Unito e C2C Festival alla scoperta dell’Universo
Attraverso le immagini del telescopio spaziale James Webb, presentate dall’astrofisico Davide Gandolfi, il collettivo multimediale SPIME.IM ha realizzato un’installazione multischermo altamente immersiva, con una performance musicale dal vivo di grande impatto visivo e sonoro.
Comunicato stampa
Venerdì 16 dicembre, dalle 18 alle 22, gli spazi della “Manica del Mosca” della Cavallerizza Reale (via Verdi 9, Torino), accoglieranno l’opera del collettivo artistico SPIME.IM: un’esperienza immersiva che si esprimerà sotto forma di performance e installazione multischermo. L’evento è inserito nella programmazione di “UniVerso - Un osservatorio permanente sulla contemporaneità” dell’Università di Torino, in collaborazione con il festival avant-pop torinese C2C Festival, che quest’anno celebra il suo ventennale.
L’installazione e la performance saranno introdotte da Davide Gandolfi, professore di Astrofisica del Dipartimento di Fisica dell’Università di Torino, che illustrerà le recenti immagini del James Webb Space Telescope (JWST). Lanciato il giorno di Natale del 2021 dalla Guyana Francese, il telescopio è l’osservatorio spaziale più potente e complesso mai costruito dall’uomo, nato da una stretta collaborazione tra l’agenzia spaziale europea (ESA), quella statunitense (NASA) e quella canadese (CSA). Posto ad una distanza di 1.5 milioni di chilometri dalla Terra, JWST sta scrutando il cosmo vicino e lontano, con una capacità straordinaria, superiore a quella del suo famoso predecessore, il telescopio spaziale Hubble.
“Grazie al suo specchio da 6.5 metri di diametro - spiega il Prof. Gandolfi - JWST sta studiando le galassie più lontane, le prime ad essersi formate nella storia dell’universo dopo il Big Bang. Il suo occhio infrarosso ci permette di osservare attraverso le polveri interstellari, mostrandoci come nascono e muoiono le stelle. Grazie a JWST siamo in grado di studiare in dettaglio la composizione chimica e la fisica delle atmosfere dei pianeti attorno ad altre stelle, cercando molecole che potrebbero essere le tracce di forme di vita extraterrestre”.
I dati e le immagini del telescopio James Webb non contengono solo un'infinità di informazioni scientifiche, ma anche un fascino infinito e accattivante. Filamenti, spirali, jet, anelli, sono le bellezze che lo sguardo scrutatore di JWST apre davanti ai nostri occhi. A partire da queste immagini, le prime nella storia a mostrare galassie e nebulose in grande dettaglio, gli artisti di SPIME.IM indagheranno i limiti dell’antropocentrismo in un flusso multimediale che sfrutta diverse tecniche di processing video, dove il suono sarà caratterizzato da una partitura per coro.
SPIME.IM è un collettivo artistico che indaga l’estetica dei linguaggi derivati dall’affermazione della realtà digitale, attraverso progetti musicali transmediali. Il gruppo - composto da Matteo Marson, Gabriele Ottino, Marco Casolati e Davide Tomat - utilizza la tecnologia, l’arte 3D e la musica elettronica per tessere esperienze audio-video immersive che esplorano i confini dell’identità, della corporeità e della percezione. Hanno presentato le loro opere a festival internazionali di arte digitale come Ars Electronica, C2C Festival e L.E.V.. Recentemente hanno prodotto la loro ultima produzione multimediale “The End Of The World” con il pianista e compositore di fama internazionale Lubomyr Melny e la violoncellista Julia Kent.
C2C Festival è uno dei festival di musica avant-pop più apprezzati al mondo. Nella sua storia si sono esibiti, tra gli altri: Aphex Twin, Flying Lotus, Franco Battiato, James Blake, Junun ft. Jonny Greenwood, Shye Ben Tzur, The Rajasthan Express, Kode9, Kraftwerk, Nicolas Jaar, Sophie, Thom Yorke.