Un Collettivo

Informazioni Evento

Luogo
MARE CULTURALE URBANO
via Gabetti, 15 - 20147 , Milano, Italia
Date
Dal al

presentazione della mostra con Vera Agosti ore 20:30, esposizione fino alle 23.
Orario della mostra per i giorni successivi dalle ore 18:00 alle 23:00

Vernissage
03/09/2021
Artisti
Un Collettivo
Generi
fotografia, personale
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“Un Collettivo” è il nome dell’omonima esposizione fotografica analogica ad opera del gruppo “Un Collettivo”.

Comunicato stampa

“Un Collettivo" è il nome dell’omonima esposizione fotografica analogica ad opera del gruppo “Un Collettivo”. Punto di arrivo di una performance che è l’unione delle tante vite del progetto dalle origini ad oggi. “Un Collettivo” porta in scena “quel nonsoché” di un viaggio attraverso luoghi e
persone, emozioni e realismo. Un percorso fra angoli suburbani e contesti intimi che in “Un Collettivo” propone il fotografo come creatore: una narrazione che si estende nel tempo di soggetti e artisti in simbiosi fra di loro nel contesto, anziché semplice istantanea di un momento.
Ogni storia è proposta al pubblico per rispecchiarsi nell’essere umana e imperfetta, rumorosa pur senza parole, curata e raccontata attraverso la chimica del formato 35mm.

presentazione della mostra con Vera Agosti ore 20:30, esposizione fino alle 23.
Orario della mostra per i giorni successivi dalle ore 18:00 alle 23:00

Testo di approfondimento a cura di Vera Agosti
I giovani amano la fotografia. È facile capirlo, lo sappiamo, per esempio, dall’utilizzo massiccio dei social media e, in modo particolare, dal grande successo di Instagram, in cui la comunicazione avviene soprattutto attraverso le immagini: manipolate, condivise, piene di effetti speciali. Un collettivo è quindi al passo con i tempi per la passione per la fotografia di questo gruppo di giovani ragazzi, di 24 e 25 anni. Ciò che è inusuale è il loro profondo interesse per l’analogico e il rifiuto totale del digitale. Tanti ritengono che lì sia la vera fotografia: la capacità di poter scrivere con la luce e catturare l’attimo. Senza nessun intervento di post produzione, questi ragazzi si affidano a quelli che loro chiamano “artigiani della fotografia” per lo sviluppo dei loro scatti.
I fondatori del gruppo sono Michel Cazzaniga e Marco Varisco, che insieme hanno coinvolto altri appassionati di fotografia nonché, in alcuni casi, loro amici: Pierluigi Bottrighi, Yuzan Tada Baldwin, Carlotta Tornaghi, Andrea Barcellesi e Matteo Rivetti, con l’organizzazione di Alessia Castrignano. A loro interessa esporre come un unico gruppo di amanti del mezzo, senza dare eccessivo risalto alle singole personalità. Queste però, naturalmente, emergono stilisticamente e, se la storia che compone la prima mostra di Un Collettivo, dall’omonimo titolo, ospitata dal 3 al 6 settembre a Mare Culturale Urbano – Cascina Torrette a Milano, ha una sua coerenza di lettura, sicuramente anche l’osservatore meno esperto sarà in grado di leggere l’occhio e la mano differente dei diversi fotografi.
Il racconto verte sulla storia dell’uomo, una narrazione quotidiana, fatta dei suoi incontri, i momenti, il lavoro, le amicizie. Si predilige il bianco e nero, senza esclusività e il formato 35 mm. Ora abbiamo foto alla Henri Cartier-Bresson, quindi scatti di vita. Ora fotografie che guardano alle costruzioni geometriche e architettoniche di Gabriele Basilico con la ripetizione modulare di dettagli urbani. E ancora volti espressivi, lirici ritratti non ritratti colti di spalle, vedute aeree… C’è attenzione empatica verso le persone immortalate in attimi particolari della giornata, o in posa per l’obiettivo. Le foto tendono a mettere in evidenza la singolarità dell’occasione, assumendo il ruolo di testimonianza. Un realismo fotografico che tuttavia non esclude piccoli cenni di poesia.
Un incoraggiamento a questi giovani controcorrente che con mezzi ormai di altri tempi, ma sempre attuali, ci parlano degli universali nascosti nella nostra contemporaneità.

Ingresso libero, prenotazione necessaria telefonando al numero 02.45071825 dalle 15 alle 22.
Cover: La foto è di Michel Cazzaniga.