Christie’s festeggia il 65mo anniversario di aste in Italia. Intervista a Elena Zaccarelli

In anteprima nell'intervista alla specialist Elena Zaccarelli tutte le novità da Christie's, che celebra l'occasione con due sessioni di grandi maestri e collezioni cross-category

Il 2023 segna il 65mo anniversario dalla prima asta tenuta da Christie’s in Italia e per festeggiare la casa inglese ha previsto a Milano due sessioni di incanti online, con mostre a Milano a Palazzo Clerici dal 24 al 27 maggio e anticipazioni a Roma il 9 e 10 maggio all’Hotel de Russie. Parte il 17 maggio e prosegue fino al 31 la 20th/21st Century: Milan Online Sale di Christie’s, con i grandi nomi del Novecento, da Boetti e Fontana a Piero Manzoni e Mario Schifano, insieme a Sam Francis e Andy Warhol, e qualche affondo sugli artisti emergenti più richiesti dal mercato. Ma non è tutto, perché l’altra protagonista sarà la vendita Centuries of Beauty – A Refined Private Collection, sempre online, dal 24 maggio al 7 giugno: circa 120 lotti in arrivo da una prestigiosa collezione privata italiana cross-category, in un viaggio nella storia dell’arte dagli Old Master al XXI secolo, passando per la ceramica e il design. Ci siamo fatti raccontare tutto da Elena Zaccarelli, Senior Specialist e Head of Sale di Milano per Post-War & Contemporary Art.

 Lucio Fontana, Concetto spaziale, Natura, 1967. Courtesy Christie's Images Ltd.


Lucio Fontana, Concetto spaziale, Natura, 1967. Courtesy Christie’s Images Ltd.

LE SESSIONI DI INCANTI DI CHRISTIE’S NELLE PAROLE DELLA SPECIALIST ELENA ZACCARELLI

Tempo di festeggiamenti per Christie’s che torna ora a Milano con due sessioni online, una strada consolidata per voi in virtù di diversi punti di forza, giusto? Tra cui partecipazione internazionale e flessibilità.
Sì, a cominciare dal fatto che le aste online aumentano la possibilità temporale di partecipare: non è più necessario essere pronti a un determinato giorno e ora, ma si ha una finestra di 15 giorni che permette a tutti di trovare il tempo, senza barriere di fuso orario o linguistiche. Un dato che fa riflettere è proprio la partecipazione internazionale: gli acquirenti nel 2022 provenivano da 44 Paesi contro i 13 del 2018, quando facevamo ancora aste live.

Ci sono anche altre esigenze che possono trovare maggiore soddisfazione con lo strumento delle aste online?
Il processo di iscrizione all’asta è molto autonomo e “discreto”: alcuni clienti apprezzano di più gestire la propria partecipazione senza doversi interfacciare con lo specialista, e procedono in autonomia. Anche clienti più tradizionali che in un primo momento si sono mostrati scettici verso le aste dopo il Covid si sono appassionati a questo modo di acquistare in asta!

Alighiero Boetti, Svelare e rivelare, 1992. Courtesy Christie's Images Ltd.

Alighiero Boetti, Svelare e rivelare, 1992. Courtesy Christie’s Images Ltd.

C’è poi una questione di ricambio generazionale, con la capacità e necessità per gli operatori del mercato di intercettare nuovi collezionisti?
Sì, le aste online ci avvicinano anche al pubblico più giovane: il 20% degli acquirenti e offerenti nel 2022 sono stati Millennial, rispetto al 7% del 2018. Clienti con un potenziale di spesa ancora da sviluppare, che si interessano all’acquisto presso la casa d’asta (per le garanzie che essa fornisce su competenza e serietà), ma preferiscono iniziare con un lotto di valore contenuto. Per questo nelle aste milanesi si trovano lotti offerti “no reserve”, senza prezzo di riserva cioè, e con partenza a 100€, fino ai grandi maestri del Ventesimo e Ventunesimo secolo con rilevanza e prezzi internazionali.

La Brexit ha spostato il baricentro del mercato dell’arte europeo, con un nuovo ruolo centrale per Parigi. Questo influisce anche sulle vostre programmazioni?
Il nostro progetto è quello di creare un fil rouge che valorizzi l’arte italiana presentandola nelle nostre sedi principali: penso ad esempio ai grandi lotti italiani dell’asta americana dedicata alla collezione Fineberg, che sarà venduta a New York il 17-18 maggio, o alla nostra selezione milanese online, per poi concludere con il nostro appuntamento Thinking Italian che anche quest’anno si terrà, dopo l’ottimo esordio dello scorso anno, a Parigi in ottobre, in concomitanza con la fiera Paris Plus e all’interno dell’asta Avant Garde.

Marino Marini, Piccolo guerriero, 1959. Courtesy Christie's Images Ltd.

Marino Marini, Piccolo guerriero, 1959. Courtesy Christie’s Images Ltd.

A conferma di un interesse costante per l’arte italiana da parte dei collezionisti internazionali.
L’arte italiana è molto apprezzata a livello internazionale, dai grandi collezionisti americani ai nuovi collezionisti orientali, passando per lo zoccolo duro europeo: è sempre anche comprata dagli italiani, che spesso approfittano degli appuntamenti internazionali per andare con amici a vedere esposizioni e fiere!

E però, lo dicevamo in apertura, succede anche il rovescio, con le partecipazioni internazionali alle sessioni italiane?
Sì, allo stesso modo negli ultimi anni abbiamo registrato nelle aste italiane una crescente partecipazione di grandi collezionisti d’arte internazionali, che si danno battaglia per i lotti delle aste milanesi, contraddistinti da una grande qualità su tutti i livelli di prezzo. Insomma, un mercato dell’arte vivo e attivo da ovest a est, dai nuovi collezionisti a quelli già affermati.

Cristina Masturzo

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Cristina Masturzo

Cristina Masturzo

Cristina Masturzo è storica e critica d’arte, esperta di mercato dell’arte contemporanea, art writer e docente. Dal 2017 insegna Economia e Mercato dell'Arte e Comunicazione e Valorizzazione delle Collezioni al Master in Contemporary Art Markets di NABA, Nuova Accademia di…

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