Muore a 82 anni Fiorella Minervino, storica dell’arte e giornalista tra le più autorevoli del mondo della cultura
Scompare la giornalista lombarda che per decenni ha raccontato l’arte sulle pagine dei principali quotidiani d’Italia. Storica e critica d’arte, è stata docente universitaria, ha curato mostre nel mondo, ha scritto numerosi libri

L’ultimo articolo, lei che da storica e critica d’arte aveva scelto di votare la sua esperienza al giornalismo culturale, Fiorella Minervino l’aveva firmato a dicembre scorso, per le pagine di Robinson, su La Repubblica. Uno scritto competente su Jean Tinguely e la mostra a lui dedicata dall’Hangar Bicocca di Milano, in occasione del centenario della nascita dello scultore svizzero, “come l’ho visto io che lo conoscevo bene”, sottolineava in un post su Facebook.
Fiorella Minervino: una vita dedicata al giornalismo culturale
Sull’inserto culturale del quotidiano del gruppo GEDI, Minervino scriveva d’arte; ma il suo interesse per l’architettura e il design lo riversava anche negli articoli pubblicati su Repubblica Design. E in passato aveva scritto per La Stampa e il Corriere della Sera (dove ricoprì per vent’anni, dal 1978 al ’98, il ruolo di Caposervizio Cultura), collaborando anche con riviste e giornali internazionali, come Le Monde.

Fiorella Minervino storica e critica d’arte: l’insegnamento e le mostre
Ma alle spalle, Minervino, milanese classe 1943, aveva anche quindici anni di insegnamento di Storia dell’Arte moderna e contemporanea all’Università di Parma, oltre alla curatela di mostre in Italia e in Cina, e alla partecipazione con ruoli scientifici nella gestione museale (fu tra i membri del Comitato Scientifico del Museo Poldi Pezzoli di Milano). Una consuetudine con i meccanismi della storia dell’arte – in cui si era dottorata all’Università Bocconi all’inizio degli Anni Settanta – che ne ha fatto una delle penne più autorevoli del settore per molti decenni (il suo nome compare anche nel Dizionario biografico delle donne lombarde).
Gli studi e i libri di Fiorella Minervino
In parallelo procedevano le sue ricerche da studiosa di una materia, quella culturale, per cui mostrava curiosità illimitata, passando dal collezionismo al costume, dall’antiquariato al design, all’architettura, alla moda. Viaggiando alla scoperta del mondo e sempre affrontando il suo lavoro con vitalità.
Particolarmente concentrata su Seraut e sulle avanguardie storiche dell’Ottocento e Novecento, ha pubblicato numerosi libri, tra cui monografie su Ingres, Degas, Gauguin, Seurat e il Puntinismo, l’Impressionismo (al centro anche di una mostra da lei curata con Vincenzo Sanfo, nel 2018, per il Palazzo della Cultura di Catania), Picasso cubista. Scompare all’età di 82 anni, dopo una lunga malattia; i funerali si terranno giovedì 27 marzo alle ore 11 nella chiesa del Carmine a Milano.
“Ciao Fiorella, giornalista appassionata e attentissima alla contemporaneità; amica sensibile e protagonista di una Milano che lentamente se ne va”, la ricorda, tra i primi a dedicarle un omaggio, il presidente di Triennale Milano, Stefano Boeri.
Livia Montagnoli
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