che disegna le forme organiche delle terrazze, spazi dedicati alla lettura protesi verso l’esterno ma racchiusi in una teca preziosa. L’articolazione interna si snoda proprio attraverso queste terrazze a sbalzo, ‘sospese’ e lievemente sfalsate, dal livello primo, che accoglie servizi e uno spazio eventi, fino al quarto, per culminare in copertura con una terrazza panoramica vista mare.

UN PROGETTO GREEN

Un progetto che pone particolare attenzione sia alla relazione con l’intorno (il progetto del verde, ad esempio, fil rouge tra i vari livelli e le terrazze, è pensato come spazio pubblico in continuità con l’area verde esterna preesistente) sia ai fattori di performance energetica dell’edificio. L’ottimizzazione dell’esposizione della facciata principale del nuovo volume verso nord-ovest, per minimizzare la radiazione solare diretta, infatti consentirà un’illuminazione naturale ottimale, a beneficio di un maggior comfort visivo negli spazi di lettura, di un ridotto utilizzo dell’illuminazione artificiale e di una efficiente ventilazione naturale, che sfrutta le brezze provenienti da nord in estate. 

Giulia Mura

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Giulia Mura

Giulia Mura

Architetto specializzato in museografia ed allestimenti, classe 1983, da anni collabora con il critico Luigi Prestinenza Puglisi presso il laboratorio creativo PresS/Tfactory_AIAC (Associazione Italiana di Architettura e Critica) e la galleria romana Interno14. Assistente universitaria, curatrice e consulente museografica, con…

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