Palazzo Farnese a Roma. Parte un restauro storico che finirà nel 2025

I lavori dureranno quattro anni e costeranno complessivamente 5,6 milioni di euro. L’obiettivo è riportare in auge la bellezza dei materiali utilizzati dai quattro grandi architetti che progettarono quella che oggi è la sede dell’ambasciata francese: Sangallo, Michelangelo, il Vignola e Della Porta.

È stato dato il via a una grandiosa campagna di restauro di Palazzo Farnese a Roma, sede storica dell’Ambasciata di Francia in Italia, che interesserà in particolare le facciate e i tetti del prezioso edificio cinquecentesco. Il progetto, che si colloca in continuità con i precedenti interventi avvenuti in occasione del Giubileo del 2000, ha come obiettivo quello di ripristinare la bellezza originale dei materiali usati dai quattro illustri architetti che progettarono il palazzo: il SangalloMichelangelo, il Vignola e Della Porta. I lavori – che riguarderanno la pulizia dell’intonaco, il consolidamento delle pietre e la revisione della copertura in tegole antiche – dureranno quattro anni e costeranno complessivamente 5,6 milioni di euro, cofinanziati dai ministeri francesi dell’Europa e degli Affari esteri e dell’Insegnamento superiore, della Ricerca e dell’Innovazione.

Facciata Palazzo Farnese. Foto C. Mantuano

Facciata Palazzo Farnese. Foto C. Mantuano

I RESTAURI DI PALAZZO FARNESE A ROMA

La campagna di restauri, che andrà dal 2021 al 2025, sarà suddivisa in quattro fasi: la prima, avviata all’inizio di marzo 2021, si concentra sulla facciata di via dei Farnesi, sugli infissi e sulle coperture dei versanti di quella facciata; la seconda sarà dedicata al restauro delle facciate, degli infissi, nonché delle coperture sui versanti di via del Mascherone; la terza sarà dedicata alla manutenzione della facciata principale che dà su Piazza Farnese, alla revisione degli infissi, nonché al restauro delle coperture; infine, la quarta fase si concentrerà sul restauro dei tetti di via Giulia e del muro di cinta del giardino, nonché sulle coperture sui versanti di via Giulia. Per raggiungere l’obiettivo di ripristinare l’aspetto originale dell’edificio, si lavorerà sul colore delle facciate, tramite una patina di armonizzazione che permetterà di attenuare l’eccessivo contrasto tra la facciata restaurata di Piazza Farnese e quelle laterali. Importante sarà anche l’intervento di sostituzione degli inflissi, riportando su questi elementi i disegni originali del XVI° secolo. Il restauro interesserà anche il travertino, il paramento in mattoni e le coperture in tegole “alla romana”.

Facciata laterale Palazzo Farnese. Foto C. Mantuano

Facciata laterale Palazzo Farnese. Foto C. Mantuano

I RESTAURI DI PALAZZO FARNESE A ROMA: UN’AZIONE CONGIUNTA

La proposta del restauro delle facciate e dei tetti di Palazzo Farnese nasce nel 2017, su iniziativa dell’Ambasciata di Francia e dell’École française de Rome; la committenza dei lavori è il Service des travaux et bâtiments français en Italie (STBI), assicurata dall’agenzia di Pierre-Antoine Gatier, Capo Architetto dei Monumenti Storici e Ispettore generale dei Monumenti Storici. Fin dalla fase progettuale c’è stata una comunione di intenti tra la parte francese e quella italiana: il piano d’azione è stato definito nel rispetto dei principi italiani per il restauro dei monumenti storici, e tramite il dialogo costante con le amministrazioni locali. Tra il 2018 e il 2020 un comitato scientifico composto di esperti francesi e italiani si è riunito in varie occasioni per concordare le strategie di restauro. I lavori, inoltre, sono monitorati scientificamente dalla Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma.

LA VALORIZZAZIONE DI PALAZZO FARNESE A ROMA

Il restauro sarà anche un modo per promuovere la conoscenza di Palazzo Farnese: per questo, vari artisti e ricercatori sono invitati a portare il loro contributo per la conoscenza di questo patrimonio unico, che avverrà tramite visite e lezioni online o in situ: “ci faranno scoprire il palazzo sotto una luce nuova, parteciperanno alla diffusione dei saperi attorno a questo monumento eccezionale, presenteranno le scoperte fatte durante i lavori e sveleranno il ‘dietro le quinte’ di un cantiere di restauro, solitamente chiuso al pubblico”, spiegano gli organizzatori. “Durante tutta la campagna di restauro, diversi artisti saranno invitati ad operare direttamente sulle palizzate del cantiere per proporre al pubblico una rilettura contemporanea di Palazzo Farnese e delle opere che hanno preso parte alla sua storia”. Sarà per una volta, finalmente, un restauro partecipato e dotato del suo palinsesto culturale.

LA STORIA DI PALAZZO FARNESE A ROMA

Palazzo Farnese è uno degli esempi architettonici più straordinari del Cinquecento romano, iniziato nel 1517 da Antonio da Sangallo il Giovane, su commissione del cardinale Alessandro Farnese, il futuro papa Paolo III (1534-1549). L’edificio ha visto il susseguirsi di illustri progettisti: i lavori vennero proseguiti prima da Michelangelo (1546-1549), poi dal Vignola (1569-1573) che disegnò la facciata posteriore, e infine da Giacomo Della Porta, che concluse i lavori nel 1589. Al piano nobile, la celebre Galleria venne affrescata tra il 1597 e il 1604 da Annibale Carracci, che si avvalse della collaborazione del fratello Agostino, del Domenichino e di Giovanni Lanfranco, mentre l’attigua Sala dei Fasti Farnesiani fu decorata ad affresco da Francesco Salviati e dagli Zuccari, ben visibile da Piazza Farnese. Non meno illustri furono gli inquilini del palazzo, la cui memoria rimane rappresentata sulla facciata attraverso i simboli delle loro dinastie: i festoni, le palme e la quercia di Papa Alessandro VII Chigi; le spighe di grano della dinastia dei Vasa alla quale apparteneva Cristina di Svezia, che ha soggiornato a Palazzo; e il giglio dei Farnese. Stiamo parlando di un palazzo-villaggio. Una struttura di dimensioni considerevoli: un edificio massiccio, la corte, un giardino, terrazzi, un cavalcavia sopra Via Giulia e anche un corpo oltre a Via Giulia (i Camerini Farnesiani) e poi la visione assoluta michelangiolesca di un ponte addirittura sopra il fiume. Per collegare il Palazzo Farnese alla Villa Farnesina (oggi sede dell’Accademia dei Lincei) dall’altra parte del Tevere. Speriamo che da qui al 2025 il Comune di Roma riesca a risolvere l’annoso problema della sosta selvaggia: la straordinaria Piazza Farnese ad oggi si trasforma ogni giorno in un indegno parking abusivo. Tutto seguiterà anche al cospetto di un palazzo tutto rinnovato?

– Giulia Ronchi

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Giulia Ronchi

Giulia Ronchi

Giulia Ronchi è nata a Pesaro nel 1991. È laureata in Scienze dei Beni Culturali all’Università Cattolica di Milano e in Visual Cultures e Pratiche curatoriali presso l’Accademia di Brera. È stata tra i fondatori del gruppo curatoriale OUT44, organizzando…

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