Vanessa Beecroft – VB66 / VB67

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA LIA RUMMA
Via Vannella Gaetani 12 - 80121, Napoli, Italia
Date
Dal al

martedì-sabato 11.00-13.30 / 14.30-19.00

Vernissage
09/06/2011

h 19.00

Artisti
Vanessa Beecroft
Generi
arte contemporanea, personale
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Al centro della personale di Vanessa Beecroft nella Galleria Lia Rumma di Napoli, che segue solo di qualche giorno la mostra milanese, le videoproiezioni di VB66 e VB67, realizzate dall’artista nel 2010, rispettivamente al Mercato Ittico di Napoli e agli Studi Nicoli di Carrara e i lavori fotografici, perlopiù di grandi dimensioni, tratti dalla prima performance.

Comunicato stampa

Al centro della personale di Vanessa Beecroft nella Galleria Lia Rumma di Napoli, che
segue solo di qualche giorno la mostra milanese, le videoproiezioni di VB66 e VB67,
realizzate dall’artista nel 2010, rispettivamente al Mercato Ittico di Napoli e agli Studi
Nicoli di Carrara e i lavori fotografici, perlopiù di grandi dimensioni, tratti dalla prima
performance.
Quando, a febbraio dello scorso anno, Vanessa Beecroft per VB66 ha restituito per un
giorno Palazzo Cosenza, sede del Mercato Ittico di Napoli, agli sguardi di un pubblico
entusiasta e particolarmente numeroso, la città partenopea ha avuto in dono un “monumento
transitorio”.
43 modelle interamente dipinte di nero, 21 calchi in gesso di donne a grandezza naturale e
circa 60 frammenti anatomici hanno ordito una composizione complessa che ha occupato
il centro dell’edificio su un insolito palcoscenico assemblato con i grandi tavoli in marmo e
i banchi in metallo del mercato. In una perfetta complementarietà di naturale e artificiale,
i corpi e i loro doppi ricoperti di una coltre di nero, particolarmente efficace nell’elevare
il tono drammatico della scena, hanno rievocato le statue bronzee ercolanensi e i corpi
ritrovati a Pompei sotto la cenere del vulcano, così come la fragilità del corpo e le sue
mutilazioni.
Il confronto con l’antico e le sue forme ha assunto sfumature diverse e un’altra affascinante
concretezza nelle opere tratte dalla performance VB67.
Teatro dell’evento, realizzato nell’ambito della XIV Biennale Internazionale di Scultura di
Carrara, è stato lo Studio Nicoli, tra i più antichi laboratori di lavorazione del marmo della
città toscana. I monumentali gessi e le modelle nude hanno costruito una rappresentazione
dalla sacralità fragile e malinconica, dove la bellezza transeunte è stata matrice ed esito di
ogni azione.
“L’accostamento forzato tra la vita e il calore delle modelle e il freddo e l’immobilità della
pietra – ha detto l’artista – ha messo in risalto la malinconia e il fascino della scultura”.
Ed è proprio la scultura il genere che recentemente l’artista ha preso ad esplorare e a
“ridefinire” insieme alla pratica performativa, sempre più indagine e sintesi di quel terrain
vague che unisce “le arti del tempo e arti dello spazio”. I video delle due performances
VB66 e VB67 appaiono non a caso fitti anche di rimandi cinematografici: echi pasoliniani
nella fissità del campo di molte inquadrature, atmosfere alla Antonioni nei silenzi inquieti
e rarefatti delle modelle.
Vanessa Beecroft vive e lavora a Los Angeles. Al centro delle sue performance c’è il corpo umano, cui riesce a dare
valenze simboliche attraverso la costruzione di precise coreografie che formano “quadri viventi”. Negli ultimi vent'anni i suoi
lavori sono stati ospitati nelle principali istituzioni artistiche italiane e internazionali tra cui: Guggenheim
Museum, New York (1998), Biennale di San Paolo (2002); Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea di Torino (2003); Neue
Nationalgalerie di Berlino (2005); National Gallery di Londra (2006); PAC di Milano (2009); Mercato
ittico di Napoli e Biennale di Carrara (2010), MMK Frankfurt (2010). Protagonista tra i più attesi del Padiglione Italia curato
da Vittorio Sgarbi per l’edizione 2011 della Biennale di Venezia, l'artista è stata invitata alla prossima edizione di PERFORMA
a cura di Rosalee Goldberg, che si terrà a New York nel prossimo autunno.