Chi è Wolfram Weimer il probabile nuovo Ministro della Cultura tedesco: l’uomo sbagliato nel posto sbagliato
È arrivata dopo che l’Unione Cristiano-Democratica (CDU) e quella Cristiano-Sociale (CSU) hanno formato una coalizione di governo con i Socialdemocratici la nomina di Weimer alla Cultura, voluta dal futuro cancelliere Friedrich Merz. Ma la scelta è molto criticata

È un giornalista conservatore ed editore tedesco il commissario designato dal governo federale per la cultura e i media sotto il possibile cancelliere Friedrich Merz. La sua nomina, infatti, è arrivata dopo che l’Unione Cristiano-Democratica (CDU) e quella Cristiano-Sociale (CSU) hanno formato una coalizione di governo con i Socialdemocratici. Il Bundestag dovrebbe confermare Merz come cancelliere il prossimo 6 maggio.
Chi è Wolfram Weimer
Wolfram Weimer (Gelnhausen, 1964) succederebbe così alla verde Claudia Roth, segnando una visione politica marcatamente differente. Tra gli incarichi, il nuovo (possibile) Ministro della Cultura tedesco è stato caporedattore del quotidiano Die Welt e del Berliner Morgenpost, di Focus e della rivista Cicero, da stesso lui fondata. Nel 2012, insieme alla moglie Christiane Goetz-Weimer, anche lei pubblicista ed editrice, istituisce il Weimer Media Group, che pubblica titoli come Business Punk, Pardon, The European e WirtschaftsKurier.
Le posizioni politiche di Wolfram Weimer: colonizzazione e cristianesimo
Ma perché la scelta da parte di Merz è stata così criticata? Weimer non è mai stato considerato esperto di questioni di politica culturale, tanto che il redattore della FAZ Jürgen Kaube , in occasione della nomina, dichiara che “capisce molto poco di cultura”, mentre Ulrike Knöfel scrive su Der Spiegel che “non si può nemmeno immaginare un discorso di Weimar sulla rivalutazione del colonialismo”. Infatti, negli anni Weimer è stato descritto come liberal-conservatore, conservatore o neoconservatore: tra i motivi secondo cui il continente europeo è in una fase di declino, il futuro ministro individua la decolonizzazione – in Terra sott’acqua. Un opuscolo sullo stato della nazione pubblicato nel 2012 scrive: “L’Europa non si sta più espandendo spazialmente. […] Territorialmente, le aree controllate dalle capitali europee stanno diventando sempre più piccole. […] Nel vecchio continente, questa perdita di potere non è stata nemmeno rimpianta. Le persone considerano la propria storia coloniale con rimorso morale, come un’espansione illegittima. Ancora oggi, nei programmi scolastici, […] è un lato oscuro” – e la lotta contro il cristianesimo, perché – scrive in A sinistra – due – tre – quattro… nel 2012 – il certificato di battesimo è il “biglietto d’ingresso alla cultura europea”, la “forza culturale primordiale” del vecchio continente.
Chi è Wolfram Weimer: critiche e commenti
Così, il Frankfurter Allgemeine Zeitung lo ha descritto come “l’uomo sbagliato nel posto sbagliato”, a cui si sono aggiunte alcune voci del mondo culturale tedesco come l’attore Ulrich Matthes, che lo ha definito un “ideologo“, avanzando il timore che la sua nomina possa tradursi in tagli ai finanziamenti e una politicizzazione del settore. Si esprime, invece, in modo più prudente l’artista e compositore tedesco Manos Tsangaris dell’Accademia delle Arti di Berlino, che si auspica, sotto di lui, una rinnovata valorizzazione del ruolo delle istituzioni culturali democratiche.
Caterina Angelucci
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