Artemisia Gentileschi e Angelo Morbelli guidano le aste di maggio da Pandolfini a Firenze
Tra i lotti che saranno protagonisti della doppia sessione di vendite dedicata dalla casa d'aste fiorentina ai dipinti antichi e dell'Ottocento spicca una Cleopatra della grande artista seicentesca Artemisia, insieme a Federico Zandomeneghi e Angelo Morbelli

Si terrà il prossimo 14 maggio 2025 l’appuntamento primaverile di Pandolfini dedicato ai Dipinti Antichi e ai Dipinti del Secolo XIX e articolato in una doppia sessione di vendita a Palazzo Ramirez Montalvo a Firenze che spazia dal XVI al XVIII Secolo, con opere in molti casi inedite e provenienti da prestigiose raccolte private. Tra i lotti più attesi e con le stime più alte spiccano i nomi di Artemisia Gentileschi, Federico Zandomeneghi e Angelo Morbelli, tra gli altri.








La Cleopatra di Artemisia in asta da Pandolfini
Seguendo un filo cronologico attraverso i cataloghi approntati da Pandolfini per questa sessione di primavera per rintracciare i lotti di maggior rilievo spiccano, nella sezione da 57 lotti dei Dipinti Antichi, una rara Madonna dell’Umiltà di Jacobello del Fiore (stima €25.000-35.000), il più importante pittore attivo a Venezia nei primi decenni del Quattrocento, prima dell’avvento di Jacopo Bellini, e un trittico ad ante mobili raffigurante la Crocifissione e l’Annunciazione, eseguito da un raffinato artista fiammingo attivo all’inizio del Cinquecento (stima €20.000-30.000).
Mentre arriva poi sulla scena il Seicento con l’enorme figura di Artemisia Gentileschi, qui rappresentata, al lotto 20, da una Cleopatra con stime di €130.000-150.000. Realizzato probabilmente “intorno agli ultimissimi anni del terzo decennio o principio del quarto decennio del Seicento”, come suggerito in catalogo, il dipinto incarna un corredo valoriale e simbolico di forza e indipendenza femminile che certo risuonava in modo particolarmente intenso e significativo per l’artista, che tornò infatti più volte sull’iconografia della regina d’Egitto.

La pittura del Seicento nei cataloghi di Pandolfini a Firenze
Appartengono alla pittura religiosa e devozionale il Martirio di San Biagio del Maestro di Fontanarosa, con stime di €30.000-50.000, e, con gli stessi valori preasta, un inedito San Giovanni Battista, immerso in un paesaggio fluviale, di Filippo Tarchiani, protagonista del panorama pittorico del primo Seicento fiorentino. Si torna, invece, a temi più terreni con i Giocatori di carte in un interno dello Pseudo Salini (stima €30.000-50.000) e le due scene allegoriche dipinte da Francesco Corneliani (stima €40.000-60.000).

Zandomeneghi e Morbelli. I protagonisti dell’Ottocento in asta da Pandolfini
Spostandosi, poi, nella seconda sessione della giornata del 14 maggio, guida il catalogo di 42 lotti dedicato ai Dipinti del Secolo XIX Angelo Morbelli con un paesaggio montano inedito da decenni, per il pubblico e per il mercato: Pinetina di Santa Caterina del 1913. Presentato nello stesso anno alla Società Promotrice delle Belle Arti di Torino e, nel 1914, alla Società delle Belle Arti ed Esposizione Permanente di Milano, questo “splendido esempio del divisionismo maturo di Morbelli”, si legge in catalogo, “non risulta essere mai più esposto in pubblico dopo la mostra della Permanente; credibile, quindi, che sia entrato in collezione privata proprio in quell’occasione”. Torna dunque solo ora visibile e arriva in asta con stime di €100.000-120.000.
Tra gli altri protagonisti si attende l’interesse di collezionisti e appassionati per i tre dipinti di Federico Zandomeneghi L’Attente (stima €85.000-100.000), Buste de femme drapée de velours (stima €60.000-80.000) e Pivonies blanches (stima €18.000-25.000), nonché per Circo equestre di Beppe Ciardi (stima €60.000-80.000) e per l’opera di Giovanni Boldini Natura morta con due fagiani (stima €80.000-100.000).
Cristina Masturzo
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati