Wilhelm Heiliger – Journey into synthesis

Informazioni Evento

Luogo
ISCULPTURE ART GALLERY
Via Berignano 25, 53037 , San Gimignano, Italia
Date
Dal al

su appuntamento

Vernissage
01/10/2016

ore 18

Artisti
Wilhelm Heiliger
Generi
arte contemporanea, personale
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iSculpture Gallery è lieta di concedere i propri spazi alle opere reali eppur fantastiche di Wilhelm.

Comunicato stampa

Il rapporto tra forma e colore è fondamento della storia dell’arte, nel corso della quale subisce variazioni e approfondimenti di ogni genere.
Dall’età classica e fino ad oggi assistiamo all’elaborazione di diverse prospettive artistiche ma che delineano sempre una relazione di stretta subalternità del colore nei confronti della forma. Fondamentale è far comprendere un certo tipo di messaggio e in questo senso, il colore, risultà quasi un mero riempitivo della forma che, ne definisce i confini.
Al colore viene assegnato essenzialmente il ruolo di dettare profondità, morbidezza o trasparenza e di sottolineare il senso estetico dell’artista e della sua opera.
Con artisti come Rothko e Pollock o ancora prima con gli Impressionisti, assistiamo al tentativo di fare del colore il vero protagonista del mezzo espressivo, consegnandogli un ruolo centrale nella composizione, cercando di distaccarlo dal senso comune di forma. La tavolozza cromatica viene scomposta e analizzata in ogni suo più piccolo particolare con il fine di generare grazia ed equilibrio. Ma questo equilibrio continuerebbe ad esistere senza forma? La risposta sta nella considerazione che comunque il colore venga utilizzato, ogni volta che si poserà su qualsiasi supporto, genererà una macchia o forma, seppure astratta. La sua dimensione e posizione in rapporto con gli altri colori determineranno necessariamene il risultato finale e ne decreteranno o meno l’equilibrio visivo ed estetico.
Nelle opere di Wilhelm Heiliger assistiamo ad una sintesi di questi concetti, laddove il dettaglio fotografico che è soggetto assolutamente riscontrabile nella realtà oggettiva, diventa forma e, l’elaborazione cromatica digitale, ne accentua o dissimula i contorni anche fino a negarli, conferendo ogni volta nuovi significati e suggestioni all’immagine.
Un tetto diviene linea di confine per il cielo azzurro, una conchiglia si trasforma in un fragore di luce, fondendosi in astrazioni che consentono interpretazioni poetiche soggettive.
Così anche in Heiliger cambia radicalmente il concetto di ‘forma’. Essa non è più involucro, contorno che fissa e rende percepibile e trasmissibile un contenuto, in qualche modo preesistente. E’ contrapposta all’informe e circoscrive il vuoto. Questa lotta non consiste però in una soppressione della potenza antagonista - ciò può accadere, in effetti, solo nell’arte mediocre e definitivamente pacificata. Nell’autentica opera d’arte, il linguaggio non abolisce ma include il non-linguaggio o l’informe.
iSculpture Gallery è lieta di concedere i propri spazi alle opere reali eppur fantastiche di Wilhelm. Ci si potrebbe domandare cosa porti una galleria di sola scultura a presentare opere così apparentemente distanti dalla sua consueta proposta. Sta proprio nell’importanza del rapporto tra forma e colore, concetti assolutamente propri della scultura, la risposta al quesito. C’è inoltre la volontà della galleria di aprirsi ad altre forme espressive, alle quali in futuro verranno dedicati periodicamente progetti alternativi che sottolineino ancora una volta l’assoluta inesistenza di confini per la bellezza e per l’arte.

Wilhelm Heiliger
L'artista è nato nel 1944 a Luttenberg. Ha studiato filosofia, lingue slave e grafica a Graz, in Austria e in Lubiana, Slovenia. Nel 1973 si trasferisce a Washington D.C. e poi in California. Ha lavorato come scrittore e ricercatore presso la Stanford University. Heiliger ha pubblicato diversi libri, tra gli altri: " Soviet and Chinese personalities ", Washington D.C., 1980; “Bibliography of soviet social sciences”, N. Y., 1978; "Nostalgie bei Ivan Cankar", London, 1972. Nel 1974 ha iniziato ad appassionarsi allafotografia: fotografia d'arte, fotografia astratta, la fotografia di cemento, la fotografia di architettura e fotografia digitale.

iSculpture Gallery
iSculpture nasce nel 2012 da un progetto di Francesca Cundari e Patrick Pii, con l'intento di promuovere il lavoro di scultori italiani più o meno affermati, rivolgendo la sua attenzione soprattutto alla ricerca di nuovi confini nella figurazione del nostro paese. La scultura rappresenta la forma d’arte più completa, in cui si fondono materia e forma, in una sfida continua al rinnovamento, senza mai abbandonare l’acquisizione costante di parametri consolidati relativi all’equilibrio e al knowhow. Gli spazi espositivi di iSculpture a San Gimignano trovano collocazione all’interno della base di un’antica torre medievale. Tradizione e modernità si fondono nell'architettura trecentesca. Alla sua prima sede di San Gimignano, affianca dal 2014
un nuovo spazio espositivo a Casole d'Elsa, da alcuni anni attraversato da fervori culturali e artistici di livello internazionale.
ISculpture Gallery is pleased to present the solo exhibition "Journey into synthesis", that will be held at the headquarters in San Gimignano (SI).
The relationship between shape and colour is the foundation of the history of art, during which it undergoes changes and analyses of every kind. From the classical age to the present day, we have witnessed the elaboration of various artistic perspectives, but they have always outlined a relationship of strict subordination of colour to shape. It is essential to ensure the comprehension of a certain type of message and, in this sense, colour is used almost to merely fill in the shape which provides the outlines. Colour is essentially assigned the role of dictating depth, softness or transparency, and of emphasising the aesthetic sense of artists and their work. With artists like Rothko and Pollock, or even earlier with the impressionists, we witness the attempt to make colour the true protagonist of the expressive medium, assigning it a central role in the composition, trying to detach it from the usual sense of shape. The colour palette is broken down and analysed in the tiniest detail, with a view to generating grace and balance. But would this balance continue to exist without shape? The answer lies in the consideration that however colour is used, every time it is applied to any surface, it generates a mark or a shape, albeit abstract. Its dimension and position in relation to other colours create the final result and together they determine the visual and aesthetic balance, or otherwise.
In the works of Wilhelm Heiliger we see a summary of these concepts, where photographic detail, a subject which is absolutely visible in objective reality, becomes shape, and digital chromatic processing accentuates or dissimulates the contours, to the point where it can even eliminate them, conveying new meanings and suggestions to the image every time.
A roof becomes a dividing line with the blue sky, a shell, a flash of light, merging into abstractions which allow subjective poetic interpretations.
In this sense, the concept of “shape” is dramatically changed in Heiliger’s works. It is no longer a container, a contour which fixes a somehow pre-existing content and makes it perceivable and transmissible. It opposes the absence of form and circumscribes void. This battle does not, however, consist in a suppression of antagonistic power – this can only happen in mediocre and definitively pacified art. In the authentic work of art, language does not abolish – it includes the non-language or the shapeless.iSculpture Gallery is pleased to offer its spaces to Wilhelm’s real yet fantastic works. We could ask ourselves what induces a gallery which deals exclusively with sculptures to present works that are apparently so far-removed from its usual proposal. The answer to this question lies in the desire to emphasise the importance of the relationship between shape and colour, concepts which are an absolute part of sculpture. The gallery also wants to open up to other forms of expression, to which alternative projects will be regularly dedicated in the future, highlighting once again the absolute non-existence of boundaries to beauty and art.

Wilhelm Heiliger
The artist was born in 1944 in Luttenberg. He studied philosophy, Slavic languages and graphics in Graz, Austria and in Ljubljana, Slovenia. In 1973 he moved to Washington d.c. and later to California. There he worked as a writer and researcher at Stanford University. Heiliger published various books, among others: “Soviet and Chinese personalities”, Washington d.c., 1980; “Bibliography of soviet social sciences”, N.Y., 1978; “Nostalgie bei Ivan Cankar”, London, 1972. In 1974 Heiliger took up photography: art photography, abstract photography, concrete photography, architectural photography and digital photography.

iSculpture Gallery
iSculpture was established in 2012 by Francesca Cundari and Patrick Pii, with the aim to promote both young and successful Italian sculptors. Our attention is mostly focused on the research of the new borders of the Italian figurative arts. Updated in taste and in the concept of "beauty", sculpture is perhaps the most complete art kind, in which matter and shape come together in a continuous challenge to renewal, without ever leaving a constant acquisition of consolidated parameters relating to balance and know-how. The works of our selected artists represent a significant example of contemporary Italian sculptural production in the field of ceramics, bronze, alabaster, wood, marble and iron. Tradition and modernity merge together in the 14th century architecture and the renovation works, facilitating a timeless dialogue between the art works and the spectator. Its first location in San Gimignano, is today joined by a further exhibiting space in Casole d'Elsa (SI), at the border between the provinces of Siena and Pisa, crossed by international cultural and artistic fervors since many years ago.