Vittorio Sopracase – Il colore mnemonico
In tutta l’opera di Sopracase è presente una vibrazione luminosa; la luce come risultanza dei contrasti cromatici, si dimostra essere veicolo sostantivo della forma dei suoi dipinti, ma non tanto come effetto fisico, quanto più come esito del desiderio mnemonico quando giunge alla vibrazione poetica.

Informazioni
- Luogo: CAVANA ARTE CONTEMPORANEA
- Indirizzo: Via Vincenzo Gioberti 52 - La Spezia - Liguria
- Quando: dal 24/09/2011 - al 29/10/2011
- Vernissage: 24/09/2011
- Autori: Vittorio Sopracase
- Generi: arte contemporanea, personale
- Orari: dal Lunedì al Sabato dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.30 alle 19.30. Domenica su appuntamento.
- Email: info@cavana.it
- Catalogo: Testi di: Bruno Corà – Flaminio Gualdoni
Comunicato stampa
Sabato 24 settembre a La Spezia, la Galleria Cavana Arte Contemporanea, inaugura alle ore 18:00 la mostra dedicata a VITTORIO SOPRACASE,Il colore mnemonico, la mostra sarà aperta sabato 8 ottobre in occasione della 7° Giornata del Contemporaneo indetta da AMACI e rimarrà visitabile fino al 29 ottobre 2011.
La memoria che sta alla base del processo immaginifico di Sopracase comporta una valenza di pathos nella rievocazione di luci e ombre di un vissuto che chiede di riaffacciarsi nella pittura
In tutta l’opera di Sopracase è presente una vibrazione luminosa; la luce come risultanza dei contrasti cromatici, si dimostra essere veicolo sostantivo della forma dei suoi dipinti, ma non tanto come effetto fisico, quanto più come esito del desiderio mnemonico quando giunge alla vibrazione poetica.
Vittorio Sopracase appartiene alla compagine di coloro che molto hanno amato l’art autre, in quell’ambito è maturato, il suo è stato un crescere naturale in seno all’abstraction lyrique come lingua madre. Sopracase ha distillato un comportamento primo della materia, il ritmo e un carattere originario, la luce. Sopracase vive pittura, dice pittura, null’altro a ben vedere gli importa, ogni quadro è esperienza stremante e stremata. Ma piena, ma viva, ma vera. E’, davvero opera.
