Dopo il deficit milionario al Met arriva un nuovo direttore. È l’austriaco Max Hollein
Dopo due anni segnati da un deficit pari a 10milioni di dollari, tagli, dimissioni e ingressi a pagamento, il museo newyorkese annuncia l’arrivo di un nuovo direttore. Si tratta dell’austriaco Max Hollein, chiamato a sollevare le sorti di un museo ancora in crisi. Ecco chi è
Buone – e anche tanto agognate – notizie per il Metropolitan Museum of Art di New York. Dopo due anni parecchio turbolenti – segnati da un deficit pari a 10 milioni di dollari, tagli, pensionamenti anticipati, dimissioni e ingressi a pagamento – il Met annuncia il nome del suo nuovo direttore: si tratta di Max Hollein, storico dell’arte austriaco attualmente alla guida dei Fine Arts Museums di San Francisco e in precedenza direttore e amministratore delegato di tre delle più prestigiose istituzioni d’arte tedesche, tra cui lo Städel Museum di Francoforte, oltre ad aver lavorato anche al Guggenheim Museum di New York. Il Met quindi si affida a un professionista che, nel corso della sua carriera, “ha dimostrato un’abilità eccezionale nel costruire collezioni, diversificare il pubblico e ampliare lo sviluppo dei musei” per risollevare le proprie sorti dopo la crisi che nell’ultimo periodo ha colpito l’istituzione.
LA CRISI DEL MET
Sono stati anni difficili per il Met, alle prese con una crisi economica che ha portato, nell’ultimo anno, a tagli dello staff e a una riduzione del programma espositivo. Nonostante nel 2015 abbia attirato oltre 6 milioni di visitatori – anche grazie alla politica del “pay-as-you-wish” –, il museo ha visto aumentare il deficit passando dai 3,5 milioni del 2014 ai 7,7 del 2015 fino ai 10milioni del 2016. Situazione dalla ostica gestione, e che lo scorso anno ha portato Thomas P. Campbell a rassegnare le dimissioni dalla direzione del Met. Adesso il museo è guidato da Daniel H. Weiss, presidente e CEO dell’istituzione, che lo scorso gennaio ha avuto l’“ingrato” compito di comunicare le nuove e a quanto pare necessarie regole di accesso al Met: dopo 50 anni, il museo è passato dal già citato “pay-as-you-wish” – ovvero una libera offerta – al pagamento di un biglietto pari a 25 dollari per tutti i visitatori non residenti a New York. “La nostra attuale politica di ‘pay-as-you-wish’ non è più sufficiente per soddisfare le esigenze operative quotidiane del museo”, dichiarava senza mezzi termini Weiss che, manco a dirlo, ha attirato feroci critiche da parte dell’ambiente culturale newyorkese.
IL NUOVO DIRETTORE
Max Hollein arriverà al Met la prossima estate, in veste di decimo direttore dell’istituzione. “Il Consiglio di fondazione è lieto di annunciare la nomina di Max Hollein come decimo direttore del Metropolitan Museum of Art”, ha dichiarato Daniel Brodsky, presidente del consiglio di fondazione. “È un leader museale innovativo e stimolante, e ha una comprovata esperienza nella creazione di collezioni e nell’organizzazione di mostre eccezionali. La sua conoscenza e passione per l’arte sono ampie e abbiamo grande fiducia sul fatto che svilupperà una visione condivisa e una forte collaborazione con i nostri curatori straordinari, conservatori, leader di programma e sostenitori”. Hollein sarà responsabile della visione artistica del museo e della sua collezione di quasi 2 milioni di oggetti. Le responsabilità del direttore comprendono la supervisione dei dipartimenti curatoriali, di conservazione e di ricerca scientifica del museo, le attività espositive e di acquisizione, l’istruzione e la sensibilizzazione del pubblico e altre aree mission-oriented, incluse biblioteche, iniziative digitali, pubblicazioni, imaging e design. “Sono profondamente onorato di lavorare per questa grande istituzione e non vedo l’ora di collaborare con il suo stimato staff, il Board of Trustees e Dan Weiss”, ha dichiarato Max Hollein. “Il Met è riconosciuto in tutto il mondo come un leader nel campo del museo in virtù della sua eccezionale collezione, della sua rivoluzionaria cultura e del suo impegno educativo. Insieme a Dan, spero di fornire la guida, l’energia e il supporto necessari per guidare questa amata istituzione nel futuro e ispirare il suo pubblico a New York e in tutto il mondo”.
– Desirée Maida
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