Vedute di Venezia. Dipinti dal 1700 al 1800

Informazioni Evento

Luogo
STUDIO LEGALE TRIVOLI
via P. Cossa 1, 20122 , Milano, Italia
Date
Dal al

lun.-ven., 10.00-13.00 / 14.30-18.00

Vernissage
09/11/2021
Generi
arte antica
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In mostra la più importante collezione privata al mondo di capolavori del Vedutismo veneziano.

Comunicato stampa

Venticinque capolavori del Vedutismo veneziano, tra cui opere, autori e raffigurazioni storiche e paesaggistiche di squisita rarità, costituiscono una collezione unica a livello internazionale di dipinti originali, frutto di cinquant’anni di collezionismo privato ora esposti alla mostra Vedute di Venezia. Dipinti dal 1700 al 1800: così si presenta al pubblico la galleria di Ernesto Trivoli.

Bellotto, Richter, Guardi, Fabris e un incredibile olio di Zanin tra i pezzi più affascinanti.

Milano - Dopo ben cinque decenni di presenza autorevole nei circuiti del collezionismo d’autore internazionale, due dei quali passati nei propri uffici viennesi divenuti crocevia dei grandi antiquari, tra ruoli di prestigio nelle grandi case d’asta e riconoscimenti che ne testimoniano la fiducia di mercanti e mercati nel mondo, l’avvocato Ernesto Trivoli inaugura la sede della propria galleria d’arte in via Pietro Cossa 1, nel cuore di Milano.

E lo fa aprendo i propri scrigni, forzieri e caveau per mettere in mostra e in vendita una collezione di vedute di Venezia tra il Sette e l’Ottocento. Cinquant’anni di collezionismo, un riepilogo di duecento anni di capolavori che celebrano l’arte pittorica del Vedutismo veneziano e il ‘secolo d’oro’ della Serenissima.
Una rassegna unica del Vedutismo nel panorama internazionale, in cui 25 Venezie di grande qualità e altrimenti introvabili costituiscono la collezione privata più ricca e completa possibile del ‘secolo d’oro’ veneziano.

L’indelebile testimonianza e l’assoluto valore di Bernardo Bellotto, i rarissimi dipinti di Jacopo Fabris, la San Marco di Johan Richter, le vedute di William James (seguace di Canaletto) e i ricercatissimi Guardi sono alcuni dei nomi e delle opere di spicco di questa “bella esposizione”, come la definisce Trivoli.

Esposizione in cui fanno bella mostra di sé le opere di Josef Carl Berthold Puttner, tra cui un maestoso – anche per le dimensioni - tramonto che inonda di luce Punta della Dogana e Santa Maria della Salute.

C’è poi una vera ‘chicca’ mai apparsa pubblicamente, una delle rappresentazioni più singolari della storia di Venezia nell’arte pittorica vedutista: si tratta del varo della prima mongolfiera da San Marco (1784, un anno dopo il successo dei f.lli Montgolfier), olio su tela di Francesco Zanin, in cui si legge del ‘lanciamento de un globo aerostatico fatto costruire da S.E. Francesco Pesaro procuratore di San Marco delli fratelli Zanchi’, nella quale si vede l’aerostato ‘dal gran Canale’ prendere il volo da un pontone appositamente costruito nel bacino di San Marco. Per la cronaca, l’esperimento riuscì, e il pallone – senza persone a bordo - dopo un volo di oltre due ore, si adagiò sulle barene della laguna.

Bellissimo per le cromie accese e la minuzia chirurgica nel raffigurare i tantissimi dettagli il prestigioso dipinto di Carlo Grubacs che raffigura il passaggio del Bucintoro davanti a Palazzo Ducale, accompagnato, atteso e festeggiato da centinaia di persone.

Organizzata e curata in collaborazione col figlio Fabio, la mostra Vedute di Venezia. Dipinti dal 1700 al 1800 di Ernesto Trivoli, noto agli addetti ai lavori sia come ‘principe del Foro’ milanese sia come ‘avvocato dell’Arte’, dopo aver aperto i battenti ai galleristi internazionali a fine ottobre nei giorni di AMART - la rassegna promossa dall’Associazione Antiquari Milanesi - e del suo ‘fuorisalone’ (il MOG, Milano Open Galleries) – si apre alla città dal 9 novembre al 3 dicembre, a ingresso libero.

Ed è la sola rassegna monotematica – un unicum a livello internazionale - costituita da un patrimonio di straordinaria bellezza e grande valore artistico e culturale e, al contempo, di singolare accessibilità economica.

Palazzi aristocratici e straccioni, dame e furfanti, maestranze e nobiltà, marinai e persone affacciate ai balconi, lenoni e donnine, e poi scorci e torri, briccole e paline, ‘camin’ e drappi, gondole e festeggiamenti, traffici e mercati, quotidianità e campielli, architetture e calca: figurina per figurina, dettaglio dopo dettaglio, una carrellata di caratteri, personaggi, prospettive e atmosfere tutta da apprezzare.

“In un contesto nel quale Milano torna a respirare – commenta l’’antiquario con la toga’’ -, la nostra galleria – conclude Ernesto Trivoli – intende offrire a collezionisti affermati o novelli, appassionati, professionisti, artisti, visitatori internazionali, giornalisti e home designer la mia collezione personale, realizzata negli anni con amore e competenza”.