Una certa distanza

Informazioni Evento

Luogo
SALA U. VERUDA
piazza Piccola, 2, Trieste, Italia
Date
Dal al

tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20.

Vernissage
08/08/2015

ore 19

Generi
arte contemporanea, collettiva
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Il progetto espositivo intende mettere in evidenza i differenti modi di operare al cospetto di uno spazio apparentemente bianco e vuoto, la tela o la carta, attraverso il linguaggio del disegno e della pittura.

Comunicato stampa

Si Inaugura venerdì 7 agosto alle ore 19 presso la Sala U. Veruda di Palazzo Costanzi in Piazza Piccola 2, la mostra “Una certa distanza”, collettiva di Eric Gerini, Paolo Pretolani e Massimo Stenta
Il progetto espositivo intende mettere in evidenza i differenti modi di operare al cospetto di uno spazio apparentemente bianco e vuoto, la tela o la carta, attraverso il linguaggio del disegno e della pittura. Queste divergenze portano gli artisti inevitabilmente in direzioni a volte coincidenti, a volte lontanissime e inaspettate.
“In una fredda giornata d'inverno dei porcospini si strinsero vicini per proteggersi l'un l'altro dal gelo col loro calore. Subito però si punsero a vicenda, ed il dolore li costrinse ad allontanarsi di nuovo l'uno dall'altro. Quando poi il bisogno di riscaldarsi li portava nuovamente vicini, si ripeteva quell'altro malanno, ed i porcospini vennero sballottati avanti e indietro fra due mali finché non trovarono una moderata distanza reciproca che gli permettesse di resistere al meglio.”
Questo breve passo di Schopenhauer (da Parerga und Paralipomena, 1851) descrive bene il rapporto di Gerini, Pretolani e Stenta riguardo alla pittura: spesso contrasti di idee e di interessi li costringono a trovare soluzioni differenti in un terreno comune, che soddisfino le reciproche necessità. Da qui il titolo della mostra, che mette a fuoco le dinamiche e le motivazioni del loro dialogo.
Il loro percorso inizia Venezia nel 2009, dove hanno frequentato lo stesso corso di pittura per 4 anni. Durante questo arco di tempo hanno condiviso lo spazio di lavoro, e sono cresciuti sperimentando e discutendo quotidianamente su cosa significasse per loro la pittura.

Alla base delle loro ricerche c'è il disegno - uno dei più utili strumenti di indagine della realtà, che più di ogni altra cosa serve ad evidenziare i dati sensibili, l’idea nel suo stadio embrionale.
Verso la fine del 2014 hanno intrapreso strade differenti, tenendosi però in contatto per discutere del loro lavoro e preparare questa mostra, che gli ha permesso di lavorare nuovamente assieme. In passato le loro ricerche hanno avuto varie intersezioni, e spesso alcuni lavori risultavano simili tra loro. Tuttavia a distanza di un anno hanno maturato linguaggi diversi, che la mostra intende presentare.