Videoart Yearbook 2018

Informazioni Evento

Luogo
STUDIO STEFANIA MISCETTI
via delle Mantellate, 14 - 00165 , Roma, Italia
Date
Dal al
Vernissage
21/02/2019

ore 18

Curatori
Renato Barilli, Guido Bartorelli, Silvia Grandi, Fabiola Naldi, Pasquale Fameli, Alessandra Borgogelli
Generi
collettiva, video
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Nuova edizione dell’annuario della videoarte italiana, giunto alla tredicesima edizione.

Comunicato stampa

STUDIO STEFANIA MISCETTI è lieto di presentare Videoart Yearbook 2018, annuario della videoarte italiana fondato nel 2006 e giunto ormai alla sua tredicesima edizione.Il comitato curatoriale, composto da Renato Barilli, Guido Bartorelli, Alessandra Borgogelli, Pasquale Fameli, Silvia Grandi e Fabiola Naldi, ha selezionato venti video, alcuni dei quali creati da artisti ormai ben noti al nostro pubblico, come Basmati, Berta, Coïaniz, Lunardi, Venturelli, che con i loro sicuri prodotti confermano l’arco ampio coperto da questo genere “novissimo” e in continua espansione, dalle applicazioni di computer graphic alle testimonianze di aspetti del comportamento e perfino dell’arte di strada. Ma si è dato accesso anchea nomi relativamente più inediti, anche se pure molti di loro già ammirati nelle edizioni precedenti: Andreco, Caccia, Costa, De Gennaro, Di Sopra, Finotto, Fontichiari, Insana, IOCose, Lazzaretto, Leoni e Mastrangelo, Panzarini, Pellacani, Sessa, Villoresi. Con i loro contributi si allarga il quadro multiforme delle possibilità offerte dalla videoarte, tanto da consigliare di presentare queste opere ricorrendo alsemplice ordine alfabetico degli autori.Madrina di questa edizione, Ilaria Bonacossa, attuale direttrice di Artissima.Videoart Yearbookè nato nel 2006 presso il Dipartimento delle Arti Visive dell'Università di Bologna, confluito nel 2012 in un più ampio Dipartimento delle Arti, mantenendo però la propria sede in Santa Cristina. L'intento della rassegna è di valorizzare la videoarte italiana selezionando ogni anno opere che spaziano dalla video-performance alla computer grafica, offerte al pubblico in un'unica sequenza, come una proiezione cinematografica. In oltre un decennio di attività si è perciò costituito un archivio di centinaia diopere, capace di attestare le ampie possibilità espressive del mezzo