Women. Un mondo in cambiamento

Informazioni Evento

Luogo
COMPLESSO MONUMENTALE DI SANTA MARIA DELLA VITA
Via Clavature 8, Bologna, Italia
Date
Dal al

martedì/domenica, ore 10.00 – 19.00

Vernissage
14/02/2020

su invito

Biglietti

Intero 10 euro, ridotto 8 euro

Curatori
Marco Cattaneo
Generi
fotografia
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Per la prima volta in Italia la mostra che celebra il ruolo delle donne nella società, con gli scatti dei grandi reporter di National Geographic.

Comunicato stampa

Uno sguardo sulla condizione femminile che attraversa ogni latitudine e 100 anni di storia delle donne, viste dall’obiettivo dei grandi reporter della National Geographic Society: apre al pubblico il prossimo 15 febbraio nel complesso museale di Santa Maria della Vita (via Clavature 8/10) a Bologna Women: un secolo di cambiamenti, mostra organizzata da National Geographic in collaborazione con Genus Bononiae. Musei nella città e Fondazione Carisbo in programma fino al 17 maggio 2020.

Il percorso espositivo, articolato in 6 sezioni - Beauty/Bellezza, Joy/Gioa, Love/Amore, Wisdom/Saggezza, Strength/Forza, Hope/Speranza - raccoglie una selezione di immagini tratte dallo straordinario archivio del National Geographic, disegnando un viaggio attraverso un secolo di storia delle donne in tutti i continenti, con diverse prospettive e focalizzando l’attenzione sui problemi e le sfide di ieri, oggi e domani nei vari paesi ed epoche. Ogni immagine crea un ritratto di alcuni aspetti dell’esistenza femminile e mostra ai visitatori come la rappresentazione delle donne si è evoluta nel tempo.

A 100 anni dalla concessione del diritto di voto alle donne negli Stati Uniti, la mostra riflette sul passato, presente e futuro delle donne illustrandone alcuni aspetti e incentrandosi sugli obiettivi di sviluppo che le vedono al centro di ogni processo di crescita sociale, politica, economica.

Completa la mostra la sezione Portraits/Ritratti, scatti intimi e biografie di un gruppo iconico di attiviste, politiche, scienziate e celebrità intervistate da National Geographic per il numero speciale della rivista di novembre 2019 pubblicato ai tempi della prima donna alla direzione del National, Susan Goldberg: tra esse Nancy Pelosi, Oprah Winfrey, il Primo Ministro neozelandese Jacinda Ardern e la Senatrice a vita Liliana Segre.

GEDI Gruppo Editoriale
GEDI Gruppo Editoriale S.p.A. è uno dei più importanti gruppi editoriali italiani e opera in tutti i settori della comunicazione: stampa quotidiana e periodica, radio e raccolta pubblicitaria, e fortemente specializzato nella editoria digitale. Il Gruppo pubblica i quotidiani La Repubblica, La Stampa, Il Secolo XIX, testate storiche del panorama editoriale italiano e tredici quotidiani locali con una forte caratterizzazione territoriale. È presente tra i giornali periodici con testate come L’Espresso, Il Venerdì, D La Repubblica, i mensili Le Scienze, Mind, Limes e Micromega.
Dal 1998 pubblica su licenza di National Geographic il mensile National Geographic Italia, la rivista che “fotografa” il mondo. Il magazine documenta con immagini straordinarie il nostro pianeta e tutto ciò che ne fa parte: indaga, documenta, certifica le frontiere e limiti per la sua salvaguardia.
Dal 2008, con il marchio National Geographic, Gedi si occupa anche dell’organizzazione di mostre, manifestazioni ed eventi dal vivo aperti al pubblico di tutte le età per raccontare storie avvincenti sulle culture del mondo e le avventure nei luoghi ancora selvatici e incontaminati.

MARCO CATTANEO - Giornalista e direttore National Geographic Italia
Nato a Milano nel 1963 e laureato in fisica, è entrato nella redazione di Le Scienze, edizione italiana di Scientific American, nel 1991. Nel 2006 è diventato direttore responsabile di Le Scienze e Mind, dal dicembre 2010 è direttore di National Geographic Italia e dal 2018 di National Geographic Traveler. In questi anni ha collaborato come giornalista e fotografo a testate quotidiane e periodiche nazionali e internazionali. È autore di Heisenberg e la rivoluzione quantistica (Le Scienze, 2000) e coautore dell'opera in tre volumi Il Patrimonio mondiale dell'Unesco (White Star, 2002-2004, rist. 2012) e di Le città del mondo (White Star, 2005). Ha ricevuto il premio Voltolino per la divulgazione scientifica (2001), il Grand Prix dell’Associazione francese scrittori di viaggio (2008), il premio Ippocrate dell'Unione nazionale medico scientifica di informazione (2010), il premio Capo d'Orlando (2014) e il premio Portico d’Oro – Jacques Le Goff dall’Università di Bologna. Nel 2016 gli è stato intitolato l'asteroide 239105 Marcocattaneo.

FABIO ALBERTO ROVERSI MONACO – Presidente Genus Bononiae
Laureato in Giurisprudenza, Professore ordinario di Diritto Amministrativo presso l’Università degli Studi di Bologna. Nell’Anno Accademico 1985-1986 viene eletto Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Bologna, carica che manterrà fino al 2000. Durante il suo mandato da Rettore, oltre ad imprimere una moderna trasformazione all’Ateneo di Bologna, ha concepito e realizzato la Magna Charta Universitatum. È stato promotore e ispiratore del “Bologna Process”, che vide la partecipazione di tutti i Ministri dell’Istruzione Europei, riunitisi a Bologna nel 1999 per varare nuovi Indirizzi Universitari e per garantire così la comparabilità qualitativa dei titoli di istruzione dei vari Paesi e la libera circolazione degli studenti e dei laureati europei. Gli incontri portarono alla redazione della “Bologna Declaration”, sottoscritta da 29 Paesi Europei il 19 giugno del 1999.
Dal 2001 al 2013 è Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna e assume anche la carica di Presidente della società strumentale “Museo della Città di Bologna S.r.l.”, che gestisce e coordina il percorso artistico-museale “Genus Bononiae-Musei nella città”. Dal 2013 è Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Bologna.

Genus Bononiae. Musei nella Città è un percorso culturale, artistico e museale, nato per iniziativa della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e articolato in sette palazzi storici restaurati e riaperti al pubblico, situati nel cuore di Bologna. Il complesso monumentale di Santa Maria della Vita, riaperto al pubblico a maggio 2010 in seguito ai restauri, custodisce il famoso Compianto sul Cristo Morto di Niccolò dell’Arca e l’Oratorio, che ospita la mostra.