I migliori 8 stand di ARCOmadrid 2019

ARCOmadrid è stata quest'anno una fiera super istituzionale, super classica, super established e anche molto commerciale. Ma questo non si deve intendere in maniera negativa. Ecco gli stand che ci sono piaciuti di più a Madrid

ARCOmadrid 2019

ARCOmadrid 2019

Sempre più robusta, sempre più istituzionale, sempre più establish e sempre più . commerciale. Per certi versi possono sembrare difetti ma non lo sono, anzi. Dopo alcuni anni di appannamento ARCOmadrid è tornata nei panni di manifestazione culturale e di mercato dalle spalle larghissime.

ARCO MADRID FIERA CLASSICA

Santiago Sierra - Eugenio Merino, Ninot. ARCOmadrid 2019

Santiago Sierra – Eugenio Merino, Ninot. ARCOmadrid 2019

Certo non è il luogo dove trovare sperimentazioni e chissà quali rischi (perfino la sezione “Opening” dedicata alle gallerie emergenti, è stata in qualche modo normalizzata e inserita nel percorso in maniera più canonica), tuttavia bisogna anche considerare al ruolo che Arco assolve in Spagna: è l’evento artistico per eccellenza. La Spagna non ha Biennali di Venezia, Settimane della Moda o Saloni del Mobile e Arco è dunque il momento per antonomasia dove la cultura creativa e visiva va in scena. Il fatto che venga il Re in persona ad inaugurarla, la dice lunga.

IL PERÙ PROTAGONISTA

ARCOmadrid 2019

ARCOmadrid 2019

Quest’anno, tra le molte cose che hanno funzionato a dovere, c’è stata la partecipazione nazionale. Questa è una storica caratteristica di Arco che ogni anno focalizza la sua attenzione su un paese dedicandogli spazio in fiera, eventi collaterali, mostre fuori. Il Perù in questo 2019 si è visto e si è sentito parecchio, sotto tutti i punti di vista. Davvero un focus riuscito sui vari livelli.

LE MIGLIORI GALLERIE

Emiliano Maggi e Eva Juszkiewicz - ARCOmadrid 2019

Emiliano Maggi e Eva Juszkiewicz – ARCOmadrid 2019

Tornando alla fiera in senso stretto vediamo una rapida lista delle gallerie che ci hanno particolarmente convinto quest’anno.

HELGA DE ALVEAR

Lo stand di Helga de Alvear ad Arcomadrid 2019

Lo stand di Helga de Alvear ad Arcomadrid 2019

Una strepitosa personale di Julian Rosenfeldt. Le fotografie prese dal film Manifesto (è in mostra in questi giorni anche al Palazzo delle Esposizioni di Roma) con una Cate Blanchett in tutte le fogge possibili e i cavalli bardati con gualdrappe recanti i passi della Costituzione Italiana, anche lei pensata come un ‘manifesto’ della democrazia e come un antidoto ai nuovi populismi e sovranismi. E poi un altro film nella grande parete di fondo. Stand nel quale passare mezza giornata.

VAN DOREN WAXTER

Lo stand di Van Doren Waxter ad Arcomadrid 2019

Lo stand di Van Doren Waxter ad Arcomadrid 2019

Stand d’angolo particolarmente ben impostato: divertente, mosso, elegante, curioso. Due palchi per sculture con le ceramiche colorate di Brian Rochefort in un caso e i bronzi di Sarah Peters dall’altro. La parete è di due colori e vi galleggiano a mezz’altezza lavori di Marsha Cottrel e Jeronimo Elespe.

MONITOR

Lo stand di Monitor ad Arcomadrid 2019

Lo stand di Monitor ad Arcomadrid 2019

Anima italiana e portoghese assieme per la galleria che ha sede sia a Roma che a Lisbona. C’è Nicola Samorì alle pareti (non solo tele, anche oli su onice: affascinantissimi, ne trovate uno nel nostro Instagram nel dettaglio) e al centro Sérgio Carronha con lavori di marmo e cemento.

VERA CORTES

Lo stand di Vera Cortes ad Arcomadrid 2019

Lo stand di Vera Cortes ad Arcomadrid 2019

Vasti spazi all’insegna soprattutto delle sculture. Quelle in ferro di José Pedro Croft, quelle in cemento (con piante) di Céline Condorelli, quelle più effimere di Gonçalo Barreiros. Poi ci sono anche João Louro e la più giovane Joana Escoval. La forza di una galleria portoghese che si presenta praticamente con soli artisti portoghesi. Per noi italiani è quasi impensabile…

THE RYDER

Lo stand di Vera Cortes ad Arcomadrid 2019

Lo stand di Vera Cortes ad Arcomadrid 2019

Siamo nella sezione Opening e qui troviamo un bel progetto di Andrea Galvani. Da una parte le sue opere principali prese dai vari progetti, dall’altra una performance ongoing durante tutta la fiera con una vera e propria comunità scientifica di giovani ricercatori impegnata a disegnare formule e esperiementi su una parete. Un progetto molto legato all’altro grande progetto che Galvani ha in fiera: lo stand della Audemars Piguet, grande azienda di cui l’artista italiano ha vinto quest’anno il premio.

LUIS ADELANTADO

Lo stand di Luis Adelantado

Lo stand di Luis Adelantado

Due grandi sculture in legno di sicuro impatto firmate da Jorge Peris e i nuovi quadri di Rubén Guerrero oltre che i lavori di Darío Villalba messi come in una mini personale. Niente male le opere a parete di Irma Àlvarez-Laviads.

THOMAS SCHULTE

Lo stand di Thomas Schulte a Arcomadrid 2019

Lo stand di Thomas Schulte a Arcomadrid 2019

Grande spazio arioso, pavimento bianco, illuminazione potente. Sotto i fari bianch le scintillanti sculture di Angela de la Cruz e i quadri in vinile di Juan Uslé. Vibrante.

JOCELYN WOLF

Lo stand di Jocelyn Wolf

Lo stand di Jocelyn Wolf

Proposta molto varia e volutamente caotica quella del gallerista francese che ci ha comunque già abituato a tutto ciò. Ci sono disegni, pittura, sculture, installazioni. Tra i vari artisti Santiago De Paoli, Christoph Weber, Hans Schabus, Francisco Tropa, Diego Bianchi e un grande inquietante olio di Miriam Chan.

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Redazione

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