Wade Guyton
Wade Guyton, Zeichnungen für ein kleines Zimmer (Drawings for a Small Room), 2011 Ph: © James Campbell. Distribuita in tutto lo spazio del Cubo di Punta della Dogana, l’installazione di Wade Guyton è costituita da tavoli-vetrina sui quali sono impilate pagine strappate da libri d’arte o riviste a cui, grazie al passaggio in una stampante, si sovrappongono campiture di colore e forme geometriche prodotte con il software Word.
Comunicato stampa
L’installazione di Wade Guyton a Punta della Dogana
Dall’apertura di Punta della Dogana nel 2009, dapprima Rudolf Stingel e successivamente Julie Mehretu hanno realizzato progetti specifici per il Cubo, nell’ambito delle mostre “Mapping the Studio” ed “Elogio del dubbio”. Dal 2013, François Pinault ha deciso di conferire a questi progetti un ritmo regolare, una cadenza autonoma e un’identità specifica nell’ambito della programmazione del complesso Palazzo Grassi-Punta della Dogana, chiedendo ogni anno a un artista di eseguire un intervento in totale libertà. Dopo Zeng Fanzhi nel maggio 2013, Wade Guyton è il secondo artista invitato a ideare un progetto per questo luogo.
Distribuita in tutto lo spazio del Cubo di Punta della Dogana, l’installazione di Wade Guyton è costituita da tavoli-vetrina sui quali sono impilate pagine strappate da libri d’arte o riviste a cui, grazie al passaggio in una stampante, si sovrappongono campiture di colore e forme geometriche prodotte con il software Word. Le illustrazioni originali di queste pagine risultano così interamente o parzialmente nascoste da “disegni” astratti applicati in sovraimpressione.
Delegando il gesto pittorico a una stampante e sostituendo la pittura con inchiostri industriali, Wade Guyton affida la produzione artistica a un processo meccanico e ai suoi imprevisti: incrostazioni, macchie, irregolarità di stampa e difetti di asciugatura divengono parte integrante del lavoro. Le tecnologie utilizzate, dunque, rappresentano tanto una fonte di errore quanto la possibilità di generare esiti sorprendenti.
Ristampando, manipolando e riproducendo pagine di libri, l’artista cancella i confini tra passato e presente, tra archivio e memoria ed esplora questioni quali l’originalità e la riproducibilità dell’opera e la formazione o la deformazione dell’immagine nell’era digitale.
Questo progetto ha dato vita a un libro ideato dall’artista e pubblicato da Walther König.
Wade Guyton è nato nel 1972 a Hammond, negli Stati Uniti. Vive e lavora a New York.
L’installazione presentata a Punta della Dogana da aprile 2014 si inscrive in una ricerca artistica che è stata oggetto di mostre alla Kunsthalle di Zurigo (2013), al Whitney Museum of American Art di New York (2012-2013), alla Secession di Vienna (2011) e alla Galerie Capitain Petzel a Berlino (2011).