Venini: Luce 1921–1985

Informazioni Evento

Luogo
FONDAZIONE CINI - LE STANZE DEL VETRO
Ex convitto Isola di San Giorgio Maggiore , Venezia, Italia
Date
Dal al

Date: 18 settembre 2022 – 8 gennaio 2023
Orari: 10 – 19, chiuso il mercoledì

Vernissage
16/09/2022

su invito

Biglietti

ingresso libero

Curatori
Marino Barovier
Generi
design
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Un approfondimento unico dedicato all’attività della vetreria Venini nel campo dell’illuminazione.

Comunicato stampa

A settembre LE STANZE DEL VETRO dedicheranno un approfondimento unico dedicato all’attività della vetreria Venini nel campo dell’illuminazione.

In occasione della mostra, verrà riallestito il celebre “Velario” realizzato per la copertura di Palazzo Grassi e, come omaggio a Carlo Scarpa, verrà ricostruito il grande lampadario a poliedri progettato dall’architetto per “Italia 61”.

La prossima mostra autunnale dedicata alla storia della vetreria Venini sarà Venini: Luce 1921 – 1985, curata da Marino Barovier e aperta al pubblico a LE STANZE DEL VETRO dal 18 settembre 2022 all’8 gennaio 2023: l’esposizione intende raccontare l’attività della celebre fornace nel campo dell’illuminazione, dalla piccola alla grande scala, mostrando alcuni degli esempi più rappresentativi. 

La mostra presenterà un’accurata selezione di 81 oggetti sia progettati dai vari designer che collaborarono con la fornace sia studiati dall’ufficio tecnico della stessa vetreria, illustrando come il tema della luce sia stato affrontato nei vari decenni, in un arco cronologico che va dal 1921 al 1985.

Di notevole rilievo alla mostra Venini: Luce 1921-1985, nella Sala Carnelutti della Fondazione Giorgio Cini verranno presentate due straordinarie installazioni: il celebre Velario realizzato nel 1951 per la copertura di Palazzo Grassi e formato da una serie di “festoni” con cavi d’acciaio e sfere in vetro cristallo balloton. Smontato nel 1985 sarà visibile per la prima volta dopo quasi quarant’anni. Omaggio a Carlo Scarpa vedrà invece la ricostruzione del monumentale lampadario a poliedri policromi, con circa tremila elementi, progettato dall’architetto per il padiglione del Veneto all’esposizione di Torino “Italia 61” nel 1961.