Vice Versa

Informazioni Evento

Luogo
IL PARABOLOIDE
Via Giuseppe Visconti, 15033 , Casale Monferrato, Italia
Date
Dal al

Repliche
21 e 22 maggio 2022, h. 18-24

Vernissage
20/05/2022

ore 18.30

Artisti
Alfredo Pirri, Pietro Leone
Curatori
Helga Marsala
Generi
performance - happening, video
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L’opera, che ha coinvolto un gruppo di dipendenti Buzzi Unicem – società internazionale leader nella produzione di cemento e calcestruzzo – unisce ricerca video/sonora e azione performativa.

Comunicato stampa

L’opera, che ha coinvolto un gruppo di dipendenti Buzzi Unicem – società internazionale leader nella produzione di cemento e calcestruzzo – unisce ricerca video/sonora e azione performativa, per un incontro fra arti contemporanee, beni culturali, etica del lavoro e spazi industriali.
Una collaborazione tra l’artista Alfredo Pirri, il filmmaker e musicista Pietro Leone e la curatrice e critica d’arte Helga Marsala.

12 maggio 2022 – È negli spazi del Paraboloide, simbolo della storia del cemento, che approda in anteprima «VICE VERSĀ», un progetto nato nella primavera del 2021 dall’installazione «PASSI» di Alfredo Pirri al Castello Maniace di Siracusa (curata da Helga Marsala e prodotta da ADITUS per la Soprintendenza di Siracusa), quindi sviluppatosi nel dialogo tra l’imponente architettura medievale e la cementeria Buzzi Unicem della vicina Augusta. Dalla Sicilia al Piemonte, un lungo percorso di dialogo, di scambi, di rifrangenze.

Venerdì 20 maggio alle ore 18.30, alla presenza del Sindaco di Casale Monferrato Federico Riboldi e delle Istituzioni, dell’Associazione “il Cemento”, di Buzzi Unicem – sponsor dell’iniziativa - degli artisti e dei cittadini, sarà aperto uno spazio dedicato all’incontro tra arte contemporanea e archeologia industriale, che resterà fruibile per tutto il week end, dalle 18.00 alle 24.00, con ingresso gratuito.

Quest’occasione sarà il primo esempio di rivitalizzazione del Paraboloide, ex deposito per lo stoccaggio del clinker, architettura industriale degli anni ’30, abbandonata da decenni, oggi al centro di un percorso di restauro e riqualificazione che la trasformerà in una struttura polifunzionale e in un centro culturale.
L’edificio, con la sua bellezza sospesa, metafisica, incarna spirito ed estetica del progetto «VICE VERSĀ», rievocando gli storici siti industriali italiani e i processi di lavorazione del cemento, proprio a due passi dal quartier generale Buzzi Unicem.
GENESI DEL PROGETTO

«VICE VERSĀ» parte dall’idea del doppio e del riflesso: la monumentale Sala Ipostila del Castello di Siracusa – che con l’installazione “PASSI” veniva ricoperta di speciali specchi infrangibili, scheggiati dai passi dei visitatori e da grosse sfere in pietra di catapulta – si rilette idealmente nel sito industriale di Augusta, dando vita a uno scambio di volumi, presenze, suoni, suggestioni. Due architetture in dialogo, per un’ulteriore occasione di riflessione sul rapporto tra società e artisti/intellettuali, tra sistema culturale e mondo del lavoro, tra storia come pensiero critico e storia come azione.
Sostenuto da Buzzi Unicem e realizzato con la collaborazione di Aditus, il progetto si è sviluppato attraverso due momenti iniziali, a partire dalla grande mostra di Siracusa.

- Una lectio magistralis di Alfredo Pirri, organizzata negli spazi della fabbrica siciliana per i dipendenti dell’azienda e dedicata al tema della reinvenzione della realtà attraverso l’arte contemporanea.

- Una performance, che ha coinvolto gli stessi lavoratori, invitati ad attraversare l’installazione del Maniace e a interagire con le superfici, gli spazi, le luci, la memoria dell’edificio. Come una folla, un coro, un corteo, con l’artista in testa a indicare una possibile via, le persone dello stabilimento Buzzi Unicem hanno messo in atto un gesto collettivo di appropriazione: camminare sugli specchi, disegnando le traiettorie di nuove fratture e facendo esperienza del contesto, è stata una maniera per contribuire a una rilettura e riscrittura del luogo, modificato ad ogni sguardo e ad ogni passo.

IL DISCO E LA VIDEOINSTALLAZIONE

I suoni e le immagini registrati durante la performance, tra il Castello e il paesaggio intorno, hanno trovato una corrispondenza con rumori e scorci dello stabilimento, tra macchinari, motori, sirene, mezzi di locomozione, fino alle volate nella cava limitrofa. Da questo percorso collettivo di azione, ascolto, campionamento, ripresa e montaggio, che ha unito contesti storico-artistici ed estetica industriale, sono nati due lavori:

- Un disco, in edizione limitata, che porta la firma di Pietro Leone e Dario Frasca: composto da 8 tracce e inciso su un doppio CD, il lavoro si inserisce nel quadro delle sperimentazioni contemporanee sulla musica concreta. In assenza di strumenti musicali, ci si è concretati esclusivamente sui suoni ambientali, elaborati digitalmente.

- Una video installazione su doppio canale di Pietro Leone, pensata con Helga Marsala: su due grandi schermi affiancati scorrono e si incrociano scene, volti, gesti raccolti tra il Castello e la fabbrica, grazie a una regia orientata alla documentazione e all’ascolto puro, ma anche a una volontà di lettura critica e di interazione con i luoghi e le persone coinvolte.
Nel dialogo fra questi due straordinari “teatri”, il concetto di “trasformazione” (che riguardi le materie prime, le immagini, la storia, il sapere tecnico o umanistico) diventa drammaturgia dei processi, degli oggetti, delle relazioni umane. La colonna sonora è una rielaborazione del materiale contenuto nel disco: una partitura poi spazializzata ed editata per gli ambienti del Parabolide, puntando a una percezione immersiva e volumetrica del suono.

SCHEDE DI APPROFONDIMENTO

IL PARABOLOIDE

L’ex deposito per lo stoccaggio del clinker viene considerato “una significativa testimonianza di archeologia industriale in cemento armato degli anni ‘30 del XX secolo, esempio caratteristico per la tipologia costruttiva, le tecniche ed i materiali adoperati”. Pensare a questo luogo come teatro d’eccezione per il lancio di un progetto che ha il suo focus sulla sperimentazione artistica, oltre che sul rapporto tra arte e mondo del lavoro, è un modo per inaugurarne simbolicamente il nuovo corso, nel segno dell’identità territoriale, della cultura e del rapporto forte con il mondo dell’impresa.
Il progetto “Rigenerazione urbana. Restauro e riuso del Paraboloide”, elaborato su iniziativa del Comune di Casale Monferrato e dell'Associazione Il Cemento, si propone la riqualificazione dell'edificio e degli spazi intorno, garantendo, tramite l’intervento di restauro e riuso del manufatto, la conservazione delle tracce del patrimonio cementiero e, attraverso il ridisegno dello spazio pubblico, l’innesco di un processo di rigenerazione che rinnovi il tessuto urbano e sociale del quartiere e della città.
Prima che cambi volto, a seguito degli interventi di restauro, si intende con questo evento celebrarne la bellezza attuale, carica di memoria e di immagini che uniscono l’estetica della rovina contemporanea e la potenza dei processi di innovazione industriale e architettonica propri della prima metà del XX secolo.

BUZZI UNICEM

Buzzi Unicem SPA è un gruppo multiregionale internazionale con sede a Casale Monferrato (AL), in Piemonte, focalizzato sulla produzione di cemento, calcestruzzo e aggregati naturali.
Le origini risalgono al 1907, anno in cui i fratelli Pietro e Antonio Buzzi fondano la Società di fatto Fratelli Buzzi dei fratelli Pietro e Antonio Buzzi, con una fabbrica a Trino (VC) e concessioni per l'apertura di una cava a Camino (AL).
Il Gruppo opera in 14 paesi e impiega circa 10.000 persone.
Gli stabilimenti in Italia sono 13 e i dipendenti diretti sono oltre 1.500. Il gruppo ha una visione strategica di lungo termine e un management dedicato che opera in un’ottica di sviluppo sostenibile e strutture produttive di qualità. Buzzi persegue la creazione del valore grazie a un profondo e sperimentato know-how e all’efficienza produttiva dei suoi impianti.
Buzzi Unicem, coerentemente con la propria Politica Sicurezza, ritiene che le condizioni di lavoro sicure possono essere realizzate solamente attraverso una corretta valutazione dei rischi, un’attenta pianificazione delle misure di prevenzione e un sistema di controlli che coinvolga tutti i lavoratori.
L’Azienda intende instaurare un dialogo costruttivo con tutti gli stakeholder di riferimento al fine di mostrare in maniera aperta e trasparente il proprio modo di operare fornendo, informazioni a tutti coloro che esprimono interesse e necessità di approfondimenti circa le proprie attività.
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