La Sapienza dell’arte contemporanea. Il caso MLAC

In Italia è una realtà pressoché inesistente, quella dei musei universitari, al contrario di quanto avviene - caso esemplare - negli atenei statunitensi. Ma esistono le eccezioni, e certo non dell’ultim’ora: parliamo - anzi parlano loro stessi, come da tradizione del nostro Focus - del Museo Laboratorio d’Arte Contemporanea, che afferisce alla Sapienza di Roma.

Ospitato all’interno del Palazzo del Rettorato e organicamente inserito all’interno del progetto culturale espresso dal Polo Museale Sapienza (che al suo interno ospita una ventina di musei e raccolte, da quello di antropologia fondato nel 1884 da Giuseppe Sergi all’Orto botanico, esteso per circa 120mila mq), il MLAC – Museo Laboratorio d’Arte Contemporanea si presenta come uno spazio strutturalmente destinato al confronto, alla sperimentazione e al dibattito pubblico; si tratta cioè di un luogo aperto alla discussione e alla problematizzazione di pratiche, realtà, esperienze e modelli culturali eterogenei. Di qui il carattere eminentemente laboratoriale del MLAC e, insieme, la sua vocazione multidisciplinare.
A testimoniarlo è la capacità che un tale museo ha di presentarsi come una sorta di “micro-territorio relazionale”, tenendo insieme in modo innovativo attività generalmente separate o, addirittura, considerate antagoniste: quella più propriamente orientata alla ricerca scientifica e storico-critica, quella didattica e di alta formazione, e infine quella più specificamente artistico-culturale, di carattere sia creativo che espositivo.
Ideato, progettato e realizzato nel 1985 da Simonetta Lux, alla luce di una sua precisa (ma flessibile) teoria della ricerca e della didattica – e con l’obiettivo di affermare, innanzitutto, la necessità di un rapporto con l’artista e con l’opera d’arte -, il MLAC è attualmente diretto da Giuseppe Di Giacomo, ordinario di Estetica presso la Sapienza Università di Roma, ed è espressione di tre diverse aree disciplinari: Filosofia, Storia dell’Arte, Letteratura italiana.

Simonetta Lux

Simonetta Lux

Negli ultimi anni (e fino al 2012), prima sotto la direzione della professoressa Lux e poi sotto la direzione della professoressa Marta Fattori, il MLAC è stato il soggetto promotore e la sede di un master di II livello in “Curatore d’arte contemporanea”. Nel corso degli anni, il master ha posto al centro della sua attività didattica, articolata in moduli, i seguenti ambiti scientifico-disciplinari: storico-metodologico e curatela; economia, management e progettazione dell’evento; tecnologie multimediali per la comunicazione dell’evento; stage e laboratori.
Più in generale, al di là delle attività didattiche, il MLAC è sempre stato, e continua a essere, la struttura proponente e la sede di attività di tirocinio rivolte agli studenti iscritti ai corsi di laurea sia triennale che magistrale della Facoltà di Lettere e Filosofia della Sapienza Università di Roma, Facoltà alla quale il MLAC stesso direttamente afferiva, prima che la struttura universitaria di appartenenza diventasse – come attualmente è – il Polo Museale Sapienza. Si tratta di attività di natura estremamente eterogenea, connesse non soltanto alle iniziative del MLAC di carattere più specificamente espositivo, ma anche alla dimensione laboratoriale del museo stesso.
Si è giunti negli anni a livelli di apertura sempre maggiore verso il grande pubblico, grazie a una partecipazione attiva, in sinergia con alcune importanti istituzioni extra-universitarie: dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna all’Auditorium-Fondazione Musica per Roma, dal Teatro Argentina all’Accademia di Belle Arti di Roma.


MLAC FRA TEATRO E FILOSOFIA
Siamo particolarmente orgogliosi dei risultati conseguiti nel corso degli ultimi anni, da quando cioè il MLAC ha deciso di aprirsi verso le più influenti realtà culturali romane per proporre iniziative che oltrepassassero l’idea del Museo Laboratorio come mero “spazio espositivo”. Per questa ragione si è data vita a un’intensa sinergia con altre istituzioni, per organizzare seminari, conferenze e laboratori, in grado di indagare tutto il complesso orizzonte delle varie modalità espressive, dalla musica alla letteratura, dalle arti visive (nella loro molteplicità) al teatro.
Tra le tante attività promosse e organizzate dal MLAC, senza ombra di dubbio spicca il ciclo di conferenze dedicato interamente all’Amleto di William Shakespeare, dal titolo Voci sull’Amleto,che si è svolto dal 3 al 9 dicembre 2013 presso il Teatro Argentina di Roma. Una iniziativa congiunta del Teatro di Roma, diretto da Gabriele Lavia (che si è prestato a una memorabile lettura integrale di ben cinque ore ininterrotte del capolavoro shakespeariano, in chiusura dell’iniziativa), e dal MLAC, nell’ottica di una collaborazione sempre più intensa e produttiva tra le due istituzioni. Molti gli ospiti illustri che hanno partecipato: anglisti, filosofi, esperti e storici di teatro di indubbio spessore, a conferma dello spirito interdisciplinare del MLAC.
Sempre nel 2013 è iniziata la rassegna Arte e filosofia del ‘900. Il progetto, nato da una collaborazione fra la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e il nostro museo, ha voluto affrontare, attraverso un confronto interdisciplinare, i temi cruciali che hanno caratterizzato l’arte e la filosofia del Novecento. Sono stati invitati filosofi e storici dell’arte, che, a seconda del proprio punto di vista, hanno messo in evidenza come la riflessione estetica abbia saputo far luce su aspetti controversi, novità e salienze della sperimentazione artistica e come i grandi artisti abbiano anticipato idee e problemi della filosofia contemporanea. Il lavoro degli artisti e le interpretazioni dei filosofi sono stati oggetto di un dibattito teso a rafforzare la continuità ideale fra l’azione degli uni e la riflessione degli altri. Le conferenze si sono svolte, con cadenza pressoché settimanale, sia negli spazi museali del MLAC, sia all’interno della GNAM.

Giuseppe Di Giacomo

Giuseppe Di Giacomo

L’ARTE OLTRE GLI ISMI
La programmazione dei prossimi mesi è quanto mai intensa, forti dell’ottima risposta di pubblico registrata nel corso delle recenti iniziative. Innanzitutto il ciclo Arte e filosofia del ‘900 proseguirà per tutto il 2014 con uno o due appuntamenti mensili che si terranno di volta in volta nella Sala del Mito della Galleria Nazionale d’Arte Moderna o negli spazi espositivi del Museo Laboratorio, in contemporanea con l’allestimento di mostre e rendendo l’ambiente quanto mai suggestivo.
Anche per il 2014, i personaggi coinvolti sono particolarmente rilevanti: d’altronde, siamo sempre più convinti della linea intrapresa nel corso degli ultimi tempi, tanto che il MLAC insisterà anche in futuro nello stabilire rapporti e intese con alcune tra le maggiori istituzioni culturali e museali della Capitale.
Di notevole significato è l’accordo stabilito con l’Auditorium Parco della Musica, a proposito della realizzazione di un ciclo di lezioni che verteranno sulla cultura degli ultimi trent’anni, cercando di mettere a fuoco questo passaggio sotto il profilo estetico, filosofico, letterario, artistico, musicale, architettonico e teatrale. Il ciclo prevede la partecipazione di letterati, musicisti, artisti di livello nazionale e internazionale, e si terrà presso gli spazi del MLAC. Teniamo particolarmente a questa iniziativa dedicata all’ultimo trentennio: a partire dagli Anni Ottanta, la cultura ha presentato momenti di forte rottura rispetto anche al più recente passato; una rottura che si è caratterizzata soprattutto per la perdita di ogni tipo di paradigma e di modello in grado di garantire l’identità stessa della produzione culturale nei vari periodi storici.
Così, nell’ambito delle arti cosiddette “figurative”, se lungo il Novecento si sono succeduti una serie di “ismi” che, in qualche modo, permettevano di identificare e definire vari tipi di produzione artistica, grosso modo fino agli Anni Settanta – Astrattismo, Cubismo, Dadaismo, Simbolismo, Futurismo, Informale, Surrealismo, Pop-Art, Monocromo, Minimalismo -, dagli Anni Ottanta in poi si assiste a una co-presenza o a un succedersi accelerato di tutte queste manifestazioni.
Questa serie di lezioni vuole essere una possibilità per comprendere meglio tale passaggio epocale, per fare luce anche sul presente e sulle più recenti produzioni culturali e artistiche. I contributi dei vari partecipanti verranno raccolti all’interno di numeri monografici delle riviste più significative del settore estetico-filosofico (Studi di Estetica, Rivista di Estetica).

MLAC

www.luxflux.net/mlac

Articolo pubblicato su Artribune Magazine #19

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MLAC

MLAC

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