Riapre il Museo della Scuola Romana di Villa Torlonia. Il riallestimento con nuove opere
C’è anche il progetto ribattezzato Collezione Roma, ideato da Cesare Zavattini e oggi di proprietà di BNL BNP Paribas, tra le novità del percorso espositivo del museo che fotografa le sperimentazioni dell’arte a Roma tra le due guerre. Inaugurazione il 16 settembre
Nel 2006, il Museo della Scuola Romana apriva al pubblico per offrire uno sguardo d’insieme sulla ricerca figurativa espressa a Roma nel periodo compreso tra la prima e la seconda guerra mondiale.

Chi sono i protagonisti della Scuola Romana
Proponendo dunque un percorso improntato alla compresenza di correnti e sperimentazioni diverse, dal Realismo magico di Antonio Donghi, Francesco Trombadori, Riccardo Francalancia, Ferruccio Ferrazzi, al lavoro dei cosiddetti pittori “tonali” degli Anni Trenta (Cagli, Capogrossi, Cavalli…), alla Scuola di Via Cavour di Mario Mafai e Antonietta Raphaël; e poi ancora il nuovo linguaggio realista elaborato a ridosso della seconda guerra mondiale da artisti come Alberto Ziveri,Fausto Pirandello, Renato Guttuso e Renzo Vespignani, o la ricerca di scultori come Pericle Fazzini,Mirko Basaldella, Leoncillo Leonardi.
Pur al cospetto di questa varietà di stili e attitudini, la definizione comune Scuola Romana trova la sua motivazione in alcuni elementi di continuità come il legame viscerale con la città di Roma e il mito dell’antico, il culto del mestiere e della sperimentazione e, soprattutto, l’insofferenza verso un’idea dell’arte come espressione di un regime.

Il Museo della Scuola Romana. Dalle origini al nuovo allestimento
Il Museo capitolino – nato con il contributo di Netta Vespignani, Miriam Mafai, Enzo Siciliano e Claudia Terenzi – ha trovato spazio, sin dalle origini, all’ultimo piano del Casino Nobile di Villa Torlonia. La raccolta si è costituita grazie alla donazione o alla concessione in comodato di un nutrito nucleo di opere in arrivo da istituzioni e collezioni private (come la collezione Ingrao Guina). E dopo quasi vent’anni di vita si appresta a presentare un nuovo allestimento, curatodalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e realizzato in collaborazione con Zètema Progetto Cultura, con il contributo dell’istituto bancario BNL BNP Paribas, che ha messo a disposizione la sua Collezione Roma per arricchire il percorso espositivo.
Per aggiornare il museo è stato necessario un periodo di chiusura che si è protratto per alcuni mesi. Alla riapertura, fissata per il prossimo 16 settembre, il Museo della Scuola Romanasi presenteràripensato secondo criteri museografici e didattici più moderni, con un allestimento articolato in nuclei tematici rappresentativi dei principali contesti creativi, e un focusspeciale su Roma, attraverso opere che offrono diversi sguardi sulla città, ne raccontano il paesaggio e i grandi cambiamenti urbani, politici e sociali.

L’arrivo della Collezione Roma al Museo della Scuola Romana
La concessione della Collezione Roma si inserisce in questo filone, dal momento che riunisce 54 opere di identico formato (20×26 cm) con vedute della Capitale realizzate tra il 1946 e il 1948 dai più importanti artisti del periodo (Afro, Mario Mafai, Filippo de Pisis, Renato Guttuso, Giorgio de Chirico, Alberto Savinio, Fausto Pirandello, Renzo Vespignani e altri). La Collezione ebbe origine grazie a un’intuizione di Cesare Zavattini, padre del Neorealismo cinematografico, che la ideò per il produttore cinematografico Ferruccio Caramelli. Dal 1983 fa parte della raccolta d’arte di BNL BNP Paribas, che conta oltre 6000 opere.
Il percorso espositivo del “nuovo” Museo della Scuola Romana
Il nuovo percorso esporrà anche opere della collezione permanente del Museo solitamente non visibili perché conservate nei depositi della Sovrintendenza. Nel complesso, i visitatori potranno apprezzareoltre 150 opere tra dipinti, sculture, disegni e stampe di artisti quali Antonietta Raphaёl, Mario Mafai, Scipione, Mirko Basaldella, Leoncillo, Renzo Vespignani, Ferruccio Ferrazzi, Fausto Pirandello, Toti Scialoja, Katy Castellucci, Carlo Levi, Alberto Ziveri, Antonio Donghi, Riccardo Francalancia, Francesco Trombadori, Gisberto Ceracchini, Carlo Socrate, Mario ed Edita Broglio, Giuseppe Capogrossi, Nino Bertoletti, Quirino Ruggeri, Roberto Melli ed Emanuele Cavalli.
Livia Montagnoli
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