Una scultura di Silvio Vigliaturo
Un incontro tra gli studenti dell’istituto e l’artista Silvio Vigliaturo, in occasione della presentazione della sua scultura in vetro L’Albero della conoscenza, che troverà spazio all’interno dell’edificio scolastico.
Comunicato stampa
Venerdì 19 aprile 2013, a partire dalle ore 12, si terrà, presso il Liceo Classico e Scientifico Vincenzo Julia di Acri (Cs), un incontro tra gli studenti dell’istituto e due dei principali artefici delle iniziative espositive del MACA (Museo Arte Contemporanea Acri): Silvio Vigliaturo, artista, maestro del vetro e direttore artistico del museo e Boris Brollo, curatore e critico d’arte, che collabora con il MACA sin dalla sua nascita, nel 2006, e di cui ha curato la maggior parte delle mostre, tra cui, ultima in ordine di tempo, la personale del pittore Pino Chimenti, che aprirà sabato 20 aprile p.v.
Durante l’incontro verrà ufficialmente inaugurata l’installazione L’Albero della conoscenza, realizzata da Vigliaturo su richiesta degli studenti del Liceo Vincenzo Julia, desiderosi di inserire l’edificio che ospita l’istituto scolastico all’interno di un ideale percorso artistico, segnato dai lavori dell’artista di origine acrese, che si snodi attraverso i luoghi più importanti della città ai piedi della Sila, per giungere fino MACA.
L’Albero della conoscenza è un’opera in cui disegno e scultura interagiscono per dare vita a una soluzione tanto efficace dal punto di vista dell’impatto visivo, quanto pregnante per ciò che riguarda il significato che essa veicola. La scultura in vetro di oltre 250 cm d’altezza, che costituisce il cuore dell’opera, coniuga astrattismo e figurazione per dare vita a un’esplosione cromatica di forme geometriche da cui nascono frutti e germogliano foglie. Le stesse che si ritrovano dipinte sulle pareti retrostanti l’albero e, ancora in vetro, adagiate ai suoi piedi. L’Albero della conoscenza è l’origine di qualunque forma di sapere, di ogni intelligenza e le foglie, che siano ancorate saldamente al tronco, tracciate sullo sfondo o gettate a terra, restituiscono la molteplicità di linguaggi, tutti degni d’ascolto, attraverso cui si manifesta e parla la conoscenza. «La pianta del sapere – ricorda l’artista agli studenti – è necessaria allo sviluppo delle coscienze e di un’etica sociale e civile che porti frutti da raccogliere e donare con generosità. La materia che compone l’opera, il vetro, indichi la trasparenza necessaria a voi uomini di domani e portatori sani del sapere del passato».
Proprio il passato, quello dei grandi movimenti artistici di fine Ottocento, che tutt’oggi riverberano nella creatività contemporanea, sarà l’argomento centrale dell’intervento di Boris Brollo, che rintraccerà l’Origine del modernismo nei pittori macchiaioli, impressionisti, modernisti e appartenenti al movimento della Scapigliatura lombarda, tracciando un percorso che va dal 1860 fino all’avvento del cubismo.