A Roma le librerie potranno mettere i tavolini: spazi esterni e somministrazione anche per gli esercizi più piccoli

L’annuncio arriva dall’assessore alla Cultura di Roma Capitale, Massimiliano Smeriglio, che ha presentato le prime sperimentazioni previste entro il 2026

La vera novità non è l’arrivo delle “librerie-caffè”, che nella capitale esistono da oltre vent’anni, ma l’apertura di una possibilità finora preclusa: le librerie romane potranno richiedere OSP, ossia occupazione di suolo pubblico, per la somministrazione di alimenti e bevande, al pari di bar e caffetterie. Un cambio di passo amministrativo che permetterà anche agli esercizi più piccoli, tra i 50 e i 100 metri quadrati, di avviare un servizio accessorio di caffetteria e ampliare le attività all’esterno.

Librerie come presidi culturali di prossimità

L’annuncio arriva dall’assessore alla Cultura di Roma Capitale, Massimiliano Smeriglio, che ha presentato le prime sperimentazioni previste entro il 2026. L’obiettivo dichiarato è rafforzare il ruolo delle librerie come presidi culturali di prossimità, creando piccoli spazi urbani per lettura, incontri, presentazioni o reading all’aperto.

Permessi anche nella Città Storica e nel perimetro UNESCO

La riforma introduce un’altra novità significativa: tutte le librerie, anche quelle che non intendono offrire cibo o bevande, potranno utilizzare spazi pubblici per attività culturali e promozionali, con un’estensione dei permessi anche alla Città Storica e al perimetro UNESCO, oggi soggetti a vincoli molto restrittivi. L’ispirazione viene dai modelli diffusi in Francia, Spagna e nei Paesi nordici, dove librerie e spazi di lettura svolgono una funzione comunitaria e sociale. Tuttavia, resta però un punto critico su cui l’assessorato pone l’attenzione: evitare che le nuove regole diventino una scorciatoia per aprire dehors “mascherati”, snaturando la funzione culturale degli esercizi.

Una riorganizzazione più ampia dei servizi culturali

Così, le misure sulle librerie si inseriscono in un quadro più ampio di rinnovamento dell’offerta culturale a Roma. Entro fine mandato, preannuncia Smeriglio, saranno attive 43 biblioteche, insieme a decine di nuove aule studio, nove poli civici e il Museo delle Periferie, destinato a diventare un punto di riferimento per Tor Bella Monaca. Procedono, inoltre, 113 cantieri culturali distribuiti nei quartieri centrali e periferici, con consegna prevista entro dicembre 2026.

Caterina Angelucci

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Caterina Angelucci

Caterina Angelucci

Caterina Angelucci (Urbino, 1995) è laureata in Lettere Moderne con specializzazione magistrale in Archeologia e Storia dell’arte presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Oltre a svolgere attività di curatela indipendente in Italia e all'estero, dal 2018 lavora come…

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