Volterra e i Medici. I simboli e i volti del potere
La mostra promossa e realizzata dal Comune di Volterra, dalla Cooperativa Archeologia e dalla Cooperativa Siena Viva, vuole illustrare i complessi rapporti intercorsi tra la città e la potente famiglia fiorentina attraverso i simboli del potere e i volti dei protagonisti.
Comunicato stampa
Nell’ottica di proseguire il percorso di riflessione sul rapporto tra la famiglia dei Medici e la città di Volterra, stimolato dalla recente serie televisiva “I Medici”, le cui riprese hanno coinvolto la città per due anni consecutivi, giovedì 20 dicembre 2018 alle ore 16,00 sarà inaugurata al terzo piano del Palazzo dei Priori, la mostra “Volterra e i Medici. I simboli e i volti del potere”.
La mostra promossa e realizzata dal Comune di Volterra, dalla Cooperativa Archeologia e dalla Cooperativa Siena Viva, vuole illustrare i complessi rapporti intercorsi tra la città e la potente famiglia fiorentina attraverso i simboli del potere e i volti dei protagonisti.
Per ricostruire le vicende di una narrazione che parte dai primi rapporti con la Repubblica Fiorentina e i Medici, all’ascesa al potere della casata dei Medici e al coinvolgimento delle famiglie volterrane nelle lotte tra fazioni, verranno esposti opere e oggetti provenienti dalle collezioni del Comune. Monete, dipinti, testimonianze archivistiche e un apparato didascalico accurato saranno appunto alcuni degli elementi messi in campo per narrare questa storia.
Volterra nel corso del Trecento ebbe intensi scambi con Firenze, grazie al rafforzamento dei legami commerciali e finanziari tra le due città. Nel territorio di Volterra, infatti, si estraevano minerali e si coltivavano piante necessari alla lavorazione della lana. Nel contempo, il Comune di Volterra vendeva alla Repubblica il sale delle saline di Montegemoli di cui deteneva il monopolio.
Tra le famiglie fiorentine più legate a Volterra, i Medici vi facevano regolarmente tappa quando si recavano a villeggiare a Bagno a Morba, presso Montecerboli, e per rinsaldare i legami con famiglie amiche come i Caffarecci, i Minucci e gli Inghirami.
In concomitanza con l’egemonia politica di Lorenzo il Magnifico (la famiglia Medici prese il controllo politico di Firenze di fatto già nella prima metà del XV secolo), nel territorio volterrano fu scoperto un grande giacimento di allume, minerale essenziale per fissare i colori sulle stoffe, che portò a un radicale cambiamento degli equilibri tra Volterra e Firenze, e a quello che viene ricordato come il “sacco volterrano” del 1472.
A Volterra scoppiò una lotta fra le fazioni pro e contro Firenze, e in questa occasione, Paolo Inghirami, amico di Firenze e alleato dei Medici, fu ucciso.
In poche settimane, Firenze mosse guerra a Volterra e, con la conquista dei castelli del territorio, la seconda fu costretta alla resa. La rappresaglia fu spietata, con il saccheggio della città e l’espulsione delle famiglie rivali.
Seguì una fase di ricostruzione, in parte finanziata dagli stessi Medici che inviarono a Volterra artisti e architetti. Sorsero chiese e monasteri, i palazzi furono restaurati e fu edificata la grande Fortezza Medicea a dominare, non solo simbolicamente, la città. Il suo controllo fu affidato a un commissario fiorentino e le magistrature cittadine furono abolite fino al 1513.
Nel 1530 con la seconda guerra contro Firenze, Volterra tentò nuovamente di affrancarsi dal predominio mediceo, ma con scarsi risultati. Dopo la sconfitta, le speranze di autonomia cessarono e i rappresentanti delle grandi famiglie volterrane entrarono come funzionari a far parte dell’apparato di corte del Granducato di Toscana o nelle segreterie di stato di altre nazioni italiane e europee.
La mostra è in programmazione fino al 28 febbraio 2019.
Alla mostra saranno affiancati degli itinerari in città sulle tracce storiche e artistiche dei Medici, e i luoghi toccati dalle riprese della serie televisiva