Festival per la Terra. Torna a Venezia la rassegna ideata dall’artista Maria Rebecca Ballestra

Torna in Laguna il 3 e 4 dicembre per la sua terza edizione la rassegna su arte e ambiente, con una serie di conferenze, workshop, eventi. Ne abbiamo parlato con la sua ideatrice, l’artista ligure Maria Rebecca Ballestra

Proporre al grande pubblico possibilità di trasformazioni, riflessioni e modalità alternative per vivere in maniera sostenibile il nostro Pianeta è ancora l’obiettivo del Festival per la Terra/Festival for the Earth che torna il 3 e 4 dicembre in Laguna per la sua terza edizione, con una serie di conferenze, workshop, incontri con artisti ed eventi che si terranno in diverse località a Venezia e dintorni, con un’incursione a Padova. “Il Festival rappresenta la mia personale restituzione come artista per una trasformazione sociale volta alla costruzione di un futuro più sostenibile e più consapevole”. Sono parole della sua ideatrice Maria Rebecca Ballestra (Ventimiglia, 1974), impegnata da anni in una ricerca artistica che mette la creatività al servizio delle esigenze sociali e ambientali, prima con il progetto itinerante Journey into Fragility, incentrato sul dialogo concreto tra arte e ambiente, che ha visto l’artista ligure impegnata per due anni in un lungo viaggio che ha toccato dodici diversi luoghi della Terra; poi con il più recente Echoes of the Void: un percorso in 13 tappe dedicato all’indagine dei più grandi deserti del mondo. Ora l’ideazione e organizzazione di questo festival che, da due anni, mette intorno ad uno stesso tavolo eccellenze del mondo accademico e professionale (vincitori di premi Nobel, Pulitzer e Goldman), ma anche membri di influenti di organizzazioni internazionali per riformulare le questioni ambientali e innescare processi di trasformazione positivi nella scienza, nelle discipline umanistiche, nell’economia, nell’ecologia e nell’arte.

Festival della Terra

Festival della Terra

IL PROGRAMMA

Quest’anno, per esempio, saranno il Principe Alberto II di Monaco e Mr. Youba Sokona, Vice-presidente del Comitato intergovernativo sul cambiamento climatico (IPCC) dell’ONU a tenere i discorsi di apertura del Festival all’Università Ca’ Foscari a Venezia, istituzione che co-produce la rassegna insieme a MRB Art. “L’idea è nata a seguito dell’esperienza del mio progetto artistico Journey into Fragility (2012-2015) che all’epoca mi aveva portato in 12 diversi luoghi del mondo in quattro continenti a investigare il tema della fragilità dell’ambiente”, racconta ad Artribune Ballestra. “Una volta terminato il progetto ho realizzato di essere entrata in contatto con molte realtà pubbliche e private che sostenevano progetti pionieristici per cercare di rispondere all’urgenza dei cambiamenti climatici, come Masdar City ad Abu Dhabi, New Water a Singapore, le aree protette della Costa Rica, fino al santuario dei cetacei Parco Pelagos nel Mediterraneo. Dal desiderio di condivisione e diffusione di quei contenuti così importanti con cui ero entrata in contatto attraverso Journey into fragility è nata l’idea e il desiderio di creare il Festival for the Earth – Sustainable visions in Art and Science”. Le conferenze si divideranno tra Venezia, all’interno delle prestigiose sedi dell’Università Ca’ Foscari, dell’Ateneo Veneto, del Museo di Storia Naturale, e Padova, presso l’Orto Botanico, uno dei più antichi e suggestivi del mondo: nell’Auditorium saranno ospitate proiezioni cinematografiche e discussioni.

UNO SGUARDO MULTIDISCIPLINARE

Il Festival vuole proporre, proprio come Journey into Fragility e il mio più recente progetto artistico Echoes of the Void, una pluridisciplinarietà di sguardi e prospettive, un dialogo aperto a costruttivo tra diversi settori della società, una ‘impollinazione incrociata tra arte e scienza’”, conclude Ballestra. “Il festival è stato reso possibile da subito grazie al sostegno dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e grazie ai collaboratori ed amici che hanno creduto in un ideale ancor prima che in un evento, e poi grazie a tutti i relatori, i membri dell’advisory board e ai partner che hanno collaborato ad accrescere i contenuti e le collaborazioni”.

-Claudia Giraud

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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