Frieze London 2021. 9 stand da vedere nella fiera che riparte
Non sarà spettacolare come riesce ad essere quest'anno Frieze Masters, ma questa edizione di ripresa di Frieze London è piena di spunti di interesse. Suggerimenti sugli stand da vedere se riuscite a passare a Londra
Se a Frieze Masters si gioca coi carichi pesanti, Frieze London appare nella classica visita abbinata lo stesso giorno (diversa può essere la sensazione nei visitatori che suddividano i passaggi in due giorni diversi) molto più fragile, a tratti più prudente. Pesi massimi come Zwirner (però ha un cabinet di opere nuove di Michael Borremans, tutte vendute il primo giorno!), Ropac o Hauser&Wirth sono arrivate piuttosto prudenti, con stand ben comprensibili, ben vendibili. Lasciando appunto i fuochi d’artificio alla fiera Masters dall’altra parte del Regent’s Park. L’inaugurazione è stata piuttosto pre-Covid style. Non solo perché ormai nel Regno Unito le mascherine sono davvero un optional (se le mettono solo gli italiani, riscopertisi con questa pandemia un popolo rigorosamente ligio alle regole, chi l’avrebbe mai detto!?), ma anche perché la gente non mancava. Non la folla dei tempi d’oro, ovvio, ma un buon afflusso e un’alta qualità di visitatori. In compenso tra check, verifiche, green pass e braccialetti identificativi, tutto ha funzionato con poche code e intoppi. Da segnalare quest’anno un livello davvero alto nella sezione “Focus” dedicata a piccoli progetti indipendenti e a gallerie emergenti. Piena di cose interessanti con menzione particolare alle gallerie austriache. Altra tendenza forse post-Corona o forse già in atto? Stanno scomparendo (purtroppo per noi, o per fortuna per noi, chissà…) le sezione sull’editoria d’arte. A Frieze ci saranno sì e no quattro o cinque stand tristi e mesti di riviste. Da tener d’occhio la cosa. Nel frattempo abbiamo tenuto d’occhio tutta la fiera e abbiamo provato a tirar giù 9 stand che vi suggeriamo di andare a vedere se riuscite ad essere a Londra per questo week end. Non sono come d’abitudine in ordine di importanza ma in ordine casuale.
CARL FREEDMAN
EIGEN+ART
TIMOTY TAYLOR
JAMES COHAN
LORCAN O’NEILL
THE MODERN INSTITUTE
GAGOSIAN
SADIE COLES HQ
TANJA WAGNER
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