Art Cologne 2018: inaugura in Germania la fiera internazionale. Ecco tutte le novità

Vernissage oggi per la 52sima edizione di Art Cologne, in corso in Germania fino al 22 aprile, esattamente in contemporanea con Art Brussels

La più antica e longeva tra le fiere d’arte, fondata dai galleristi Hein Stünke e Rudolph Zwirner nel 1967, dopo aver perso un po’ di smalto nello scacchiere e nel calendario degli eventi fieristici sempre più competitivo, complesso e fitto, appare oggi in forte rilancio grazie alla salda direzione, ormai decennale, dell’americano Daniel Hug. Art Cologne si presenta all’appuntamento di quest’anno con un format rivitalizzato e attento all’innovazione. La fiera sembra allora trarre la propria forza da una storia lunga oltre mezzo secolo e insieme da un fiducioso slancio verso la contemporaneità, con un mix ben bilanciato di gallerie storiche ed emergenti, che possono fare affidamento su una base solida di collezionisti tra Germania e Benelux, oltre che su un buon network di istituzioni e curatori. Protagonisti alla Koelnmesse quest’anno 210 espositori di prestigio internazionale provenienti da 33 Paesi. Divisi nelle sezioni Modern and Post-War, Contemporary, Neumarkt, Collaborations, i dealer del 2018 presentano opere di più di 2.000 artisti, offrendo una vasta scelta in termini di artisti rappresentati e segmenti di prezzo.

Art Cologne 2018,Stand: Galerie Nagel Draxlor, Halle 11.2 © Koelnmesse

Art Cologne 2018,Stand: Galerie Nagel Draxlor, Halle 11.2 © Koelnmesse

GRANDI NOMI

Tra i grandi nomi delle Galleries per Modern e Contemporary spiccano operatori del calibro di Karsten Greve, Hauser & Wirth, Thaddeus Ropac, David Zwirner, così come Larry Gagosian, alla sua seconda presenza a Colonia. Confermate quest’anno anche Lisson Gallery, Esther Schipper, Galerie Lelong, mentre debuttano in Renania Kamel Mennour, Barbara Wien e Clearing, con opere di qualità eccelsa e di sicura attrattività. La ricerca più cutting-edge e le gallerie emergenti trovano il proprio ‘posto al sole’ nella sezione Neumarkt (26 gallerie tra cui Alma da Rigo, la parigina Crèvecoeur e Gisela Clement da Bonn), mentre Collaborations permette di incontrare 22 progetti nati dalla collaborazione tra 36 espositori come Isabella Bortolozzi, Daniel Marzona, entrambi i Mazzoli (padre e figlio), Fons Welters, Barbara Wien, Galerie Michael Janssen e l’italiana A+B Contemporary Art.

Art Cologne 2018,Stand: Galerie Giesela Capitain, Halle 11.2 © Koelnmesse

Art Cologne 2018,Stand: Galerie Giesela Capitain, Halle 11.2 © Koelnmesse

I GIOVANI ARTISTI

Sono 21 invece i giovani artisti attentamente selezionati dalla commissione di New Positions, il programma di sponsorship condivisa avviato dal 1980, grazie al sostegno economico federale, oltre che della Bundesverband Deutscher Galerien und Kunsthändler (associazione tedesca delle gallerie e art dealers) e della stessa Koelnmesse. I solo show di quest’anno saranno ospitati in stand dedicati da Galerie Eigen + Art (Berlin/Leipzig), Barbara Gross (Munich), Mikael Andersen (Copenhagen), Eleni Koroneou Gallery (Athens), Filomena Soares (Lisbon), tra gli altri. Per la partecipazione italiana ad Art Cologne, il 2018 segna il più alto numero di adesioni: 6 le gallerie italiane presenti, che diventano 8 a voler includere anche Mario Mazzoli e Supportico Lopez, entrambe Berlin-based ma con fondatori italianissimi. Il drappello italiano presidia il Modern e Post War con Kanalidarte (Brescia) e Lorenzelli Arte (Milano) e il Contemporary con Giò Marconi (Milano), Emilio Mazzoli (Modena) e Mario Mazzoli (Berlin), Giorgio Persano (Torino). Partecipa a Collaborations la bresciana A+B Contemporary Art, mentre Supportico Lopez, fondata a Napoli e berlinese dal 2008, è tra le proposte di Neumarkt.

IL PROGRAMMA CINEMATOGRAFICO

A completare l’offerta di questi concitati giorni di fiera, Film Cologne, il focus sull’immagine in movimento che ha preso avvio nel 2014 e quest’anno dedicato agli artisti del Sudest asiatico.  Mentre da non perdere in città sono di certo The Kölnshow – Networks of Avant-garde Galleries in the Nineties, allo ZADIK (Zentralarchiv für deutsche und internationale Kunstmarktforschung), e Comeback, con gli highlight dalla collezione della Landesbank Baden-Württemberg, con i grandi protagonisti scena artistica tedesca degli anni ’80 e ’90.

– Cristina Masturzo

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Cristina Masturzo

Cristina Masturzo

Cristina Masturzo è storica e critica d’arte, esperta di mercato dell’arte contemporanea, art writer e docente. Dal 2017 insegna Economia e Mercato dell'Arte e Comunicazione e Valorizzazione delle Collezioni al Master in Contemporary Art Markets di NABA, Nuova Accademia di…

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