Arte e didattica con Artoo: nasce un’app dedicata ai bambini, tutta italiana

Un’app dedicata alla scoperta del mondo dell’arte: è questo l’intento di Artoo, un progetto pensato e realizzato dalla cooperativa Alchemilla

L’attenzione alla didattica museale sta diventando un argomento prioritario e l’Italia è stato un paese pioniere in questo campo. Già nel 1977, infatti, Bruno Munari organizzava alla Pinacoteca di Brera il suo primo laboratorio. Riteneva che non bisognasse dire al bambino “cosa fare” ma guidarlo nella sperimentazione, nel lavoro della creazione. “Capire che cos’è l’arte è una preoccupazione (inutile) dell’adulto. Capire come si fa a farla è invece un interesse autentico del bambino” diceva Munari.

LA DIDATTICA NEL MONDO

Oggi grandi sperimentatori in questo campo sono i musei americani come il MoMa di New York che, con la creazione di app specifiche o di testi illustrati, raccontano la storia di grandi artisti come per esempio dell’eccentrica Yayoi Kusama o dell’archistar Zaha Hadid, presentandosi così come modelli internazionali.
Tanto sta facendo anche l’Italia, al Maxxi, ad esempio, con i suoi programmi di alternanza scuola lavoro, che cercano di sensibilizzare i giovani all’arte; interessanti sono anche le iniziative di Palazzo Pitti o del Mart di Rovereto. Recentemente abbiamo intervistato Marco Peri storico dell’arte che si occupa principalmente di didattica museale e che punta a creare nuovi approcci tra pubblico e collezione.

ARTOO LA DIDATTICA A PORTATA DI APP: UN’ESPERIENZA TUTTA ITALIANA

Sulla linea degli esperimenti condotti dal Guggenheim o dal MoMa, nel frattempo, nasce un’app tutta italiana per i più piccoli. Si chiama Artoo ed è pensata e realizzata da Alchemilla, una cooperativa di Gallarate, in provincia di Varese, che si occupa di pedagogia, formazione di operatori e di didattica.
Abbiamo parlato con Alberto Ostini che ci ha raccontato “la nostra attività di didattica da anni ci porta nelle scuole ad organizzare laboratori con i più piccoli. Abbiano notato come molte delle loro considerazioni sull’arte contemporanea non siano così differenti da quelle dei grandi critici, quello che cambia è il linguaggio” e continua “è proprio partendo dalla nostra esperienza che abbiamo deciso di pensare ad un’applicazione che potesse coinvolgere i bambini e perché no anche i loro genitori. La app Artoo ha lo scopo di far interagire con l’arte con un approccio giocoso.”

UNA NOTTE AL MUSEO

Per rendere l’app più accessibile ai bambini è stata ideata una storia con protagonista un piccolo orsetto, Artoo, che vive nella soffitta di un museo ed è un grande amante dell’arte.
Purtroppo è molto timido e non scende mai a guardare i quadri se non di notte, nell’oscurità più totale e in completa solitudine. Ma ha un segreto: durante il giorno ascolta le voci squillanti di tanti piccoli bambini che guardano e ammirano i grandi quadri di Kandinskij, così particolari con i loro colori e le figure astratte. Cattura così i loro pensieri e li conserva in barattoli di marmellata, il suo cibo preferito. Artoo ha anche un amico, il direttore del museo a cui fa scoprire il grande potenziale dei bimbi.
Alberto Ostini aggiunge “con Artoo i bambini possono interagire con le opere d’arte, intanto con quelle di Kandinskij, e registrare le loro voci mentre commentano le opere. Con il consenso dei genitori possono condividere i loro pensieri con tutti gli altri piccoli che utilizzano la app. Inoltre verrà anche fornita una spiegazione dei quadri dal direttore del museo amico del nostro orsetto timidone”. L’applicazione è già scaricabile. La trovate nei maggiori store.

– Valentina Poli

https://artoobear.com

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Valentina Poli

Valentina Poli

Nata a Venezia, laureata in Conservazione e Gestione dei Beni e delle Attività Culturali presso l'Università Ca' Foscari di Venezia, ha frequentato il Master of Art presso la LUISS a Roma. Da sempre amante dell'arte ha maturato più esperienze nel…

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