Gallerie d’arte green. La big Hauser&Wirth nomina un Responsabile della sostenibilità ambientale

La nota galleria d’arte con sedi in tutto il mondo declinerà la sua intera attività in chiave ecosostenibile. E per farlo assumerà una figura professionale apposita, con il compito di “misurare” quanto la galleria impatti sull’ambiente

Ormai da oltre un anno la pandemia ha costretto gli abitanti di tutto il pianeta a rivisitare drasticamente il proprio stile di vita, a partire dalle modalità di lavoro fino all’utilizzo dei trasporti e alla frequenza di spostamenti e viaggi. Situazione, questa, che già dopo alcune settimane dal primo lockdown ha avuto un certo tipo di impatto anche sull’ambiente: la chiusura delle industrie e lo stop del traffico aereo, in particolar modo, hanno portato a una riduzione delle emissioni di gas serra e a un conseguente miglioramento della qualità dell’aria. Tematiche, queste, che a dire il vero sono scottanti da diversi anni, ma che la pandemia ha messo in evidenza anche in prospettiva del “post-pandemia”: tutti i settori produttivi sono oramai consapevoli del fatto che, quando l’emergenza sanitaria sarà finita, niente potrà essere come prima e che bisognerà lavorare per impattare il meno possibile sull’ambiente. Naturalmente non è da meno il mondo dell’arte, che negli ultimi mesi ha assistito alla nascita del New European Bauhaus – progetto sostenibile e inclusivo promosso dall’Unione Europea e ispirato alla scuola fondata da Walter Gropius a Weimar nel 1919 –, della Gallery Climate Coalition, organizzazione senza scopo di lucro fondata da un gruppo di galleristi con sede a Londra con l’obiettivo di offrire una risposta del settore alla crisi climatica, grazie anche a un particolare tool online (il “carbon calculator”) che consente di calcolare l’impatto che le gallerie hanno sull’ambiente in termini di produzione di CO2, e in Germania del progetto della Federal Cultural Foundation, che permette a musei e organizzazioni artistiche tedesche di indagare e limitare, attraverso uno studio, le proprie emissioni di carbonio. Oltre a queste iniziative di tipo governativo o nate dalla sinergia tra gli operatori del settore, anche singole realtà commerciali stanno rivalutando il proprio business in chiave ecosostenibile, introducendo nel proprio staff una nuova figura professionale apposita. A fare da apripista – e siamo certi che anche altri colleghi seguiranno lo stesso esempio – è la mega galleria Hauser & Wirth, in procinto di nominare un Responsabile della sostenibilità Ambientale.

LA SVOLTA ECOSOSTENIBILE DI HAUSER & WIRTH 

“Siamo lieti di annunciare la nascita della nuova posizione di Responsabile della sostenibilità ambientale, come parte dell’impegno della galleria per diventare un leader del settore artistico nelle pratiche ambientali”, si legge in una nota della galleria che ha sedi a Zurigo, Londra, Somerset, Minorca, St. Moritz, Los Angeles, New York, Hong Kong. Il nuovo responsabile, che sarà nominato entro aprile, “ci consentirà di portare avanti il ​​piano d’azione per l’ambiente”, spiega Ewan Venters, CEO di Hauser & Wirth. “Nel coltivare un futuro più sostenibile per i nostri artisti e le nostre comunità, ci impegniamo a fare tutto il possibile per proteggere l’ecosistema e ridurre il nostro impatto ambientale”.

HAUSER & WIRTH, I COMPITI DEL NUOVO RESPONSABILE DELLA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE 

Il nuovo Responsabile della sostenibilità ambientale seguirà il progetto della galleria mirato alla riduzione delle emissioni di carbonio di almeno il 50% entro il 2030. Hauser & Wirth si allineeranno quindi agli obiettivi stabiliti dall’Accordo di Parigi sul clima, attraverso misure che comprendono l’assegnazione, a ogni mostra e fiera d’arte, di un “budget di carbonio” commisurato ai controlli dei costi finanziari e agli obiettivi di riduzione del carbonio della galleria. “La portata delle sfide che tutti noi dobbiamo affrontare richiederà sia un’azione immediata sia un impegno a lungo termine”, ha commentato Iwan Wirth. 

– Desirée Maida 

www.hauserwirth.com

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Desirée Maida

Desirée Maida

Desirée Maida (Palermo, 1985) ha studiato presso l’Università degli Studi di Palermo, dove nel 2012 ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’Arte. Palermitana doc, appassionata di alchimia e cultura giapponese, approda al mondo dell’arte contemporanea dopo aver condotto studi…

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