Premio Tenco 2025, ovvero la musica tra memoria e attualità. Intervista al presidente 

All’indomani della 51° edizione del Premio, il presidente Onorario del Club Tenco Stefano Senardi ci ha raccontato il riconoscimento più importante per la musica d’autore che, lontano dalle logiche di mercato, quest’anno ha messo al centro la memoria come atto di responsabilità civile

Il Premio Tenco, al termine della 51° edizione si conferma come un momento essenziale per la musica italiana e internazionale in quanto principale riconoscimento dedicato canzone d’autore. A differenza del Festival di Sanremo, infatti, il Premio Tenco non è mainstream, non è televisivo; è libertà, incontro. Un’occasione di incontro e riconoscimento per artisti, critici e pubblico, al di là delle classifiche e delle logiche di Spotify. Un “presidio culturale” che detiene un’aura di autenticità e credibilità molto potente, contribuendo a mantenere ampia e variegata l’offerta musicale, anche di carattere sperimentale. 
Quest’anno il tema centrale del Premio, che si è svolto dal 23 al 25 ottobre al Teatro Ariston di Sanremo, è stato la memoria, sempre in relazione al futuro e, soprattutto, all’attualità. Per approfondire ne abbiamo parlato con Stefano Senardi, presidente Onorario del Club Tenco che ha sottolineato l’impegno sociale del Club anche in relazione all’oggi in cui sostiene la causa palestinese.  

Intervista a Stefano Senardi, presidente Onorario del Club Tenco 

La musica, la canzone, sono spesso frutto della memoria personale e collettiva. In un momento storico e politico in cui la storia viene dimenticata e l’arte andrebbe recuperata, com’è lo stato di salute della memoria musicale? 
La questione della memoria, in primis quella storica, è centrale. Un patrimonio da salvaguardare in tutti gli ambiti, anche musicale, con la preservazione dell’eredità popolare; attraverso la cooperazione di operatori del settore e istituzioni. Dal Ministero della Cultura alla scuola, sarebbe fondamentale riconoscere e valorizzare il nostro immenso patrimonio che non deve andare perduto. 

Com’è nato il focus sul valore delle radici e della storia? 
Abbiamo voluto dare peso a una componente costitutiva del Premio che da sempre celebra i grandi momenti della canzone d’autore.  

Premio Tenco 2025
Premio Tenco 2025

Il Premio Tenco 2025 si è proposto come ponte tra le culture, ci può dire di più?  
Strutturando il Premio in maniera allargata e non circoscritta alle sole serate, siamo riusciti a creare delle reali occasioni di scambio e confronto, con masterclass; dibattiti e approfondimenti.  

Come riportare la qualità nella musica in un’epoca di streaming Spotify e di mainstream?
Come Club Tenco da sempre portiamo avanti attività volte a promuovere la musica di qualità e la canzone d’autore anche nelle scuole. Stiamo lavorando, insieme a Officina Pasolini, alla costruzione di un vero e proprio osservatorio. Un anno fa abbiamo avviato questo progetto con l’obiettivo di creare una rete tra fondazioni e premi affini, in modo da dare vita a un presidio culturale sempre più forte, capace di affrontare con determinazione le problematiche che il nostro Paese ci pone. L’obiettivo è essere più incisivi anche nei confronti delle istituzioni, a cui dobbiamo iniziare a chiedere conto in modo chiaro e deciso. 

A proposito di impegno civile quest’anno ci sono state due targhe importanti: ilPremio all’Operatore Culturale a Tito Schipa Jr. e il Premio Yorum, in collaborazione con Amnesty International, alla memoria di Refaat Alareer – poeta e attivista palestinese, ucciso nel 2023 durante un attacco aereo dell’Idf nel nord di Gaza. 
Il premio a Tito Schipa Jr. era dovuto. Oltre a essere stato il primo a tradurre Bob Dylan in Italia, è l’autore di “Orfeo 9”, la prima opera rock della storia della musica mondiale. Un’opera rivoluzionaria, fondamentale nel panorama musicale. Mentre, il Premio Yorum, è un riconoscimento ideato con Amnesty, diversi anni fa, per accendere i riflettori su quelle parti del mondo in cui è impossibile esprimere dissenso, punito con il carcere o persino la morte. Ci confrontiamo con contesti drammatici in cui i musicisti si trasformano in eroi nazionali, capaci di resistere e testimoniare attraverso l’arte, anche nelle condizioni più estreme. 

stefano senardi 1 Premio Tenco 2025, ovvero la musica tra memoria e attualità. Intervista al presidente 
Stefano Senardi

Quest’anno la masterclass è stata dedicata a Lucio Dalla, poeta, cantautore, artista mai dimenticato… 
Ci siamo resi conto che un omaggio a Lucio Dalla oggi non era solo doveroso, ma necessario. Parliamo di uno dei grandi geni della musica d’autore italiana, e non solo. Siamo tutti in qualche modo in debito con lui, il cui talento è stato troppo spesso messo in ombra da aspetti superficiali legati alla sua figura. Dalla ha scritto pagine di poesia intensissima, fondamentali, che non sempre sono state valorizzate quanto meritavano e noi vogliamo rendergli giustizia. Certo non è che non sia stimato, ma siamo certi che debba ancora essere riconosciuto pienamente per ciò che è stato: un autore straordinario a cui la canzone popolare italiana dove tantissimo. 

Quale eredità lascia Tenco ai giovani artisti di oggi? 
Luigi Tenco per noi è un simbolo da tutelare e una mission da portare avanti. Il nostro Club è nato dopo la drammatica scomparsa di un artista profondamente deluso da un mondo che non lo comprendeva. Il suo suicidio è un fatto emblematico, che ha segnato la nostra storia. Per quanto mi riguarda, il nome di Luigi Tenco è diventato il nome di tutti coloro che si trovano in una condizione di fragilità e sensibilità. Per questo stiamo cercando di aprirci sempre di più alle nuove tendenze e ai giovani, capaci di proporre nuova linfa e visioni diverse. Quest’anno abbiamo lanciato una tessera dedicata agli under 25, al costo simbolico di 5 euro, per avvicinare un target essenziale per mantenere un contatto con il presente. Gli anni passano, e siamo tutti parte di una generazione che, pur avendo dato molto, rischia ora di chiudersi in sé stessa. Per un’associazione culturale come la nostra, è il momento di fare il punto e guardare con attenzione alle nuove forze: energie fresche, idee innovative che non possiamo permetterci di trascurare. 

Per concludere parliamo dell’impegno sociale, da sempre proprio del Club Tenco… 
Quest’anno abbiamo espresso il nostro supporto alla questione palestinese attraverso diverse iniziative, come la proiezione del documentario A Fidai Film di Kamal Aljsafari. Per chi si occupa di cultura, sentimenti e umanità è doveroso affrontare questa realtà, anche perché la questione è più ampia e riguarda il modo in cui sta cambiando il mondo. Noi non accettiamo la violenza, l’abuso di potere, l’ingiustizia. Crediamo nella giustizia sociale e nella libertà. E, nel nostro piccolo, faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità per tenere alta questa bandiera. 

Alessandra Luna Paparelli  

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