Wo bu shufu
Wo bu shufu non è un grido: è un sorriso malizioso dietro allo sguardo insondabile di chi sente le proprie emozioni contenute sempre meno dall’autorità, dalla “faccia” e dalla paura, è il sorriso di chi ha visto le crepe nel muro.
Comunicato stampa
A cura di Alessandro Rolandi
USB in edizione limitata a cura di Traslochi Emotivi
Artisti: Anonymous Chinese soldier, Hu Xiaoxiao, Lin JingJing, Li Mo, Li Xin Lu, Liang Tao, Ma Yongfeng, Qiao Xingyue, Ren Bo, Rong Guang Rong, Steal,
Wu Xiaojun, Wu Yuren
Esiste la Cina delle "micro-pratiche sociali creative" (come nel caso del collettivo artistico Forget Art, attivo da ormai 3 anni), quella di chi mette in linea un filmato piccante, di chi colleziona i Tweets delle vicende umane più dure, di chi scherza coi simboli del potere e della politica. La USB diventa un modo per contrabbandare le tracce di questa energia, di questa tensione, in cui sfida e humour diventano un'arma per vincere l'incertezza e l'incoerenza e resistere all'alienazione e alla follia. Wo bu shufu non è un grido: è un sorriso malizioso dietro allo sguardo insondabile di chi sente le proprie emozioni contenute sempre meno dall'autorità, dalla "faccia" e dalla paura, è il sorriso di chi ha visto le crepe nel muro.