Viaggi e Incontri
“Viaggi e Incontri” è il titolo della mostra degli allievi del corso di “tecniche dell’incisione” dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna a cura del Prof. Agim Sako, docente e responsabile del corso.
Comunicato stampa
“Viaggi e Incontri” è il titolo della mostra degli allievi del corso di “tecniche dell’incisione” dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna a cura del Prof. Agim Sako, docente e responsabile del corso. “Viaggi e Incontri” è il richiamo della nostra mente ad andare oltre all’immediatezza dell’esplicito attraverso l’incisione: ogni segno lasciato sulla matrice ha una storia e una sua motivazione. Durante il lockdown abbiamo riscoperto il valore del tempo, prerogativa fondamentale di questo mezzo espressivo che richiede una perfetta conoscenza dei tempi di lavoro, strumenti e tecnologie. Secondo il Prof. Sako l’incisione è un’arte particolarmente utile per educare i giovani al fare, alla manualità e alla lentezza.
La mostra rappresenta l’occasione perfetta per indagare questa pratica antica e l’attività di ricerca accademica svolta all’interno del laboratorio sperimentale, concepito come luogo dove si determina l’incontro tra le poetiche contemporanee e la complessa tecnica della calcografia. Le opere presentate sono il risultato di una didattica che nonostante il periodo di lockdown non si è mai fermata, dando segnale di un’indubbia maturità raggiunta dagli allievi.
Attraverso la collaborazione con Claudia Agrioli, proprietaria dello spazio espositivo Pallavicini 22 si riafferma una proficua sinergia da tempo in atto tra Accademia, Istituzioni pubbliche e private e luoghi della città, che sancisce anche la congiunta volontà d’intenti nell’offrire nuove opportunità alla ricerca artistica più recente. L’Accademia, infatti, con la sua storia e tradizione di noti docenti artisti, è un’istituzione preziosa per la città di Ravenna che negli anni ha offerto, e continua ad offrire, espressioni di creatività sofisticata e giovani talenti che trovano numerose opportunità per fare esperienze all’interno del suo laboratorio sperimentale.
La mostra vuole quindi celebrare da una parte le pratiche individuali degli allievi (Barbarito Carlotta, Dall'Omo Marica, Dobrevsca Mila, Drudi Matteo, Galera Joanna Lois, Kitanosca Anica, Sakharova Viktoriia, Tonelli Adele e Valentini Francesca) che combinano competenze tecniche, cultura ed estro; dall’altra il ruolo delle Accademie come realtà promotrici di cultura che, aprendosi a interscambi con settori e attività contigue, diventano fucine di talenti capaci di stemperarsi anche all’interno di settori diversi.